Ritengo di essere una persona mediamente intelligente, ho studiato, faccio un lavoro abbastanza complesso che necessità competenze variegate e organizzazione, ho interessi variegati e ho una buona dose di curiosità.
Tendenzialmente cerco informazioni su cos’è che non conosco e cerco di capire e approfondire le mie conoscenze.
Direi che a memoria sono sempre stato così e difficilmente cambierò invecchiando, anzi sarà probabile che cercherò di assorbire altre nozioni. È bello capire le cose e farsi un’opinione al di là di quello che ci viene raccontato passivamente.
Una cosa che però mi ha sempre lasciato indifferente è la religione, non mi ha mai interessato, tantomeno le regole che un credente deve rispettare.
Ad esempio Margherita Hack, nota atea, affermava che essere una brava persona lo è anche senza credere di essere giudicato da una figura al di sopra di tutti.
L’essere cresciuto in una famiglia non religiosa sicuramente mi ha influenzato, sono stato battezzato e ho fatto la comunione, poi mi sono opposto per il discorso cresima, ero abbastanza grande per esporre il mio pensiero.
I primi due sacramenti mi sono stati in pratica imposti perché all’epoca tutti i bambini facevano questo percorso, pertanto per non farmi sentire escluso ci sono finiti dentro.
Ricordo la noia mortale del catechismo il cui punto più alto era, oltre l’insegnamento del cristianesimo, la partita di calcio! Immaginare che già da bambino non gradivo il calcio… Il dispetto era doppio, solitamente aspettavo di tornare a casa ogni volta.
Oggi come oggi il mio pensiero non è mutato, non riesco a credere nell’esistenza di un dio e di tutto quello che ne comporterebbe la sua esistenza, trovo che spesso la religione vista come regola di vita, qualsiasi religione sia, fa più danni che altro, ci sono state guerre, ce ne sono ora e ce ne saranno in futuro, il tutto in nome di una figura inesistente.
Unica cosa che invidio per certi versi a chi crede è il potersi rivolgere a qualcuno in cerca di conforto sperando in un aiuto, ma poi la mia razionalità mi riporta in strada e guardo i vari credenti delle varie religioni come se fossero soggiogati.
Con questo non metto in dubbio che possa essere esistito un qualcuno di nome Gesù, conoscitore dell’iniziale mondo civilizzato e con un minimo di conoscenza mediche tali da fare credere che fosse soprannaturale, il mondo ha visto tanti rivoluzionari, pertanto è possibile che sia esistito.
Sul fatto che esista un qualcuno sopra le nuvole che ci osserva come un bambino che guarda un formicaio e ogni tanto fa loro un dispetto o versa delle briciole, no, non ci credo e ogni spiegazione in senso opposto non ha fondamenti.
Probabilmente la religione ha funzionato bene quando le persone istruite erano poche e le masse dovevano avere delle regole accettate senza troppi problemi, poi da lì il giogo ha dominato gran parte delle popolazioni.
L’immagine qua sopra l’ho incrociata per caso su Pinterest e l’ho messa come stato su WhatsApp condividendone ogni singola parola.
Lavorando a stretto contatto con l’amministratore pubblica in generale ho sempre notato come in generale i funzionario pubblici, ormai assuefatti dalle norme folli che li circondano complicano l’esistenza a tutti i cittadini.
Stranamente in Italia si tende a mettere un sacco di paletti, leggi, codicilli e regolamenti in qualsiasi campo, l’Europa dal canto suo genera altre norme altrettanto folli.
Si sa, l’italiano medio se non obbligato tende a prendere l’iniziativa e a fare di testa propria e non sempre in maniera corretta.
Dall’altra parte è noto che agli italiani le leggi non sono di gradimento e tendono a violarle volutamente conoscendo benissimo le conseguenze.
Insomma un cane che si morde la coda, persone che fanno quello che vogliono, norme, persone ignorano le leggi, aumento le leggi e via così senza una fine.
Così ci troviamo impantanati in una giungla di normative, alle volte folli e poco chiare anche per fare le cose più semplici, facendo impazzire tutti i cittadini, anche i più rigorosi.
Quello che è tristemente assurdo è il fatto di sentir lamentare cittadini, funzionari ed alle volte politici, come se le leggi fossero le leggi della fisica o quelle che regolano l’universo, le hanno ideate e messe in pratica delle persone e altre persone potrebbero, se volessero, cambiarle o eliminare quelle più assurde e folli. Insomma volere è potere, se solo si avesse il coraggio di voler cambiare le regole e magari aiutare i cittadini.
Genova è in parte attraversata nella sua lunghezza da Strada Aldo Moro, o come siamo abituati a chiamarla noi la “sopraelevata” visto che risulta essere ad una quota superiore alle altre vie che più o meno fanno il medesimo percorso.
La sopraelevata è stata realizzata a metà degli anni 60 in acciaio e cemento armato, due corsie per senso di marcia ed è probabilmente la strada di Genova più percorsa in entrambi i sensi e sfido chiunque a sostenere di non percorrerla almeno una volta al giorno per spostarsi per la città.
Tolti i problemi di sicurezza di cui è affetta (manca una corsi d’emergenza ad esempio) il maggior problema della strada è il peso massimo a singolo veicolo che la può percorrere, infatti agli ingressi campeggiano avvisi che ne vietano l’ingresso a camion di ogni genere e veicoli che siano più alti di 3,20 mt e peso di 2,50 tonnellate, oltre al divieto ai ciclomotori, pedoni (che comunque ogni tanto si avventurano sul piccolo marciapiede che la costeggia), veicoli trainati da animali e così via.
Nel tempo si sono verificati e continuano a verificarsi accessi di pedoni e di camion, questi ultimi nella maggioranza dei casi sbagliano accesso, pensando di andare in porto, o usano navigatori satellitari che non tengono conto del tipo di veicolo su cui sono installati e la percorrono senza troppe remore (il più delle volte sono autisti che ne arrivano dall’est Europa). Qualche volta vengono intercettati dalla municipale, altre volte no.
Mi è capitato di recente di vedere un camion di ben 21 mt percorrere nel senso inverso la sopraelevata, nessuna pattuglia in vista, uscito dalla strada per andare verso l’ufficio incrocio una volante della municipale e li informo che in sopraelevata è presente un camion, risposta del solerte vigile urbano “capita, sono € 29,90 di sanzione e non è prevista decurtazione di punti dalla patente, inoltre il tempo che interveniamo ovviamente sarà arrivato alla Foce e non possiamo fare nulla”!
Tolto il comportamento del solerte vigile, che ignora una segnalazione di un cittadino, mi domando perchè sia prevista una sanzione ridicola e nessuna ripercussione a chi viola un divieto abbastanza chiaro, poi penso al limite di velocità imposto sulla strada pari a 60 km/h il tutto verificato e controllato da un tutor che tiene conto della velocità istantanea e quella media tra un check-point e l’altro e se si ha la disgrazia di sforare detto limite fioccano le multe con la decurtazione dei punti della patente, insomma due pesi e due misure. Che sia chiaro il mancato pagamento delle sanzioni da parte degli autisti dei camion in contravvenzione?
Nel tempo per ovviare al problema di una cartellonistica originaria poco chiara e mal installata, il comune ha deciso di installare cartellonistica agli accessi con dei catarifrangenti tenuti appesi a catenelle, cosa che però è inutile, mezzi grandi urtano tali elementi senza problema e proseguono il loro percorso. Onestamente non capisco perchè non vengano mantenuti agenti a presidiare gli accessi (la risposta di sicuro è che non hanno personale a sufficienza) o aver installato all’altezza prefissata una struttura in acciaio tale da impedire fisicamente l’accesso. Voglio vedere dopo che un paio di camion vengono aperti come una scatoletta di tonno se continuano ad entrare indisturbati. Come al solito, come recitata Sordi, io so’ io e voi non siete un cazzo.
La mia disaffezione alla televisione prosegue, trovo sempre meno interessante accenderla, serie TV discutibili su argomenti meno che interessanti e recitate in maniera terribile, programmi di intrattenimento triti e ritriti, film da dimenticare e via così.
Ho iniziato lentamente, preferendo magari un libro ed ora proprio la noia verso il piccolo schermo è arrivata al massimo.
Spesso spengo la televisione perché nessuno la guarda ed è solo un rumore di sottofondo che mi dà sui nervi.
Capita alle volte che mia moglie la accenda anche quando abbiamo parenti in casa, non l’ho mai capito, ma spesso il risultato è che io smetto di parlare infastidito dal ciacolare inutile in sottofondo e con il tempo chi è lì smette a sua volta di parlare imbambolato verso lo schermo, altee volte magari continuano a parlare alzando la voce per sovrastare il rumore.
Con il tempo mi sono anche disaffezionato al cellulare, anche li dentro non succede nulla di divertente e spesso mi trovo ad osservare le persone in giro che guardano solo e solamente lo schermo.
Difficilmente tornerò sui miei passi, salvo che la TV torni a produrre cose interessanti, ma c’è un mondo la fuori che per ora è più interessante.
Da quando sono genitore sono diventato molto attento ai miei modi di fare ed alle mie parole ed azioni, i bambini imparano per imitazione e cosa.dico e faccio può dare più o meno un buon esempio.
Ritengo che chiunque debba preservare i bambini e cercare di limitare l’esposizione allo schifo che ci circonda.
Poi basta accendere la televisione e tutti i buoni propositi crollano in una frazione di secondo. Mi riferisco ai TG, di qualsiasi canale e a trasmissioni del tipo La vita in diretta dove vengono quotidianamente snocciolati fatti di cronaca nera con dovizia di particolari, approfondendo modalità e spiegando sin nei minimi particolari faccende che proprio non sono adatte ai bambini e ammetto è difficile dare delle risposte alle domande di un bambino di 4 anni senza destare ulteriori problemi.
Per anni il Moige è intervenuto proprio contro cose analoghe, anche contro lo Zoo di 105 per il loro linguaggio ed argomenti non adatto ai minori, sono intervenuti contro i TG quando hanno mostrato in video cose che hanno suscitato pensieri brutti ho hanno urtato le perdone sensibili.
E ora? Dove diamine è questa entità mentre vengono snocciolati argomenti macabri di cronaca nera in orari poco consoni? Dove diamine è quando il TG di turno mostra corpi dilaniati (ovviamente opacizzati) in diretta TV?
Pochi giorni addietro tornando a casa ho trovato mia suocera che guardava proprio La vita in diretta mentre si dilettavano a snocciolare particolari macabri sull’ennesimo omicidio brutale. Fin qua nulla da dire, si vuole rimbambire di tale schifo? Non mi importa, la cosa brutta è che mio figlio era seduto in tera a giocare mentre in sottofondo c’era tale programma. So che l’errore è anche di mia suocera che da ex insegnante dovrebbe arrivarci ed evitare, ma lasciamo perdere.
Ormai siamo tutti anestetizzati da un mondo che vomita odio, violenza e schifo?
Poi ci si domanda perché violenza e company dilagano, ma se gli argomenti ti principe sono questi e con il solo obiettivo di vendere non ne vedo la fine.
Solitamente non do molto peso ai complotti, trovo che siano solo una serie di eventi che solo a posteriori vengono messi in relazione forzatamente.
Questa sera guardando il tiggi, mentre parlavano degli eventi in medio oriente ho iniziato a pensare agli ultimi otto mesi.
Dapprima l’attacco ai danni di Israele e ai suoi cittadini, ovviamente reazione ormai fuori controllo, il conflitto si è inevitabilmente allargato, cercapersone e radio che esplodono il tutto ordito quasi sicuramente dai servizi segreti israeliani e via così fino al bombardamento di Beirut e l’uccisione del capo delle milizie libanesi, oltre all’eliminazione di altre figure di spicco.
Tutto questo con una certa programmazione ed alle volte in maniera sorprendente precisa, quasi chirurgica.
Inoltre il discorso dei cercapersone è partito mesi addietro prima di vederne l’epilogo.
Ora, sicuramente è una casualità, ma una nazione come Israele che ha un servizio segreto di prim’ordine e conosciuto in tutto il mondo e che non riesce a fermare o limitare l’azione di Hamas fa strano.
Ora lavorando di fantasia, ma se l’inizio fosse stato lasciato partire per avere la scusa di reagire ed eliminare i contendenti? Ormai dall’essere umano posso aspettarmi qualsiasi cosa e non mi stupirei più di nulla.
Letteralmente come da titolo, quest’estate la pendola ha iniziato a dare problemi, si fermava in continuazione senza apparente motivo.
Alla fine con il timore di danni al movimento ho deciso di fermarla facendo un paio di tentativi sporadici.
Ho pensato che qualcosa nel meccanismo si fosse danneggiato p fosse fuori posto, così pensavo di chiamare l’orologiaio per fargli fare una bella revisione, visto anche che la fase lunare non ne vuole sapere di girare (ora quella parte di ingranaggi è scollegata).
Oggi per curiosità, prima di andare a lavoro, ho regolato l’ora e ho spinto il pendolo pe sando che tornando a casa l’avrei trovata ferma come al solito.
Con mia sorpresa invece al mio rientro stava andando senza problemi, avevo solo dimenticato di riattivare la suoneria, così dopo più di 12 ore si è rimessa ad andare come se nulla fosse.
Parla di con mia madre anche la sua pendola da parete si è fermata senza un motivo, ora facendo un bilancio direi che il caldo e soprattutto l’umidità che ha caratterizzato il periodo estivo deve aver influenzato i meccanismi e probabilmente il legno andando a bloccare gli ingranaggi.
Penso che indagherò per capire se la mia teoria è corretta.
Il fine settimana dl monto tecnologico è stato scosso dall’arresto del fondatore e CEO di Telegram Pavel Durov, padre russo madre ucraina. Era da tempo che la Francia lo aveva nel mirino e quando se lo è visto arrivare con l’aereo personale per una cena a Parigi è scattata l’operazione.
Le accuse sono traffico di droga, pedopornografia e connivenza con i criminali, il tutto a causa della app di messagistica che, a detta di alcuni, non modera, controlla ed elimina messaggi offensivi, link di dubbia provenienza e non vigilerebbe sulle attività dei criminali. Ma sul serio?
Telegram è un sistema abbastanza sicuro (in realtà è stato hackerato tempo addietro, cosa che ha fatto modificare alcune cose lato server) e della sicurezza dei dati degli utenti ne ha fatto una bandiera, ad esempio il più diffuso (almeno in Italia) WhatsApp è ritenuto meno sicuro lato privacy (Meta converte dati in denaro di fatto, quindi non sarebbe male che collezionasse dati anche dalle chat per poi rivendere le informazioni).
La vera discussione è legata al fatto che molti attori del monto di internet collaborano a più livelli con le polizie di buona parte del mondo, fornendo accesso ai dati di malfattori. Telegram non è della stessa politica, non fornisce accesso ai dati e non fornisce gli strumenti per accedervi (chiavi di decrittazione). Questa cosa infastidisce molto governi e polizie di mezzo mondo, ricordiamoci che anche Apple ha sempre negato l’accesso ai telefoni anche di persone condannate o di comprovato malaffare, tant’è che l’NSA si è costruita in casa uno strumento hardware che pare sblocchi i telefoni in poco tempo. Comunque anche Apple in America sta avendo grattacapi legati agli store alternativi, casualmente dopo che l’Europa ha obbligato Cupertino a doversi aprire un po’ di più al mondo esterno.
Tornando a Telegram ed alle accuse a Durov trovo discutibile che il CEO abbia subito un arresto con tali motivazioni, perchè allora non arrestiamo gli altri CEO di piattaforme che controllano poco o nulla le attività degli utenti (veri responsabili di quello che pubblicano e condividono), allora mettendola in questo modo praticamente le aziende dovrebbero moderare ogni singola virgola battuta sulle tastiere, di fatto limitando qualsiasi diffusione di contenuti?
Trovo che il mondo abbia preso una strada abbastanza strana, il mondo occidentale e tendenzialmente liberale sta di fatto cercando in modo totalitario di controllare ogni aspetto sia dentro che fuori internet in maniera ben poco liberale e comunque togliendo un pezzettino di libertà che fino a ieri esisteva, con il consenso più o meno cosciente dei cittadini, il tutto per una non precisata sicurezza nazionale?
Arrestare un cittadino straniero nel vano tentativo di fargli cambiare idea non mi sembra per niente democratico sembra un pelino da dittatori o sbaglio io qualcosa?
Ieri, dopo parecchio tempo, ho visto una gara (in differita purtroppo) di Formula 1 e me la sono goduta tutta anche perchè per fortuna lo spettacolo non è mancato (niente incidenti o rotture di motori e conseguenti safety-car), sorpassi al limite e tanta velocità.
La Formula 1 è l’unico sport che ho sempre seguito costantemente e per anni ho guardato quasi tutte le gare (ad esclusione di quelle in fusi orari assurdi), se cerco di sforzare la memoria posso arrivare ai tempi di Alboreto in Ferrari, Patrese e altre vecchie glorie. Poi purtroppo Sky ha preso i diritti, ha eliminato il commento Rai (forse il migliore per tecnica e reazione agli eventi in pista) in favore di un commento un po’ troppo “americano” (troppo pathos e scarsa attenzione a dare informazioni su molti aspetti), quindi le gare (ad eccezione di Monza per fortuna) sono trasmette in chiaro in differita di alcune ore e con internet può capitare di conoscere il risultato prima di iniziare a vedere la replica, quindi tutto diventa inutile salvo non aprire un browser o similari.
L’abitudine del seguire la Formula 1 è legata al fatto che per primo, in casa, è stato mio padre a farmela scoprire (nonostante fosse un motociclista al 100%, non aveva nemmeno la patente per la macchina!), ricordo bene le prove libere del venerdì, quelle del sabato (rigorosamente dopo pranzo), i warm-up (oggi non esistono più purtroppo) della domenica mattina e la gara dopo il pranzo della domenica.
Ho anche seguito in maniera discontinua la Superbike e la GP500 (quella che poi è diventata MotoGP) dove i piloti erano un po’ meno esaltati rispetto ad oggi. Poi tutto è diventato eccessivamente estremo e le persone sono diventate secondarie.
Ieri è stato un po’ come tornare a casa dopo molto tempo e riassaporare i vecchi sapori e le vecchie sensazioni, è stato un po’ come avere vicino mio padre. Chissà se un domani riuscirò a trasferire questa passione a mio figlio, la passione per le auto la ha, sta tutto a vedere se l’atmosfera delle gare lo catturerà.
Nello scorso fine settimana molte compagnie aeree, aeroporti, porti, treni ed altro sono stati oggetto di un crash causato da un aggiornamento di sicurezza in forse a Microsoft che ha gettato nel panico molti, pensando di essere colpiti da un attacco informatico.
Invece il problema è stato involontariamente da CrowdStrike ed è durato diverse ore e ha causato parecchi al di pancia in mezzo mondo.
Questo conferma la mia diffidenza nei sistemi perennemente connessi ad internet e che senza connessione smettono di funzionare anche in locale, l’informatica da per scontato che le rete funzioni sempre e comunque e che non sia necessario far funzionare i programmi in locale.
Personalmente non ho mai apprezzato queste scelte e ho sempre preferito i programmi offline, venendone da un mondo che non era inizialmente connesso e quando ha iniziato ad esserlo era terribilmente lento, pertanto per far funzionare qualsiasi cosa doveva girare in locale sul computer.
Oggi siamo abituati ad essere online per qualsiasi attività ma poi ci disperiamo quando i sistemi si fermano di botto e ci troviamo all’era della pietra in un battito di ciglia.
L’altra faccia della medaglia è la compagnia aerea Southwest Airlines che non ha praticamente subito problemi poichè utilizza ancora Windows 3.1 e Windows 95 per far funzionare tutti i servizi e sta pensando solo ora ad utilizzare un domani Windows XP con programmi compatibili con Windows 3.1!
Oggi l’affermazione di Churcill “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” calza più che a pennello!