Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Ott
29

La continua ricerca di una stabilità che sembra non esistere

Categoria Pensieri

Il mondo non è mai stato semplice, in nessuna epoca e periodo storico e l’incertezza l’ha sempre fatta da padrona, solo che ora sembra sistema esagerando un po’ troppo.

Ora come ora tutto quello che prospetta il futuro sembra nebuloso più che mai, ogni evento getta un’ombra sulle poche certezza che le persone hanno, se poi ci si aggiunge l’incertezza economica ecco ch’era frittata è fatta.

I politici sembrano diventati maestri nel ridurre la speranza dei cittadini ad un lumicino ben poco luminoso, cercando di far venire meno il detto "la speranza è l’ultima a morire" cercando di dimostrare che se si vuole anche lei purtroppo soccombe inesorabilmente.

Vengono chiesti sacrifici folli ai lavoratori, alle famiglia, alle imprese e tutto con il tempo si scioglie come un gelato lasciato al sole, i lavoratori accettano retribuzioni ridicole, le imprese o chiudono o migrano in nazioni più stabili e con un futuro più roseo e alcune famiglie tingono una cinghia che è già da tempo più che stretta ed insopportabile.

Gli unici che sembrano godersi in parte la situazione sono le banche che facendo parecchie difficoltà concedono prestiti ho sembrano assomigliare più ad un taglieggiamento che ad un prestito. Così l’economia nazionale affonda e c’è chi cerca di raddrizzare la cosa dando 80 € al mese. Soldi che assomigliano di più ad una goccia d’acqua offerta a chi sta morendo di sete nel deserto.

Poi c’è chi si stupisce che le nascite sono diminuite, chi se la sente di mettere al mondo un figlio con i chiari di luna che ci sono? Un figlio ha come conseguenza opposta alla grande felicità i costi che in oggi sono quasi proibitivi, un figlio non può essere ripagato con altri 80 € al mese e non si può pensare di fargli fare sacrifici incredibili. In più c’è anche l’incertezza del suo futuro ancora più nebuloso.

Il mondo affonda e noi con lui, il problema è che non abbiamo avuto i soldi per comprare un salvagente e abbiamo difficoltà a nuotare perché i politi si appoggiano a noi per sopravvivere e non intendono nuotare ma anzi ci ordinano a gran voce di nuotare meglio altrimenti si bagnano.

Ott
22

Il rischio depressione

Categoria Pensieri

Depressione

Il periodo storico non è dei migliori, sotto molti aspetti:

  1. Il lavoro stagna in metà del mondo, mentre l’altra metà tenta di affondare quello in crisi fregandosene bellamente e cercando di acquistare a livello di saldo quel poco che ci resta.
  2. Il medio oriente è una polveriera di problemi che nel frattempo si stanno infilando nel resto del mondo.
  3. Un virus che è un miliardesimo di noi potrebbe diventare pericoloso per tutto il mondo.
  4. I politici (almeno in Italia) se ne infischiano bellamente di buona parte dei problemi locali, nazionali ed internazionali e pensano solo a riempirsi le tasche.
  5. Noi cittadini ci vediamo sfilare i denari da sotto il naso e più che brontolare non riusciamo a fare.
  6. Le leggi sono sempre più inique, come peraltro la giustizia.
  7. etc. etc.

Insomma il rischio di cadere in una depressione profonda non è poi una cosa così remota. Personalmente cerco di stare tranquillo e lavorare con la testa sgombra per non incorrere in errori (sempre in agguato) e cercare di soddisfare i vari clienti, ma alle volte sentendo le varie notizie, parlando con i colleghi, osservando che l’edilizia (il mio settore) è in una profonda crisi che sta decimando le imprese e i cantieri e l’iniziativa privata è ridotta all’osso, alle volte mi ritrovo ad aver difficoltà ad addormentarmi, oppure l’appetito è minore oppure ho una sensazione di pesantezza al petto unita all’idea di avere la tachicardia (probabilmente nei momenti più complessi ce l’ho di sicuro).

In quei momenti lavorare diventa complesso, se non impossibile, infatti l’attenzione viene sviata da preoccupazioni di varia natura, con timori nel domani sempre più incerto e difficile che ci attende.

Se poi ci si aggiunge il fatto che il telefono squilla sempre meno e sempre più per piccole pratiche che economicamente non sono per niente remunerative (con guadagli irrisori) ma che purtroppo sistematicamente occupano molto tempo in maniera immotivata (gli enti pubblici sono maestri per complicare la vita a tutti senza un apparente motivo) e i dubbi sul domani aumentano esponenzialmente.

Quando c’è in vista un nuovo lavoro ci si trova sempre più spesso a trattare con il cliente di turno come se si fosse al mercato delle vacche con ribassi incredibili che ci si trova ad accettare per timore di restare al palo senza un lavoro.

Insomma, lo Stato si occupa di non problemi ma del benessere psicofisico dei cittadini se ne infischia alla grande, mi sa che stasera mi prenderò della melatonina per rilassarmi un po’.

Ott
10

Genova è di nuovo sotto l’acqua

Categoria Pensieri

SDC10923

E’ bello vedere come a distanza di tre anni dall’ultima alluvione non sia cambiato nulla, se non il sindaco che comunque continua a limitarsi a non decidere un tubo e a tenere tutto fermo (e guai a farglielo osservare altrimenti si offende!)!

Dopo le piogge di ieri, insistenti già dalla notte e che avevano già causato alcuni allagamenti circoscritti, ecco che stanotte sia scoppiato il finimondo con allagamenti importanti nel centro città ma anche in altre zone, con danni a negozi, automobili, e con la morte di un uomo trascinato via dall’acqua e ritrovato nella zona di Brignole.

Il sindaco si scusa affermando che ARPAL non ha emesso nessun bollettino di allerta e che nemmeno la protezione civile ha mostrato segnali di preoccupazione, quindi la colpa del comune, dimenticandosi che la pulizia delle caditoie è stata fatta in parte e che ieri ho visto con i miei occhi i pompieri con le mani nei tombini per togliere tutto quello che l’acqua ha trascinato via e che gli spazzini non raccolgono mai! Si è anche dimenticato che nella zona del Fereggiano tre anni fa ci sono stati dei morti e che era stato promesso lo scolmatore per cercare di ridurne l’afflusso nel Bisagno, tante belle parole che ad oggi non hanno prodotto nulla di nulla, se non ulteriori danni.

Un amico ha salvato per un pelo auto e scooter, un altro probabilmente invece non c’è riuscito. Più tutti i danni fatti a tutte le attività commerciali messe nuovamente in ginocchio in un momento in cui l’economia fa paura e stare in piedi sta diventando impossibile, danni che probabilmente non verranno mai pagati da nessuno, visto che la colpa non è di nessuno.

Devo dire che ogni giorno ho la conferma che dopo Pericu e la Vincenzi (sotto processo per il disastro del 2011 per le medesime questioni di oggi) la situazione non potesse peggiorare, invece Doria è riuscito a dimostrare che al peggio non c’è mai fine!

Ora mentre scrivo queste poche righe la pioggia ha ripreso forza e fa paura l’idea che possa scoppiare qualche altro disastro. La rabbia aumenta pensando all’incapacità di amministrare una città e l’arroganza di non ammettere di non sapere che pesci pigliare!

Ott
03

La guerra alle porte

Categoria Pensieri

Purtroppo forse non c’è ne siamo ancora resi conto ma la terza guerra mondiale sta prendendo forma molto rapidamente e come si aspettavano gli analisti vede contrapposti gli Stati occidentali contro quelli del medio oriente.

Già abbiamo sfiorato l’anno scorso un conflitto che avrebbe ulteriormente infiammato gli Stati arabi quando Stati Uniti e Russia sono arrivati ai ferri corti per la Siria. Ma ora sembra che il conflitto sia quasi inevitabile.

A mio giudizio la questione è in parte legata ai due conflitti nati in Iraq ed in Afghanistan. Scontri che però non hanno risolto i problemi completamente. In Iraq è stato eliminato Saddam Hussein, in Afghanistan Bin Laden è stato catturato ed ucciso con un blitz per scovare in Pakistan.

Poi c’è stata la primavera araba che molti credevano passeggera ma che invece tiene ancora in scacco parte dei territori nord africani.

Purtroppo anche aver eliminato il leader Libico non ha aiutato a stabilizzare una nazione ora ne caos. Tutta colpa di Sarkozy che pensava di aver fatto una cosa intelligente e che invece ha sortito per Italia ed Europa il risultato opposto con l’immigrazione fuori controllo.

Ora capitanati dall’America molti stati della coalizione hanno accettato di effettuare dei raid preventivi contro la neonata ISIS che controlla parte dell’Iraq e parte della Siria. Tutti abbiamo davanti agli occhi le decapitazione di civili occidentali, non ultimo il fotografo francese decapitato settimana scorsa in Algeria.

Poi c’è il conflitto tra Russia ed Ucraina che per ora sembra sopito ma che probabilmente prima o poi ci si ripresenterà davanti.

Dopo la decapitazione del fotografo francese in Algeria, nemmeno troppo distante da noi, la dimostrazione che l’ISIS è presente anche al di fuori di Iraq e Siria è preoccupante e ho idea che potrebbe arrivare in poco tempo a creare problemi anche dentro i confini europei. Il problema maggiore è l’alta immigrazione che da anni subiamo e che l’Europa tutta in parte ignora e sottovaluta. Il mio timore, ma credo non solo mio, è quello che in mezzo ai disperati che cercano di fuggire dai conflitti nelle loro nazioni si possano celare terroristi che con il tempo si organizzeranno per colpire dall’interno, pensiamo negli anni quanti immigrati sono arrivati e il conto è presto fatto.

Ho timore che la cosa non si risolverà rapidamente come vogliono farci credere e che il conto finale potrebbe essere salato ed indigesto.

Pensiamo anche al fatto che se la situazione dovesse scappare di mano o dovesse allargarsi anche altre nazioni potrebbero attaccare nemici storici vicino a loro e che detestano, il problema è che ora come ora le nazioni più bellicose sono ben armate.

Purtroppo viviamo in un mondo orribile che potrebbe diventare anche peggiore.

Ott
01

Rimbecilliti dagli smartphone

Categoria Pensieri

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Con il passare del tempo e l’ormai diffusione quasi totale degli smartphone, ho notato che l’italiano medio ormai vive costantemente con gli occhi sullo schermo intento a leggere Facebook, WhatsApp e simili e quasi sembra indispettito se non trova nulla di nuovo da leggere.

Personalmente sono sempre stato un sostenitore della tecnologia ma credo che ora si stia esagerando. La cosa preoccupante è che oltre ai ragazzini, che ormai anche in gruppo non comunicano se non attraverso la tastiera, anche persone un po’ più mature passano molto tempo a fissare lo schermo è non alzano mai lo sguardo. Sempre più spesso per strada ci sono zombie intenti a guardare lo schermo che investono altre persone il tutto procedendo con passo incerto.

Capita sempre più spesso che sugli aerei i cellulari vengano usati fino all’ultimo secondo o non vengono spenti o messi in modalità aereo durante il volo e vengono riattivato appena si tocca terra prima che sia dato il permesso di riattivarli, come se fosse vitale ricollegarsi al mondo. La parte inquietante poi è osservare questi nuovi drogati che cercano il segnale e guai se non ci riescono.

Sembra che ormai la vita di queste povere persone sia principalmente legata all’attività online e se non riescono a connettersi tutto è perso. Nei ristoranti tutti sono con il telefono in mano, quando la cosa va "bene" vengono fotografati i piatti, ma il più delle volte invece restano li imbambolati a fissare lo schermo e il silenzio regna sovrano.

Ho idea che prima o poi si inizierà a sentire parlare di una patologia ossessiva legata all’uso smodato dello smartphone e queste tristi persone finiranno nei centri di recupero insieme a chi soffre di ludopatia (legata al gioco d’azzardo), per poi forse far notare che la vita vera è lontana da quegli schermi.

Set
29

Lo scivolone di Apple ed U2

Categoria Internet, Pensieri

iphone-6

Non è passato molto da quando la Apple ha presentato i nuovi modelli dei suoi prodotti e come al solito la manifestazione ha calamitato l’attenzione del mondo.

La presentazione è stata accompagnata con un concerto degli U2 che si sono esibiti Live per chi era presente di persona ed in streaming per il resto del mondo.

Fin qua nulla di strano, non è la prima volta e non sará l’ultima volta che un artista si presta dietro lauta ricompensa ad affiancare un prodotto, ma il problema era dietro l’angolo.

Gli utenti Apple si sono trovati in omaggio l’ultimo album degli U2 senza che dovessero far nulla, nemmeno accettarlo. Le proteste sono iniziate e molti hanno lamentato che Apple non doveva comportarsi così è che gli utenti non sono stati informati in maniera corretta e che l’utente aveva il diritto di rifiutare l’omaggio. A nulla sono servite le spiegazioni del patron Apple. Fatto sta che Apple è tornata sui suoi passi e ha mantenuto gratuito il disco ma verrá scaricato solo se l’utente vorrá.

È l’ennesima dimostrazione che Snowden ha ragione e che il controllo da parte di terzi dei nostri dispositivi è maggiore rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare?

Ago
06

Soluzione a Windows Update ed altri servizi non funzionanti dopo aver eseguito un clone del disco di sistema

Categoria Internet, The Scrat's Lair

Da quello che ho sentito anche 7 è affetto da un problema simile, ma da quello che ho letto (in tre giorni, con un po’ di tempo libero da usare, ne ho lette tante), comunque se avete avuto l’a brillante idea di sostituire il disco fisso del PC per passare ad una versione più capiente, ma senza reinstallare il sistema, ma bensì facendo un clone del disco ecco che ci si potrebbe imbattere in un bel problema che potrebbe azzoppare il PC.

Il primo sintomo, per chi lo usa, è il mancato funzionamento di Windows Mail (anche Live) con una serie di errori con l’impossibilità di trovare gli archivi dei messaggi!

Secondo sintomo è la mancata indicizzazione dei dischi quindi le ricerche saranno molto lente e il servizio risulterà avviato ma il sistema non riuscirà ad utilizzarlo correttamente.

Il terzo sintomo, forse quello più preoccupante, sarà quello del mancato funzionamento di Windows Update. Anche tale servizio risulterà attivato, ma nessuna procedura fornita da casa Microsoft funzionerà e anche i tentativi di molti utenti di parecchi forum riusciranno a risolverne il malfunzionamento.

Come dicevo il problema si annida nei driver del controller Intel che con il cambio di disco, più che altro con il passaggio dai 512 byte per settore (vecchi dischi) ai 4096 byte per settore (dischi di nuova generazione), il controller se più vecchio (anche di pochi anni) va in pappa e probabilmente fornisce dei dati al sistema che non sono corretti e lo fa impazzire.

Il trucco è quello di andare a prelevare i driver del controller sul sito della Intel (ignorate l’Intel Rapid Storage Tecnology, è una cosa simile a S.M.A.R.T.) ed aggiornare manualmente il tutto dalla Gestione Dispositivi e il gioco è fatto, al riavvio (la macchina sembra anche più rapida a caricare) il sistema sarà tornato operativo e non dovrebbe più presentare problemi ai servizi.

Non smetterò di ringraziare l’amica Cristina che ha scovato una discussione non risolutiva ma illuminante per trovare la via di casa!

Lug
24

Qualità della vita

Categoria Pensieri

Sarà che il tempo, inteso come clima, non è il massimo e si passa dalla pioggia al caldo torrido molto rapidamente, o sarà che sono molto stanco, fatto sta che in questi giorni mi ritrovo a domandarmi quale sia la qualità della mia vita.

Mi venisse chiesto in questi giorni, dopo mesi di corse per il lavoro e battaglie per portare a casa un risultato per i miei clienti, direi che non è una buona qualità. Il problema maggiore sono le ore di lavoro, sempre di più anche se sembrano sempre meno, tempo diviso tra telefonate, discussioni con funzionari pubblici molte volte miopi e poco interessati, sopralluoghi e via così. Fatto sta che terminato i lavoro il restante poco tempo è diviso tra dormire, mangiare e vita di coppia in un ritmo serrato.

Alcuni giorni fa ha fatto il giro del mondo l’affermazione di uno dei fondatori di Google che oltre a dover lavorare le persone hanno la necessità di potersi dedicare anche ai propri passatempi ed interessi. Peccato che queste sacrosante parole non riescano a trovare una reale applicazione nella vita del più delle persone, che si trovano a dover lavorare più ore dell’orologio per poter sopravvivere e far fronte alle spese di tutti i giorni.

Ho fatto mente locale su quando ho dedicato un po’ di tempo ai miei interessi e sinceramente non me ne ricordo, c’è sempre qualcosa da fare che mi svia dal mio obiettivo. Questo alimenta la mia stanchezza diventata ormai cronica e che si presenta quando meno me l’aspetto e mi distrae da quello che devo fare.

Per assurdo ho notato che anche i rapporti interpersonali negli ultimi tempi sono solamente legati al lavoro e trovare il tempo di parlare di altro è sempre più difficile e la cosa sta i inviando a pesare. Non si può vivere di solo lavoro.

È brutto da dire ma praticamente il lunedì mattina vorrei che fosse già venerdì sera e conto i giorni che mi separano dal fine settimana che alle volte sembra irraggiungibile.

Sono sempre più convinto che questo tipo di vita non sia corretto e che alla lunga diventi insostenibile per chiunque, anche il più stacanovista degli esseri umani.

Comunque confermo, qualità non buona con poche possibilità di vederla migliorare anche a causa delle preoccupazioni legate al generale stato economico in cui versato tutti.

Lug
21

Alternative al POS

Categoria Pensieri

Con una norma voluta dall’ultimo governo Prodi, sospesa dal governo Berlusconi e riesumata dal governo Monti, tutti gli artigiani, liberti professionisti e via discorrendo hanno l’obbligo di permettere ai propri clienti di pagare con il bancomat o carta di credito le parcelle emesse, il tutto nascondendosi dietro al fatto che così il consumatore è aiutato nell’operazione.

Ovviamente al cittadino la cosa può essere comoda, ma dall’altra parte ci sono i costi che finiscono inesorabilmente a carico delle varie attività di cui sopra, costi che erodono ulteriormente i guadagni già non entusiasmanti.

Le banche chiedono una cifra, di volta in volta, per l’affitto dell’apparato, l’eventuale costo della SIM contenuta nei POS senza fili, una percentuale variabile sulla transazione e via così. Ogni banca fa quello che vuole e lo Stato volutamente non dice nulla.

Ma la domanda è se esistono sistemi alternativi al dover avere un POS. Esistono le alternative, legali e tracciabili.

Il primo sistema che mi viene in mente è PayPal, sistema di casa eBay, attraverso cui si possono ricevere denari direttamente dalle carte di credito, il tutto online e senza troppi problemi, il conto non ha costi per chi paga ma per chi riceve c’è una commissione variabile più una quota fissa.

Altri sistemi sono nati con l’avvento degli smartphone e tablet, esistono dei POS forniti dalle banche che usano tali terminali per collegarsi alla rete e per effettuare la transazione e sottostanno a costi variabili.

Poi sono nate alcune società che forniscono un adattatore da collegare al jack cuffie (per l’alimentazione) e suppongo via bluetooth si connettono al cellulare per usare una app apposita per trasferire le somme.

Non tutti accettano tutte le carte presenti sul mercato, ma sembra che si stiano muovendo per colmare i vuoti che sino ad ora avevano ignorato.

Alcuni di questi sistemi hanno dei canoni, altri no, solo una richiesta una tantum per l’invio dell’adattatore e poi una percentuale fissa sulla transazione che a naso sembrerebbe molto più conveniente rispetto ai sistemi delle banche.

Per ora resto alla finestra e poi vedrò come muovermi, il mercato probabilmente entro fine anno subirà delle mutazioni e potrebbero esserci sorprese in arrivo.

Lug
18

SUE online

Categoria Pensieri

SDC10809

Da circa un mese a Genova tutti noi tecnici siamo alle prese con una nuova procedura delle pratiche edilizie, il SUE online. La novità è quella di potere/dovere presentare le pratiche via computer. Fin qua nulla di particolarmente anomalo, il Comune si è accorto che immobiliari nel 2014 e che l’informatica può essere una buona alleata se non un nemico.

Il sistema, come tutte le novità purtroppo è afflitto da bachi e refusi, oltre che di complicazioni molte volte frustrati per l’utilizzatore.

Una delle prime difficoltà è quella legata al sistema di registrazione al servizio che viene delegato alle Poste, in alcuni casi chi era già iscritto ha trovato non poche difficoltà per recuperare/azzerare le proprie credenziali, con tempi d’attesa biblici e passaggi complessi.

Superata la problematica legata all’iscrizione i cozza in un non problema. Il sistema sembra chiede in maniera obbligata di associare la propria firma digitale al profilo di Poste, peccato che si possa portare a compimento la procedura solo con una delle quattro firme elencate sul sito di Poste. La cosa "divertente" è che la procedura di associazione non sia obbligata ma bensì è facoltativa e serve solo per accedere ai servizi senza digitare le proprie credenziali.

Arrivati al nuovo sistema ci si trova davanti ad una procedura guidata che teoricamente sarebbe logica, andando a scegliere le varie voci il sistema restituisce una serie di opzioni che guidano l’utente alla compilazione delle varie schermate. Peccato che alle volte, usando anche browser differenti, ci si trova ad avere difficoltà nel procedere alla operazione di alcuni box che restano misteriosamente inattivi anche dopo aver scelto di compilarlo e a spot diventano evitabili dopo innumerevoli tentativi.

La pazzia arriva al punto in cui si devono scaricare una serie di moduli da dover sottoscrivere, infatti i moduli, dopo parecchio tempo di compilazione online sono magicamente bianchi, quindi si è obbligati, per i meno smaliziati, a compilare i moduli a mano per poi scansionare e trasformarli nel nel formato PDF/A1. (comunque il sistema ignora sei i file caricati sono in tale formato ma verifica solo se sono firmati digitalmente).

Si è potuto riscontrare, con un uso normale, che il sistema è ancora acerbo e che il beta test che il Comune dice di aver fatto è stato troppo breve e poco approfondito, tanto che fino al 5 di agosto siamo obbligati a presentare copia cartacea di tutto il faldone.

Durante un incontro tra noi tecnici e i funzionari del Comune sono emerse molte problematiche che forse verranno sistemate dalla software house, una su tutte la problematica della restituzione dei moduli compilati ed una verifica più approfondita sulla compatibilità con i vari browser.

Resta ancora in sospeso il discorso del formato che dovranno avere i disegni da allenarsi alla pratica. Il Comune chiederebbe di inviare Files in formato DVD che però poi riterrebbe ad una facile circolazione abusiva di progetti sia all’interno che all’esterno del Comune (si sa che potrebbe capitare come la vendita delle planimetrie catastali sotto banco in catasto), ignorando bellamente i diritti d’autore sugli elaborati. In oggi il formato indicato è cambiato dal solo DXF andando ad aggiungere il PDF.

L’idea del SUE online sulla carta è più che corretta, se applicata correttamente l’informatica può essere più che utile, ma come al solito le pubbliche amministrazioni risultano essere poco competenti in materia e arrecano più danno che beneficio.

Speriamo che qualcosa cambi nel breve periodo, altrimenti il caos aumenterà inesorabilmente.