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Musica maestro: Michael Jackson
Categoria Musica, Pensieri, Video by Piero_TM_RQuesto posto è praticamente un work in progress da quando è nato il presente blog, un po’ perché l’artista l’ho sempre seguito sin dall’età di 10 anni (l’indimenticabile album “Bad”), un po’ perché ogni volta che mi sono messo a scrivere mi sono bloccato, senza un motivo apparente.
Dopo gli eventi di qualche giorno fa, mi sono deciso di condividere una mia passione che probabilmente pensavo sopita.
Michael Jackson, incoronato e ricordato come “the king of pop”, artista che ha profondamente cambiato ed influenzato la musica pop degli ultimi anni e che per circa 20 anni non ha avuto concorrenti, poi un lento declino lo ha relegato in un angolo, vedendo un impero dissolversi come un castello di sabbia lambito dalle onde del mare.
Ricordo l’interesse che suscitavano in me le sue movenze ed i suoi balletti, fino all’attesissimo momento di vedergli fare il moonwalk, che tanti hanno imitato, ma che nessuno come lui riusciva a fare. Le canzoni tutti le conoscono, anche chi non lo apprezzava, e tutti lo ricorderanno, sia nel bene che nel male.
Il primo album che avevo (il cassetta) è stato “Bad”, che ho letteralmente consumato e che è andata irrimediabilmente persa negli anni, per poi passare a “Dangerous”, “History”, “Blood on the dancefloor” e l’ultimo e poco noto “Invincible”. Ricordo con un sorriso di aver attaccato la passione anche alla mia amica che abitava al piano di sotto, che con il tempo era riuscita ad avere tutti gli album incisi partendo dai Jackson Five fino ad oggi.
Da qualche parte in casa dovrei anche avere una raccolta hand-made di video trasmessi da MTv, un documentario sempre trasmesso da MTv ed il mitico e visionario film intitolato “The Moonwalker” (lungometraggio che raccoglie molti video dell’epoca uniti in un collage con alcune parti recitate).
Ancora oggi sentire canzoni come Thriller (mi sono sempre ripromesso di acquistare l’album ma poi non l’ho mai fatto), Billie Jean, Bad, Heal The world, ed altre mi fanno quasi venire la pelle d’oca.
Personalmente non ho mai creduto alle accuse di pedofilia che lo hanno investito negli ultimi anni, ho sempre avuto la sensazione che fosse una persona incapace di fare del male a qualcuno, tantomeno abusarne. L’ho sempre ritenuto, vista la sua infanzia passata a cantare come un adulto, più che a giocare come tutti i bambini normali, un bambino dentro il corpo di un adulto, circondato da bambini. Dimostrazione di questa sua immaturità è la casa di Neverland.
Tutto il mondo ha atteso un album che forse era in lavorazione (un singolo era passato tempo fa in radio) e soprattutto gli annunciati concerti a Londra che avrebbero dovuto sancire la fine della carriera di Jacko (nomignolo che gioca tra il cognome del cantante ed il geko).
Tutto è svanito il 25 giugno 2009, nella sua casa di Los Angeles, in compagnia di uno dei fratelli, stroncato da un infarto.
Mi auguro solo che ora possa conoscere la pace, sia con se stesso che con il resto del mondo.
Riposa in pace Michael.
Fotografie: Michaels Jackson The Official Site, The New York Times – Associated Press
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