17
Condomini, maleducazione e barbecue
Categoria Pensieri by Piero_TM_RAvendo fatto un anno e mezzo di architettura dopo il diploma ho letto alcuni libri scritti da architetti per gli architetti, uno su tutti, che ancora oggi conservo è La città Utopie e realtà di Francoise Choay dove in due volumi vengono descritte le idee per creare città vivibili e di conseguenza edifici e nel secondo volume vengono riportate le idee di grandi architetti che hanno segnato l’urbanistica delle città.
Quello che mi aveva colpito era l’enfatizzare i lati positivi del vivere in condomini, oltre che per ridurre l’estensione delle città, sottolineando che in tal modo si sarebbero create delle comunità dentro la comunità cittadina, come anche la centralità delle piazze perchè creano punti dove le persone possono incontrarsi.
Il condomino di per se è comodo perchè posso concentrare in uno spazio abbastanza ridotto come territorio impiegato un buon numero di persone, le metropoli ne sono un esempio con la verticalizzazione degli edifici.
Ma gli aspetti negativi esistono eccome e personalmente ritengo che nella stragrande maggioranza delle volte superano quelli positivi, mi spiego meglio.
Tenuto conto che non sono poi una persona così socievole, sono educato, saluto sempre chi incontro nelle scale, sia che conosca la persona o che sia uno sconosciuto, do sempre il buongiorno e cerco di avere un buon comportamento, evito rumori, schiamazzi (con un bimbo di quattro anni non è semplicissimo) e comportamenti che possano urtare gli altri, principalmente perchè urtano un primis il sottoscritto, pertanto compiere determinate cose mi infastidisce molto.
Purtroppo l’edificio dove abito è composto da ben 38 appartamenti, pertanto di gente ne abbiamo a volontà e non tutti sanno vivere in comunità o comunque l’educazione dev’essere rimasta in uno dei pannolini che hanno usato da bambini.
Capita di avere il vicino che stende i panni senza accertarsi se questi sgocciolano (la centrifuga, questa grande sconosciuta) e bagnano i panni dei piani sottostanti, poi c’è chi fa rumori ad ogni ora del giorno e della notte e se si segnala la cosa tutti cadono dalle nuvole, infine di recente si è aggiunto il condomino amante del barbecue.
Partendo dal fatto che non apprezzo il cibo grigliato sul barbecue, trovo che abbia tutto il medesimo sapore bruciacchiato e mi stufo molto rapidamente, non trovo attraente affumicarsi e morire dal caldo per mangiare una bistecca, quando posso cuocermela comodamente in casa senza troppi fastidi, il vicino che ovviamente abita al piano terreno e ha a disposizione una terrazza ad ogni occasione di bel tempo nel fine settimana non perde occasione di affumicare tutti.
Solitamente il tutto accade la domenica, il grigliatore seriale si alza tardi e solitamente alle 13.00 da fuoco alle braci, ovviamente essendo tardi getta sulle fiamme un accelerante (credo benzina o simili con una puzza terribile e fumo nerastro che direi non essere proprio salutare) ed incurante delle fiamme dell’inferno, invece di attendere la formazione della brace inizia a grigliare (direi più flambé) aumentando il fumo.
Ovviamente il tutto è stato lamentato e segnalato da più condomini ma lui imperterrito prosegue nel suo rito affumicatore, la cosa peggiore è quando griglia nel periodo estivo, obbligando a chiudere le finestre per non essere a nostra volta affumicati. Se poi ci si aggiunge la musica a tutto volume (reggaeton) per tutto il tempo!
Onestamente chiederei a chi sostiene che vivere in un condominio sia positivo dove vivono loro, probabilmente piccoli condomini popolati da persone civili o case singole dove i vicini li vedo da lontano, difficile che vivano in sorte di pollai rumorosi.
Lascia un commento