Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Nov
21

Non chiedermi se sono felice

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

potresti scoperchiare un vaso di Pandora che forse forse dovrebbe rimanere chiuso e sotterrato da qualche parte.

Lonely-man

E’ da un bel po’ di tempo che la voglia di qualsiasi cosa è scesa sotto le scarpe! Nel lavoro più che rotture di scatole, perdite di tempo e denaro non c’è. Si deve sempre e comunque battagliare chi si sente più furbo, chi cerca di fregarti e chi nonostante la correttezza del sottoscritto mi ha fregato (ma ho sguinzagliato il mio avvocato e spero di faccia abbastanza male!), gli uffici pubblici ormai applicano una burocrazia sovietica (come definita da un cliente all’ennesima richiesta di carte da parte del comune) che è distante dalle tanto pubblicizzate semplificazioni che il ministro di turno promette (come al solito tante belle parole e nulla più).

Poi ci sono i rapporti di civile convivenza, purtroppo sono sempre più convinto che una casa indipendente, anche se più costosa come manutenzione e via discorrendo, sia la soluzione migliore per non avere rompiscatole che scrollano tovaglie dalle finestre, spazzano la loro immondizia dai poggioli, fanno rumori e se ne sbattono allegramente degli altri e anzi cadono dal pero quando gli si fa osservare in maniera più o meno educata che forse è il caso di finirla.

I TG ormai sono decaduti, se mai sono stati affidabili, parlano sono di alcune questioni e casualmente ne tralasciano altre (l’ultima è quella dell’indennizzo regalo ai partiti che hanno votato favorevolmente e nascosto nel testo di un’altra legge), ogni giorno sono sempre più deprimenti e la mia attenzione, già ne ho sempre dedicata a loro molto poca, è diventata pochissima.

I politici ogni giorno si dimostrano sempre più ridicoli ed inutili, più che scannarsi tra loro e parlare di cretinate (avevo in mente un termine più colorito) e quando vengono poste domande chiuse (quelle a cui si può rispondere con un si, un no e poco altro) cercano di aggirarle e il più delle volte riescono a rispondere senza di fatto rispondere, mi chiedo come sia possibile che ci sia gente disposta ad ascoltarli, a credere loro e a votarli.

Infine ci si aggiunge questa situazione di instabilità generale e di incertezza che mina ancora di più il mio umore e dove dovrebbe esserci uno Stato che come un genitore si prodiga nel tenere al riparo i propri figli, in realtà c’è una figura sempre più distante dai cittadini, che non da informazioni chiare, che non fornisce sicurezze e che sembra essere solo interessato al denaro e nulla più.

Quindi no, non sono felice…

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