Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
06

Barcellona – Capitolo 1 – Partenza alla volta della capitale della Catalogna

Categoria Informazioni by Piero_TM_R

Come avevo già anticipato ecco che l’idea sta prendendo forma. In questo ed in altri (non so quanti) post parlerò di Barcellona, cercherò di fornire una panoramica su cosa c’è da vedere, senza rovinare la sorpresa di vederle di persona. Cercherò anche di dare informazioni che spero possano essere utili a chi vuole andare in questa bellissima città spagnola.

Documentazione necessaria per il viaggio e operazioni preliminari

Per andare in Spagna non serve altro che una carta d’identità valida per l’espatrio e che non sia stata prorogata come scadenza, altrimenti un passaporto valido.

In merito alla proroga della scadenza del documento d’identità, l’Italia ha recentemente allungato la vita di tale documento ed alla scadenza non viene rifatto ma bensì viene timbrato sul retro dall’anagrafe comunale con l’indicazione della nuova scadenza. Purtroppo il documento è valido per il solo territorio italiano, quindi alla frontiera non viene ritenuto valido e si corre il rischio di essere respinti. Unico modo è rifare la carta dicendo che serve per l’espatrio, l’ufficio non farà storie.

Altra cosa che ritengo utile è il sito realizzato dalla Farnesinadovesiamonelmondo” dove ci si può registrare gratuitamente, indicare il luogo ed il periodo del soggiorno, indicando l’albergo, i recapiti, le escursioni ed eventuali altri membri della nostra comitiva. Il sito ha l’obbiettivo di sapere esattamente dove sono i cittadini in caso di necessità o dovesse succedere qualcosa nella nazione dove ci si trova.

Per comodità in rete si trovano le cartine della rete metropolitana che inizialmente può essere utile, comunque in ogni fermata è presente la mappa generale della città e l’indicazione delle linee della metropolitana. Alcune guide la riportano integralmente. Link alla mappa in formato PDF.

Alberghi e viaggio

Personalmente ci siamo trovati molto bene (io e la mia metà) con il sito Booking.com, pratico e chiaro con tanto di giudizi e commenti di chi è stato nell’albergo che ci interessa. Lasciamo stare il tanto publicizzato trivago, non fa altro che cercare in siti tra cui Booking.com.

Per il viaggio ottimo rapporto qualità/prezzo è la nuova nata Vueling che batte bandiera spagnola e che collega Barcellona con Genova, Pisa, Milano con voli abbastanza regolari.

Quasi pronti

Come ogni buon turista dovrebbe fare non è male procurarsi una guida della città e dei monumenti, ce ne sono molte, con prezzi molto diversi, io apprezzo quelle con i dettagli delle zone da visitare e apprezzo poco le cartine formato XXL, molto chiare ma per nulla pratiche da consultare quando si è per strada. Ottimo che possano essere del tipo tascabile, una guida di grosse dimensioni, oltre a pesare, diventa scomoda da portare.

Per le mappe della città gli alberghi solitamente ne danno una all’arrivo, solitamente viene anche indicato dov’è l’albergo in modo da riuscire a tornare senza girare come matti. Se l’albergo non fornisse la mappa e la guida non ne avesse una che può venirci comoda lungo la Rambla c’è il chiosco delle informazioni per i turisti ed al costo di 1 euro ce ne darà una copia.

Dall’aeroporto al centro città

Se si arriva in aereo (noi abbiamo fatto così) con Vueling ci troveremo al Terminal 1, uscendo dal terminal troveremo le navette gratuite che ci porteranno al terminal 2 dove si potrà prendere il treno RENFE che in 25 minuti ci porterà in centro città. Per salire sul treno per prima cosa dovremo prendere il biglietto, all’interno della stazione ferroviaria sono presenti dei distributori automatici che possono darci i biglietti. Il mio consiglio è prendere il tipo T10 (10 viaggi in totale con cui possono viaggiare più persone, a patto che sia timbrato più volte) per poco più di 8 euro. Il T10 da la possibilità di viaggiare sia sulla metro che sui bus della zona 1 di Barcellona (il centro).

Informazioni generali

Barcellona viene dipinta come una città dove purtroppo avvengono molti scippi da parte di sbandati, tutto sommato la cosa non è completamente vera, basta avere l’accortezza di non addentrarsi in zone malfamate e degradate e comunque basta non girare agghindati come una gioielleria dimenticandosi la borsa o lo zaino aperti, dando sempre un occhio a chi si ha intorno. Credo che sia normale che dove ci sono molte persone i borseggiatori siano più attivi. Comunque le forze dell’ordine sono presenti e controllano le zone frequentate dai turisti.

Il cibo è molto simile a quello italiano, personalmente molto deludenti le note “tapas” (in catalano “tapes”), più simili ai nostri aperitivi che a veri e propri piatti di cucina. Le quantità sono molto ridotte e sono care, in due persone si rischia di pagare una trentina di euro a fronte di somme poco inferiori ai 40 euro per due piatti di paella con un litro di sangria. Consiglio di puntare su altri piatti e lasciare le tapas come eventuale rinforzo al proprio pranzo/cena.

Con la lingua non ci sono problemi, se si parla con calma in italiano ci si capirà tranquillamente nonostante ci venga risposto in spagnolo.

I cartelli sono sempre scritti in spagnolo, catalano (lo parlano circa 6 milioni di persone) ed in inglese, quindi è difficile non ottenere una risposta o trovarsi in difficoltà. L’inglese tutto sommato non sembra essere molto conosciuto.

Per gli spostamenti ci si può avventurare a piedi, le cose da vedere sono abbastanza vicine, solo la Sagrada Familia e il Parco Guell sono un po’ lontani dal centro. Per i più pigri ci si può spostare rapidamente con la metro le cui linee si incrociano in più punti tra loro, oppure con i bus cittadini.

Per ora mi fermo qua, a breve altre informazioni utili.

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