Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Ott
01

Rimbecilliti dagli smartphone

Categoria Pensieri

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Con il passare del tempo e l’ormai diffusione quasi totale degli smartphone, ho notato che l’italiano medio ormai vive costantemente con gli occhi sullo schermo intento a leggere Facebook, WhatsApp e simili e quasi sembra indispettito se non trova nulla di nuovo da leggere.

Personalmente sono sempre stato un sostenitore della tecnologia ma credo che ora si stia esagerando. La cosa preoccupante è che oltre ai ragazzini, che ormai anche in gruppo non comunicano se non attraverso la tastiera, anche persone un po’ più mature passano molto tempo a fissare lo schermo è non alzano mai lo sguardo. Sempre più spesso per strada ci sono zombie intenti a guardare lo schermo che investono altre persone il tutto procedendo con passo incerto.

Capita sempre più spesso che sugli aerei i cellulari vengano usati fino all’ultimo secondo o non vengono spenti o messi in modalità aereo durante il volo e vengono riattivato appena si tocca terra prima che sia dato il permesso di riattivarli, come se fosse vitale ricollegarsi al mondo. La parte inquietante poi è osservare questi nuovi drogati che cercano il segnale e guai se non ci riescono.

Sembra che ormai la vita di queste povere persone sia principalmente legata all’attività online e se non riescono a connettersi tutto è perso. Nei ristoranti tutti sono con il telefono in mano, quando la cosa va "bene" vengono fotografati i piatti, ma il più delle volte invece restano li imbambolati a fissare lo schermo e il silenzio regna sovrano.

Ho idea che prima o poi si inizierà a sentire parlare di una patologia ossessiva legata all’uso smodato dello smartphone e queste tristi persone finiranno nei centri di recupero insieme a chi soffre di ludopatia (legata al gioco d’azzardo), per poi forse far notare che la vita vera è lontana da quegli schermi.

Set
29

Lo scivolone di Apple ed U2

Categoria Internet, Pensieri

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Non è passato molto da quando la Apple ha presentato i nuovi modelli dei suoi prodotti e come al solito la manifestazione ha calamitato l’attenzione del mondo.

La presentazione è stata accompagnata con un concerto degli U2 che si sono esibiti Live per chi era presente di persona ed in streaming per il resto del mondo.

Fin qua nulla di strano, non è la prima volta e non sará l’ultima volta che un artista si presta dietro lauta ricompensa ad affiancare un prodotto, ma il problema era dietro l’angolo.

Gli utenti Apple si sono trovati in omaggio l’ultimo album degli U2 senza che dovessero far nulla, nemmeno accettarlo. Le proteste sono iniziate e molti hanno lamentato che Apple non doveva comportarsi così è che gli utenti non sono stati informati in maniera corretta e che l’utente aveva il diritto di rifiutare l’omaggio. A nulla sono servite le spiegazioni del patron Apple. Fatto sta che Apple è tornata sui suoi passi e ha mantenuto gratuito il disco ma verrá scaricato solo se l’utente vorrá.

È l’ennesima dimostrazione che Snowden ha ragione e che il controllo da parte di terzi dei nostri dispositivi è maggiore rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare?

Ago
06

Soluzione a Windows Update ed altri servizi non funzionanti dopo aver eseguito un clone del disco di sistema

Categoria Internet, The Scrat's Lair

Da quello che ho sentito anche 7 è affetto da un problema simile, ma da quello che ho letto (in tre giorni, con un po’ di tempo libero da usare, ne ho lette tante), comunque se avete avuto l’a brillante idea di sostituire il disco fisso del PC per passare ad una versione più capiente, ma senza reinstallare il sistema, ma bensì facendo un clone del disco ecco che ci si potrebbe imbattere in un bel problema che potrebbe azzoppare il PC.

Il primo sintomo, per chi lo usa, è il mancato funzionamento di Windows Mail (anche Live) con una serie di errori con l’impossibilità di trovare gli archivi dei messaggi!

Secondo sintomo è la mancata indicizzazione dei dischi quindi le ricerche saranno molto lente e il servizio risulterà avviato ma il sistema non riuscirà ad utilizzarlo correttamente.

Il terzo sintomo, forse quello più preoccupante, sarà quello del mancato funzionamento di Windows Update. Anche tale servizio risulterà attivato, ma nessuna procedura fornita da casa Microsoft funzionerà e anche i tentativi di molti utenti di parecchi forum riusciranno a risolverne il malfunzionamento.

Come dicevo il problema si annida nei driver del controller Intel che con il cambio di disco, più che altro con il passaggio dai 512 byte per settore (vecchi dischi) ai 4096 byte per settore (dischi di nuova generazione), il controller se più vecchio (anche di pochi anni) va in pappa e probabilmente fornisce dei dati al sistema che non sono corretti e lo fa impazzire.

Il trucco è quello di andare a prelevare i driver del controller sul sito della Intel (ignorate l’Intel Rapid Storage Tecnology, è una cosa simile a S.M.A.R.T.) ed aggiornare manualmente il tutto dalla Gestione Dispositivi e il gioco è fatto, al riavvio (la macchina sembra anche più rapida a caricare) il sistema sarà tornato operativo e non dovrebbe più presentare problemi ai servizi.

Non smetterò di ringraziare l’amica Cristina che ha scovato una discussione non risolutiva ma illuminante per trovare la via di casa!

Lug
24

Qualità della vita

Categoria Pensieri

Sarà che il tempo, inteso come clima, non è il massimo e si passa dalla pioggia al caldo torrido molto rapidamente, o sarà che sono molto stanco, fatto sta che in questi giorni mi ritrovo a domandarmi quale sia la qualità della mia vita.

Mi venisse chiesto in questi giorni, dopo mesi di corse per il lavoro e battaglie per portare a casa un risultato per i miei clienti, direi che non è una buona qualità. Il problema maggiore sono le ore di lavoro, sempre di più anche se sembrano sempre meno, tempo diviso tra telefonate, discussioni con funzionari pubblici molte volte miopi e poco interessati, sopralluoghi e via così. Fatto sta che terminato i lavoro il restante poco tempo è diviso tra dormire, mangiare e vita di coppia in un ritmo serrato.

Alcuni giorni fa ha fatto il giro del mondo l’affermazione di uno dei fondatori di Google che oltre a dover lavorare le persone hanno la necessità di potersi dedicare anche ai propri passatempi ed interessi. Peccato che queste sacrosante parole non riescano a trovare una reale applicazione nella vita del più delle persone, che si trovano a dover lavorare più ore dell’orologio per poter sopravvivere e far fronte alle spese di tutti i giorni.

Ho fatto mente locale su quando ho dedicato un po’ di tempo ai miei interessi e sinceramente non me ne ricordo, c’è sempre qualcosa da fare che mi svia dal mio obiettivo. Questo alimenta la mia stanchezza diventata ormai cronica e che si presenta quando meno me l’aspetto e mi distrae da quello che devo fare.

Per assurdo ho notato che anche i rapporti interpersonali negli ultimi tempi sono solamente legati al lavoro e trovare il tempo di parlare di altro è sempre più difficile e la cosa sta i inviando a pesare. Non si può vivere di solo lavoro.

È brutto da dire ma praticamente il lunedì mattina vorrei che fosse già venerdì sera e conto i giorni che mi separano dal fine settimana che alle volte sembra irraggiungibile.

Sono sempre più convinto che questo tipo di vita non sia corretto e che alla lunga diventi insostenibile per chiunque, anche il più stacanovista degli esseri umani.

Comunque confermo, qualità non buona con poche possibilità di vederla migliorare anche a causa delle preoccupazioni legate al generale stato economico in cui versato tutti.

Lug
21

Alternative al POS

Categoria Pensieri

Con una norma voluta dall’ultimo governo Prodi, sospesa dal governo Berlusconi e riesumata dal governo Monti, tutti gli artigiani, liberti professionisti e via discorrendo hanno l’obbligo di permettere ai propri clienti di pagare con il bancomat o carta di credito le parcelle emesse, il tutto nascondendosi dietro al fatto che così il consumatore è aiutato nell’operazione.

Ovviamente al cittadino la cosa può essere comoda, ma dall’altra parte ci sono i costi che finiscono inesorabilmente a carico delle varie attività di cui sopra, costi che erodono ulteriormente i guadagni già non entusiasmanti.

Le banche chiedono una cifra, di volta in volta, per l’affitto dell’apparato, l’eventuale costo della SIM contenuta nei POS senza fili, una percentuale variabile sulla transazione e via così. Ogni banca fa quello che vuole e lo Stato volutamente non dice nulla.

Ma la domanda è se esistono sistemi alternativi al dover avere un POS. Esistono le alternative, legali e tracciabili.

Il primo sistema che mi viene in mente è PayPal, sistema di casa eBay, attraverso cui si possono ricevere denari direttamente dalle carte di credito, il tutto online e senza troppi problemi, il conto non ha costi per chi paga ma per chi riceve c’è una commissione variabile più una quota fissa.

Altri sistemi sono nati con l’avvento degli smartphone e tablet, esistono dei POS forniti dalle banche che usano tali terminali per collegarsi alla rete e per effettuare la transazione e sottostanno a costi variabili.

Poi sono nate alcune società che forniscono un adattatore da collegare al jack cuffie (per l’alimentazione) e suppongo via bluetooth si connettono al cellulare per usare una app apposita per trasferire le somme.

Non tutti accettano tutte le carte presenti sul mercato, ma sembra che si stiano muovendo per colmare i vuoti che sino ad ora avevano ignorato.

Alcuni di questi sistemi hanno dei canoni, altri no, solo una richiesta una tantum per l’invio dell’adattatore e poi una percentuale fissa sulla transazione che a naso sembrerebbe molto più conveniente rispetto ai sistemi delle banche.

Per ora resto alla finestra e poi vedrò come muovermi, il mercato probabilmente entro fine anno subirà delle mutazioni e potrebbero esserci sorprese in arrivo.

Lug
18

SUE online

Categoria Pensieri

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Da circa un mese a Genova tutti noi tecnici siamo alle prese con una nuova procedura delle pratiche edilizie, il SUE online. La novità è quella di potere/dovere presentare le pratiche via computer. Fin qua nulla di particolarmente anomalo, il Comune si è accorto che immobiliari nel 2014 e che l’informatica può essere una buona alleata se non un nemico.

Il sistema, come tutte le novità purtroppo è afflitto da bachi e refusi, oltre che di complicazioni molte volte frustrati per l’utilizzatore.

Una delle prime difficoltà è quella legata al sistema di registrazione al servizio che viene delegato alle Poste, in alcuni casi chi era già iscritto ha trovato non poche difficoltà per recuperare/azzerare le proprie credenziali, con tempi d’attesa biblici e passaggi complessi.

Superata la problematica legata all’iscrizione i cozza in un non problema. Il sistema sembra chiede in maniera obbligata di associare la propria firma digitale al profilo di Poste, peccato che si possa portare a compimento la procedura solo con una delle quattro firme elencate sul sito di Poste. La cosa "divertente" è che la procedura di associazione non sia obbligata ma bensì è facoltativa e serve solo per accedere ai servizi senza digitare le proprie credenziali.

Arrivati al nuovo sistema ci si trova davanti ad una procedura guidata che teoricamente sarebbe logica, andando a scegliere le varie voci il sistema restituisce una serie di opzioni che guidano l’utente alla compilazione delle varie schermate. Peccato che alle volte, usando anche browser differenti, ci si trova ad avere difficoltà nel procedere alla operazione di alcuni box che restano misteriosamente inattivi anche dopo aver scelto di compilarlo e a spot diventano evitabili dopo innumerevoli tentativi.

La pazzia arriva al punto in cui si devono scaricare una serie di moduli da dover sottoscrivere, infatti i moduli, dopo parecchio tempo di compilazione online sono magicamente bianchi, quindi si è obbligati, per i meno smaliziati, a compilare i moduli a mano per poi scansionare e trasformarli nel nel formato PDF/A1. (comunque il sistema ignora sei i file caricati sono in tale formato ma verifica solo se sono firmati digitalmente).

Si è potuto riscontrare, con un uso normale, che il sistema è ancora acerbo e che il beta test che il Comune dice di aver fatto è stato troppo breve e poco approfondito, tanto che fino al 5 di agosto siamo obbligati a presentare copia cartacea di tutto il faldone.

Durante un incontro tra noi tecnici e i funzionari del Comune sono emerse molte problematiche che forse verranno sistemate dalla software house, una su tutte la problematica della restituzione dei moduli compilati ed una verifica più approfondita sulla compatibilità con i vari browser.

Resta ancora in sospeso il discorso del formato che dovranno avere i disegni da allenarsi alla pratica. Il Comune chiederebbe di inviare Files in formato DVD che però poi riterrebbe ad una facile circolazione abusiva di progetti sia all’interno che all’esterno del Comune (si sa che potrebbe capitare come la vendita delle planimetrie catastali sotto banco in catasto), ignorando bellamente i diritti d’autore sugli elaborati. In oggi il formato indicato è cambiato dal solo DXF andando ad aggiungere il PDF.

L’idea del SUE online sulla carta è più che corretta, se applicata correttamente l’informatica può essere più che utile, ma come al solito le pubbliche amministrazioni risultano essere poco competenti in materia e arrecano più danno che beneficio.

Speriamo che qualcosa cambi nel breve periodo, altrimenti il caos aumenterà inesorabilmente.

Lug
02

Forse all’Italia converrebbe fallire, sicuramente alcuni enti se lo meritano

Categoria Pensieri

In questi giorni sono alle prese con una serie di problematiche legate all’informatica statale o parastatale che hanno del ridicolo, se non fosse che mi aumenta l’acidità e inizio ad imprecare!

Il primo problema pseudo informatico è quello legato alle odiate Poste, ieri a causa delle pensioni e poichè ad alcuni uffici è stato sostituito il sistema informatico, le file sono diventate chilometriche e gli impiegati con tutta calma continuavano a fare altro invece di cercare di smaltire il lavoro.

Alcuni giorni fa ho iniziato ad usare la nuova procedura informatizzata del Comune di Genova per inviare le pratiche telematicamente, a dir poco schifoso come sistema, infatti con alcuni browser il sistema funziona parecchio male (e gli sto facendo quasi un complimento) e la procedura è ancora più lunga rispetto a quando si faceva tutto su carta con sistema a dir poco ridicoli. Basti pensare che si compilano una serie di dati ma poi il sistema restituisce una serie di moduli, di cui solo due compilati, che si devono compilare, firmare in originale, scansionare e ritrasmettere!

Il terzo problema è arrivato oggi con una comunicazione a mezzo PEC con cui il tribunale mi toglieva un incarico, motivo? Non ho depositato la relazione nei tempi e non ho partecipato ad una udienza, peccato che la relazione l’abbia depositata telematicamente il 14 maggio e il sistema l’ha rifiutata senza darmene comunicazione!!! Ora mi tocca capire il perchè, visto che la società che gestisce la cosa non ha idea di cosa sia capitato, visto che i loro controlli sono corretti e la cancelleria non mi sa dire dov’è il problema, inoltre mi tocca andare in tribunale per parlare con il giudice e fargli capire che c’è stato un problema indipendente dalla mia volontà! Il bello è che in cancelleria si sono anche stupiti di non avermi visto! Ma il telefono usarlo no?

A questo punto si dovrebbe azzerare veramente tutto ed affidare la gestione delle reti statali a società che sanno di cosa di parla e non ad individui che nemmeno sanno di cosa si sta parlando!

Apr
29

E lo smartphone ha fatto root!

Categoria Internet

Superuser-Elite-thumbAnche se suona come il digerire rumorosamente il mio smartphone non ha emesso alcun rumore e non ha mangiato pensante!

Per chi non ne sapesse molto il root è una procedura per avere i diritti di amministrazione del proprio telefono così da poter effettuare delle modifiche altrimenti non consentite dai diritti limitati dell’utente normale a cui tutti siamo abituati. Root è un termine derivato dal mondo Linux e significa letteralmente radice, quindi avere accesso a tutta la memoria (per l’utente medio di Windows corrisponde ad avere l’accesso a c:\).

Praticamente tutti gli operatori fanno utilizzare gli smartphone, ma anche tablet e altri strumenti, perchè eventuali modifiche potrebbero compromettere il telefono e tutti gli applicativi, ma vieta anche di cancellare programmi che non servono e che in alcuni casi intasano la ROM del telefono.

Io uso un Galaxy ACE e nonostante sia un ottimo terminale sotto molti aspetti, ha un difetto enorme, la quantità di memoria interna è pari a zero e bastano un paio di app per trovarsi con il terminale lento e con l’impossibilità di fare molte cose, infatti in casa Samsung hanno avuto la pensata di fornire il telefono con una micro sd da 2gb per permettere di spostare alcune cose li sopra, ma anche così la memoria del telefono risulta spesso intasata e necessita pulizie costanti ed alle volte frustranti, anche usando Clean Master!

Quindi ho preso il coraggio a due mani e ho effettuato il root seguendo una guida trovata su di un forum dove ho anche trovato il programmino che ne permette l’operazione. Infatti il root è possibile sfruttando i bachi di programmazione.

Nel giro di pochi minuti, dopo un riavvio in modalità di ripristino, ecco che il telefono è sbloccato, visivamente non cambia nulla, solo girando nella memoria del telefono ci si rende conto che sono presenti molte più cartelle (meglio lasciarle al loro posto), nel menu troveremo l’icona Superuser e che dalla gestione delle applicazioni è possibile cancellare app che non interessano (ad esempio Mtv, Hangouts e via discorrendo), ma è anche possibile dare più poteri a Clean Master e alla nota app Link2SD.

Ma nonostante il root e la possibilità di liberare un po’ di memoria unitamente al root è meglio fare, se si ha poca memoria a disposizione, una bella partizione EXT2 (l’ACE non supporta le altre) all’interno della micro sd e consentire a Link2SD di spostare nella nuova partizione le app che intasano il terminale, infatti il telefono crederà di avere una memoria più grande e la sfrutterà senza problemi, anzi per certi versi sarà un po’ più veloce (ovviamente dipende dalla classe della SD).

Pro del fare il root? Completo accesso al sistema, possibilità di eliminare tutte quelle cose inutili che i produttori preinstallano e non permettono di essere cancellate, poter spostare a piacere le app dove meglio si crede.

Contro? Rischio per i meno esperti di creare danni che potrebbero essere complessi da sistemare, la procedura, come segnalato da tutti i produttori, invalida la garanzia, quindi se siete in garanzia lasciate perdere se il vostro terminale costa alcune centinaia di euro.

Comunque per chi fosse timoroso, la procedura è convertibile e in rete si trovano anche le rom originali dei telefoni, quindi si può ripristinare il sistema come se il telefono fosse uscito dalla fabbrica.

Ovviamente come ho fatto capire la procedura può essere complessa per chi non conosce bene l’informatica, inoltre non esistono garanzie se qualcosa va storto mentre si opera a cuore aperto, si fa tutto a proprio rischio e pericolo!

Mar
07

La formazione che non forma

Categoria Pensieri

In questi giorni sto seguendo un corso di aggiornamento in materia di certificazioni energetiche per approfondire l’uso del famigerato CELESTE e comunque per verificare se quello che si applica in fase di sopralluogo e poi quando si è davanti al pc è corretto, direi che un buon tecnico dovrebbe sempre tenersi aggiornato e verificare se il suo operato è corretto, inoltre io sostengo da sempre che si impara sempre.

Mi sono abilitato come certificatore energetico intorno al 2010 e quindi non è proprio da ieri che lotto con il programma regionale e che faccio certificati ma proprio durante il corso, tenuto da un collega che ne sa parecchio più di me e di molti altri colleghi, ho notato che fortunatamente alcune mie supposizioni erano e soni corrette, mentre altre erano più che errate e ho capito una cosa, il corso abilitante non lo è affatto e invece i corsi di approfondimento sono mille volte meglio e sarebbero più utili del corso fatto dalla regione che allo stato attuale è inutile.

Purtroppo quando ho fatto il corso all’epoca ho fatto quello di 16 ore a fronte di quello da 80 ore. Da quello che ho provato sulla mia pelle è stato che le 16 ore non sono servite a nulla, ci hanno raccontato 4 cretinate e abbiamo giocato con CELESTE non capendoci nulla. Le prime certificazioni sono state sociali e redatte con altri colleghi, come credo la maggior parte dei tecnici.

Il corso da 80 ore, da quello che mi è stato raccontato da chi lo ha seguito, è stata pura filosofia e sono state spiegate tutte le formule utilizzate e fatta una prova senza l’uso del software ma facendo i conti a mano. A dir poco inutile.

La base del corso dovrebbe si dare una infarinatura e spiegare per sommi capi i funzionamenti, ma il corso dovrebbe spiegare come e cosa fare nello specifico per permettere a chi esce dal corso di destreggiarsi nella pratica, invece alla fine del corso ho avuto una calcolatrice, due fascicoli con le istruzioni del programma, un cd ed una cartellina di plastica, nulla più. Poi ci si sporca le mani, si cerca consiglio da chi ne sa di più, ci si confronta, si legge in rete i forum dedicati e si fa pratica.

Cosa simile facendo anche il corso sull’antincendio, molta teoria filosofeggiante, ma pratica zero!

Insomma un po’ come le scuole di ogni livello e grado non preparano ad affrontare il lavoro e la vita, ma nella realtà riempiono la testa di nozioni molte volte poco utili. Meno male che esistono corsi e seminari che insegnano qualcosa a differenza di altri.

Feb
07

Collegare e far riconoscere il Palm Z22 a Windows Vista/7 x64

Categoria The Scrat's Lair

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Non so un quanti ancora usino i prodotti Palm, un po’ perchè gli smartphone e tablet la fanno da padroni sul mercato mobile, un po’ perchè la Palm ormai da parecchio tempo è stata acquisita dalla HP e praticamente è andata a sparire.

I prodotti Palm comunque sono sempre stati ottimi e personalmente ho usato un piccolo Z22 per anni fino a quando non ho avuto il tablet e ho iniziato a trasferire tutti i dati li sopra.

Comunque ho ancora il mio vecchio e ancora perfetto Z22 con dei dati e lo uso per recuperare vecchie informazioni che non ho trasferito o che non trovo sul PC o sul telefono.

Unica pecca della dipartita di Palm è che il servizio praticamente è nullo e non vengono più sviluppati i programmi e i driver per i nuovi OS, ma a sorpresa una società terza ha deciso di fornire dei driver per sistemi operativi a 64 bit che fanno riconoscere a Vista e 7 il palmarino senza problemi così da permettere di utilizzare il software Palm Desktop per sincronizzarlo con il PC o semplicemente per scaricare i dati in esso contenuti.

Per prima cosa scaricare a questo sito e scaricare i driver necessari: http://aceeca.com/index.php?option=com_maqmahelpdesk&Itemid=5&id_workgroup=1&task=downloads_product&id=6http://

Collegare il Palm con il cavo USB, inizierà una ricerca dei driver nel computer che si concluderà senza un nulla di fatto, terminiamo la ricerca.

Fare click con il tasto destro del mouse su “Computer”, quindi scegliere “Proprietà”, nella nuova schermata scegliere “Gestione dispositivi” ed individuare la periferica Palm contrassegnata dal punto esclamativo.

Scegliere il Palm e poi cliccare con il tasto destro del mause su di esso, quindi “Proprietà” e scegliere di aggiornare i driver, si aprirà una nuova schermata dove si può scegliere di ricercare i driver sul computer, trovare il driver dove è stato scaricato (decomprimetelo prima di fare la ricerca) e confermare. Come per magia lo Z22 verrà riconosciuto e si potrà operare tranquillamente con Palm Desktop.

Ovviamente la guida è utile solo per i sistemi a 64 bit, i 32 bit dovrebbero riconoscere automaticamente la periferica senza intoppi. Si declina ogni responsabilità per eventuali problemi alle periferiche o al PC in caso di errore!