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Spot: Il cambiamento è bello!
Categoria VideoStupendo spot della Audi, realizzato molto bene!
Stupendo spot della Audi, realizzato molto bene!
Duvo aggiornamento della piattaforma WordPress, in attesa del rilascio della versione 2.7. Sembra che come sempre tutto funzioni bene e l’aggiornamento sia stato indolore.
In questi giorni ho potuto notare che sto modificando notevolmente i contenuti del blog, tutto è partito dallo sfogarsi, passando per una raccolta (inutile se non per farsi due risate) di spiritosate e filmati, fino ad arrivare all’esposizione di pensieri che mi circolano nella testa.
Come sempre noto che la partecipazione è poca ( 😥 ) di chi transita su queste pagine e probabilmente legge, ma non esprime (se non in rari casi) un’opinione.
Comunque mi sto sforzando di pubblicare cose fatte un po’ meglio, sempre alternate da cose un po’ più spiritose.
Beh, almeno ci sto provando. 🙄
Come era prevedibile, nuovo governo, nuova ristrutturazione della scuola, sarebbe strano non fosse così!
Sono alcuni giorni, se non di più, che si parla della nuova riforma scolastica a firma del Ministro Gelmini, sono scoppiati dei tafferugli tra gli studenti delle università e la polizia, si sono viste manifestazioni, striscioni fuori dalle scuole e nei cortei e i soliti slogan. Si sono anche sentite le idee di chi vuole la riforma e chi non la vuole e tutti si saranno fatti una propria idea sul problema scuola.
Sicuramente l’istruzione, come la sanità, sono due voci del bilancio di uno stato che maggiormente pesano (forse quello più pesante è il totale di stipendi e privilegi di chi sta seduto a Roma, ma non è questo l’argomento) e dove si crede di poter recuperare un po’ di denaro.
Personalmente non ho capito tutto questo caos sull’insegnante unico, io ho avuto una sola maestra per i cinque anni delle elementari e non sono morto, anzi credo che ai bambini non faccia molto bene cambiare più volte in una giornata insegnante. C’è da dire che nel settore pubblico in generale più si è e meno si fa, ma i tempi sono cambiati e la gente deve produrre altrimenti a casa, giustamente!
Ho sentito parlare di tagli per la ricerca, questa è una cosa che mi preoccupa un poco, infatti in Italia la ricerca è morta da anni e chi ha le idee deve andare all’estero per avere strumenti e denaro, per poi tornare come un eroe in una patria che gli ha dato solo la nascita e poco altro. Sono sempre stato dell’idea che la ricerca è utile a tutti e farebbe circolare nuove idee e denaro, ma c’è un problema, i direttori dei dipartimenti delle università.
Mi spiego meglio, la mia metà è laureata in ingegneri chimica e la sua tesi si incentrava sulle celle a combustibile (attualmente molto costose e complesse per essere utilizzate come molti sbandierano), a parte la difficoltà di reperire la documentazione, nel più dei casi in inglese, ho notato che il problema più grande è stato avere un computer per poter scrivere la laurea, per fortuna avevo io il portatile che all’epoca non mi serviva, poi avere un confronto con i titolari della cattedra, che c’erano quando volevano loro e che facevano ben poco, come mandare a far lezione i dottorandi.
Io ho fatto un anno e mezzo di architettura e ho riscontrato di persona uno spreco di denaro pubblico notevole, luci ed aria condizionata accese nelle aule vuote, fino ad arrivare allo stipendio di un professore toscano che non veniva a lezione e mandava i suoi tirapiedi, prendendo ovviamente un lauto stipendio!
Io vorrei tanto che chi protesta e sostiene che si tornerebbe indietro di parecchi anni che il sistema funzionava, almeno fino a quando non hanno iniziato a fare modifiche su modifiche alla scuola, che in molti casi ci sono persone che non producono nulla, ma anzi prendono soldi.
Credo che tutto questo non avverrà, tanto se poi cambia il governo, si disfa tutto e si ricomincia da zero. Questa è la realtà e l’Italia resta ferma, rimbalzata da una modifica ad un’altra!
Personalmente non ho molto in simpatia i giornalisti, sono eccessivamente politicizzati, di parte e poco obiettivi, ma sinceramente penso che ora stiano esagerando!
In questi anni ho notato che i giornalisti italiani (non so quelli stranieri) si divertono a gridare al lupo al lupo per ogni cosa, senza pensare ai potenziali effetti disastrosi che potrebbero creare.
In ordine cronologico, parlando solo degli utlimi fatti, hanno parlato di mucca pazza (con il risultato che nessuno comperava la carne), poi l’aviaria (mettendo in crisi il settore), la spazzatura di Napoli (che c’è stata per anni prima che qualcuno si degnasse di parlarne), dell’Alitalia (di cui ora nessuno parla più e per quanto ne sappiamo potrebbe essere fallita) ed ora della crisi finanziaria che come un virus ha aggredito gran parte del mondo occidentale, se non tutto!
A che pro creare la psicosi? Semplice per vendere, essendo l’argomento nel momento ovviamente vende, trovando degli “esperti” che sono disposti a parlare per farsi belli. Ma a nessuno di questi presunti giornalisti sorge la domanda che un comportamento scellerato può creare più danni del problema stesso? L’esempio è proprio quest’ultima crisi che tocca praticamente tutti in un modo o nell’altro, che però alimentato dalle parole stupide e poco ragionate si è ingigantito a livelli impensabili, come ad esempio il crollo delle borse mondiali, solo perchè un gruppo di persone ha urlato al lupo (forse troppo tardi) e poi ha continuato, indicendo le persone a vendere ogni tipo di prodotto finanziario, mettendo il crisi le aziende e le banche (che ovviamente non hanno abbastanza liquidità per dare a tutti il proprio denaro!
Io capisco che la crisi non è un fuoco di paglia, sono il primo ad aver provato sulla propria pelle la crisi, vedendo una riduzione dei clienti diminuirsi in maniera drastica, però parlarne in maniera incontrollata ad ogni occasione la trovo una follia. La soluzione per uscire dal pantano dove ora ci ritroviamo è stringere i denti e darci da fare, non di certo stare alla finestra ad aspettare che la soluzione ci si presenti da sola, ma certo è più facile far andare la lingua senza controllo che lavorare seriamente!
Se si cerca con Google il termine “conciliazione” e poi si sceglie di vedere le immagini, troveremo come voce correlata il termine “stretta di mano”, simbolo da sempre di intesa ed accordo tra le persone, tanto che anche oggi è molto importante e per alcune persone è più importante di mille carte firmate.
Quanti conoscono veramente la conciliazione e sanno come funziona, come si utilizza e quali sono le finalità e gli obiettivi?
Ad oggi mi sembra che sia stato fatto poco da quando ho fatto il corso, compresi gli stage avanzati, notando che ancora oggi c’è parecchia confusione anche in chi dovrebbe sapere di cosa si parla!
Ieri ho partecipato ad un’incontro presso la Camera di Commercio di Genova ad un incontro proprio sulla conciliazione, essendo la settimana della conciliaione ed essendo il sottoscritto un conciliatore iscritto all’elenco e ho potuto notare che la confuzione in materia è ancora molta.
Per prima cosa sono rimasto perplesso per il comportamento degli avvocati, che continuano ad essere ostili verso la conciliazione, vedendola come un qualcosa che può sottrargli del lavoro, inoltre sembra che abbiano la percezione che mediazione e conciliazione siano la stessa cosa, cosa sbagliata, poichè la mediazione è portata avanti da due figure (avvocati, tecnici, etc.) senza l’intervento dei due “contendenti” (lo uso in maniera impropria), mentre la conciliazione è portata avanti dai contendenti, coadiuvati da un conciliatore, che li porta alla risoluzione con soddisfazione per entrambi.
Il conciliatore oltre a guidare le due persone a risolvere il problema, aiuta la comunicazione tra le due persone, infatti molte volte due persone che hanno un problema comunicano poco e male, quindi stempera i toni ed in caso le figure fossero particolamente agguerrite, può decidere di mantenerle separate e fare da tramite.
Il secondo punto che mi lascia dei dubbi, è la poca pubblicità alla conciliazione, trovo poco utili le riunioni per chi opera nel settore, si conosce già l’argomento, ma all’esterno (la calasinga o l’uomo di strada) non si esce.
Le varie Camere di Commercio d’Italia hanno predisposto un fumetto pubblicitario dal titolo Conciliator, simpatica idea e molto chiara, peccato che sia stato distribuito agli addetti, su intenet per esempio si trova poco o niente. Sono dell’idea che non sarebbe stato meglio distribuire l’opuscoletto attraverso i giornali, oppure far uscire delle strisce sui quotidiani e pian piano far entrare nella testa della gente che esiste un’altra strada, più rapida ed economica, per risolvere le controversie!
Molte volte si sentono lamentele sulla durata dei processi, delle spese e della poca soddisfazione alla fine di un iter bibblico, inoltre le persone in alcuni momenti si sentono escluse dal gioco, inermi e alle volte sopraffatte dai legali.
Oltretutto non capisco come mai durante la settimana della conciliazione, nessun TG ne ha parlato. Come si fa a convincere qualcuno ad aderire ad una cosa che nemmeno conosce e di cui nessuno parla?
Ebbene si, alla fine di tanto girare per il web, sono riuscito a sbloccare le auto speciali contenute in Need for Speed Pro Street v1.1 (i trucchi per la versione 1.0 sono stati disabilitati) e che per scelta della produzione non potevano essere utilizzate (sembra che nonostante già contenute nel gioco base, si debba pagare per averle 😯 ), il mio interesse era più che altro rivolto alla mitica Lancia Delta Integrale Evoluzione! 🙂
Il tutto è stato possibile con una patch, non ufficiale, scaricata dal sito NFS Italia, scaricabile dalla sezione download (NFSPS Codes v1.1) che modifica alcune voci dell’eseguibile e successivamente inserendo alcuni codici all’interno del gioco ed il gioco è fatto!
I trucchi sono:
Le auto sbloccare sono oltre alla Delta:
Inotre passando alla Collector’s Edition si possono avere alcuni giorni di gara in più del tipo battle machine, con alcune gare in regalo!
Aggiornamento del 23/01/2009
Poichè ho avuto alcune richieste per avere i codici trucco per la versione PS2/PS3, ecco cosa mi ha proposto una ricerca su Google.
Icodici si inseriscono nel menu della carriera dove viene scritto “inserire inserire codici”:
Non conosco la lista delle auto su PS2 e affini, quindi non è detto che le auto presenti nella versione PC valga anche per le console (la versione PC normale praticamente contiene già la versione Collector’s Edition).
Chi ha la possibilità di fare delle prove e ha la pazienza di confermarmi se i codici funzionano e quali vetture vengono effettivamente sbloccate e quali sono già presenti, posso vedere di pubblicare l’informazione (per il contatto diretto utilizzate il form di contatto qua sopra!).
Non ricordo come mi sono imbattuto nel blog Geekissimo ideato da Shor, molto probabilmente attraverso il blogroll di qualche altro blog, però ora seguo tutti i giorni gli articoli che vengono pubblicati, ovviamente tutti trattano sotto vari aspetti il mondo dei computer.
In poco tempo ho potuto notare la notevole crescita del blog, incentivata dall’aver aderito al gruppo I say Blog! che racchiude altri blog che trattano argomenti diversi, come la politica, il calcio, il mondo dei Mac ed altri.
Tutti gli articoli di Geekissimo sono sempre interessanti, con approfondimenti e guide (alcune sono anche video guide), scritte in maniera semplice e completa, commentati da un nutrito gruppo di utenti affezionati che come me fanno visita quotidianamente.
Ottima la scelta di aumentare il numero di articolisti, che da alcuni mesi si occupano di mettere on-line gli articoli, occupandosi ognuno di un settore.
Consigliato a chi vuole avere informazioni sugli utlimi programmi in circolazione o su come il mondo ci stupirà! Ottimo!
😯 Giuro che credevo di aver visto le cose più stravaganti sul web, però questa le batte tutte! Questo gatto mangia a tavola con i suoi padroni, sin qui nulla di che, se non fosse che il gatto in questione mancia con le posate! 😯 Non ho idea di come faccia, probabilmente la posata è legata alla zampa, fatto sta che la usa per mangiare! Va bene voler bene al proprio animale, volergli insegnare qualche cosa, però questa mi sembra un po’ eccessiva! 😆
Tempo fa mi sono trovato a discutere con un impresario in merito alla sicurezza nei cantiere, a quali erano i miei motivi per lamentarmi ed i suoi motivi per cui aveva difficoltà nel rispettare quanto previsto nel PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), tra le varie cose è saltato fuori il famigerato tesserino di riconoscimento che tutte le persone che accedono al cantiere devono avere esposto, senza nessuna esclusione.
Parlando anche con gli ispettori della ASL ad un corso di aggiornamento, si era reso noto che difficilmente gli operai lo hanno esposto e che viene tenuto in tasca ed in caso di richiesta viene mostrato. L’ispettore ha sostenuto che si la legge prevede l’obbligo che gli operai siano dotati di cartellino di riconoscimento, ma che comunque l’importante è che lo abbiano con loro, comportamento che a norma di legge potrebbe essere comunque sanzionato, ma che non equivale all’esserne totalmente sprovvisto, comunque quella era una sua interpretazione.
Sin qui nulla di particolare, se non fosse che per la natura dei cantieri medi che possono capitare in media ad un professionista sono realtà moto piccole, come ad esempio ristrutturazioni d’interni, manutenzioni straordinarie di tetti e facciate e cose di questo tipo. Solitamente il tutto coinvolge pochi soggetti e un numero variabile di imprese ed artigiani, che difficilmente può essere messo al pari di interventi ben più estesi come costruzioni di autostrade, costruzione di grandi edifici ed opere di notevole dimensione.
Infatti sono pienamente d’accordo con il legislatore che ha voluto dare una mano ai coordinatori per tenere sott’occhio le maestranze presenti in cantiere, magari dando ai vari operai delle varie imprese dei cartellini con colori diversi, così da poter riconoscere l’appartenenza ad un’impresa al primo colpo d’occhio, in certe realtà dove sono presenti molti subappalti (magari opere speciaistiche ed impiantistiche) e dove sono presenti molti operai la cosa è veramente utile. Un po’ meno quando l’impresa è una e gli operai sono due o tre!
Sinceramente questo non capisco come possa aiutare la sicurezza sul posto di lavoro, come comunque non capisco altri tipi di apprestamenti, come ad esempio la stesura del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi) o il POS (Piano Operativo di Sicurezza) che molte volte sono frutto di scopiazzature da altri piani e che in quasi tutta la totalità dei casi viene preparato da un tecnico esterno all’impresa che lo commissiona per essere in regola con la legge e non legge nemmeno.
Stessa cosa sono gli stessi PSC, che in molti casi sono dei tomi di carta, contenenti tutto quello che prevede la legge per qualsiasi tipo d’intervento, schede e tante parole, che nel migliore dei casi vengono tenuti in cantiere a prendere polvere e nessuno apre. Personalmente seguendo alcune indicazioni di legali e sull’onda del lavoro che già mio padre aveva imbastito, faccio dei piani molto snelli, 15-20 pagine, senza inutili schede (il legale le trova più dannose che utili) e descrivo precisamente qual’è la natura dell’intervento e gli eventuali pericoli presenti in zona, distanza dal più vicino ospedale ed altre infomarzioni, magari banali ma sempre utili se scritte da qualche parte, avendo anche la soddisfazione di vedere qualche impresario che se lo legge (non sembra ma vedere un blocco di carta alto 2-3 cm spaventa tutti!).
Comunque ho la sensazione che i varii legislatori non riescano a capire la questione che tanta carta vuol dire più sicurezza e meno incidenti sul lavoro. Come ho già detto, sarebbe necessario formare la gente in tenera età e non sul posto di lavoro. Forse qualcosa si sta muovendo, infatti il Ministro Gelmini ha inserito la sicurezza stradale nei programmi scolastici, speriamo che la cosa si allarghi anche ad altri argomenti altrettanto importanti per la salute dei cittadini.