Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
02

Iteroperabilità tra smartphone, occhiali, tablet e orologi di nuova generazione

Categoria Internet, Pensieri by Piero_TM_R

1.-Google-Glasses-Image-Courtesy-Best-Android-Lookout

Si sa, sono abbastanza incuriosito ed affascinato da tutto quello che è tecnologico, pertanto l’avvento dei famosi occhiali multimediali firmati Google mi ha attirato fin dalle prime battute.

Per chi non lo sapesse ormai gli attuali occhiali sono cose da preistoria, i Google Glass promettono di rendere l’esperienza di tutti i giorni migliore ed arricchita di contenuti e possibilità, il tutto sfruttando in parte il proprio smartphone Android.

I Google Glass permettono attualmente di scattare fotografie, registrare video e poche altre funzioni poichè la programmazione delle applicazioni è allo stato embrionale, inoltre la scarsa diffusione, per ora limitata ad un ristretto gruppo di persone che Google ha scelto accuratamente, ne limita per ora le future visioni e possibilità.

Comunque sulla carta un domani con il proprio paio di occhiali 2.0 si potrà condividere contenuti sui social network, leggere la posta, visualizzare contenuti di varia natura, prendere appunti, condividere con altri quello che vediamo, avere informazioni su quello che stiamo guardando (suppongo attraverso qualcosa di simile a Goggle per lo smartphone), avere indicazioni stradali e via così. L’idea non è poi così malvagia.

Il tutto ovviamente appoggiandosi al cellulare ed alla sua connessione alla rete, infatti per ora i Google Glass hanno un problema di durata della batteria e di spazio disponibile, comunque si è solo all’inizio.

Poi stanno nascendo come funghi gli orologi multimediali. Alla vista semplici orologi da polso che via bluetooth, sempre attraverso il cellulare, permettono di mostrare alcune informazioni, come il numero di chi ci sta chiamando e decidere di terminare la chiamata, leggere le email o gli aggiornamenti di Twitter più altre cose.

I tablet poi sono diventati compagni di vita di molte persone. Ammetto che sulle prime ero scettico, sembravano oggetti costosi e poco utili, poi dopo che ne ho avuto uno tra le mani ho capito che possono essere molto utili, tant’è che ad oggi ne uso abitualmente uno come agenda, blocco note, per mostrare le fotografie e i disegni, navigare in rete via wifi, alle volte giocare e comunque come fido braccio destro durante il lavoro.

In ferie già da due anni vedo persone che usano il proprio tablet, sempre se la fotocamera è di buon livello, per fare riprese e fotografie da molti turisti, io lo uso come guida turistica, comodo e pratico da usare, senza dover impazzire con la carta. Probabilmente i tablet diventeranno sempre più comuni, come gli smartphone e manderanno in soffitta i PC portatili, pesanti ed ingombranti da trasportare a confronto di un oggetto più piccolo di un foglio A4 e sottile meno di 1 cm.

Gli smartphone ormai sono onnipresenti, tutti fanno foto con il cellulare, scrivono, leggono, ascoltano musica come se fosse una cosa più che normale, in tasca si ha qualcosa di molto simile ad un PC, semplice da usare e oggi come oggi con costi decisamente contenuti (dipende da cosa si vuole comprare ovviamente).

Ricordo che anni fa Microsoft aveva messo in rete una sua visione del futuro legato alla medicina, con cartelle cliniche multimediali, come le stanze degli ospedali, la possibilità di avere una telemetria personale da condividere online con il proprio dottore direttamente da casa e via così, poi è arrivata PayPal che vuole permettere di pagare qualsiasi cosa utilizzando un dito attraverso le impronte digitali, Visa permette in alcune nazioni di usare il cellulare come carta di credito, ma idee ce ne sono molte altre!

Ricordo anche quando Microsoft, forse correndo troppo avanti rispetto agli altri, aveva presentato Surface, di fatto una sorta di tavolo tattile che permette di visualizzare contenuti di qualsiasi natura, scaricare le fotografie della macchina fotografica digitale semplicemente appoggiandocela sopra sfruttando il bluetooth e permettendo con la stessa modalità di inviarle ad altre periferiche, decisamente interessante ma forse ancora poco compresa come idea ma affascinante e tutto sommato potrebbe essere utile come stazione multimediale per gli alberghi, ristoranti e bar, o comunque in spazi pubblici dove si vuole dare un accesso a contenuti digitali di varia natura (anche a scopo informativo).

Il futuro ormai sarà sempre più digitale e la vita sul web correrà pari passo a quella reale, integrandosi e completandosi e sicuramente fondendosi in un unica cosa.

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