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L’inutilità della Carta d’identità elettronica
Categoria Informazioni, Internet, Pensieri by Piero_TM_RProbabilmente molti hanno in tasca la nuova carta d’identità e credo che sia noto il fatto che essendo del tipo elettronico (al suo interno c’è un chip NFC) permette alcune azioni come accedere ai siti della pubblica amministrazione.
Altra funzione è quella di poter firmare documenti in formato P7M. Purtroppo però la firma in tale formato ha delle mancanze.
Tempo fa, dopo essermi picchiato con il telefono sono riuscito a firmare un file PDF/A per inviarlo su di un portale comunale, operazioni mai andata a buon fine e senza messaggi di errore da parte del sistema informatico, solo una pagina bianca, alla fine ho usato la forma digitale normale.
Oggi ho ritentato con il sito del catasto e ho firmato un file XML, caricato sul portale dell’agenzia è venuto fuori che il file era stato scartato, aperto il messaggio di errore viene fuori che la forma apposta non risponde ai dettami normativi o meglio l’autorità che ha emesso il certificato non è attendibile (!!!) pertanto non ci si fa nulla.
Tolto che sarebbe stato molto comodo avere sempre disponibile una firma digitale per ogni evenienza, a me sarebbe stato utile per lavoro essendo spesso fuori ufficio, mi domando perché lo stato abbia creato un sistema che poi non è compatibile con le relative normative e pertanto risulta essere monca e poco fruibile dai cittadini.
Non solo, da quello che leggevo qualche tempo fa, non è neppure compatibile con altri sistemi europei. Ma cavolo, dico io, siamo nel 2023 ed ancora zoppichiamo intorno a queste tecnologie che dovrebbero essere una cosa normalissima per tutti? Questo è quello che succede quando la burocrazia s’intrufola nella tecnologia…
Sembra che in Italia ci si impegni ad andare per una strada diversa senza guardare cosa fanno gli altri!
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