Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Nov
23

Ho dei dubbi

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ammetto che di economia non ne capisco molto, la mia conoscenza nel settore si limita a quello che ho studiato nel biennio delle superiori, quindi sicuramente scriverò delle cretinate, comunque sono dubbi che credo anche altri in Italia, e forse non solo qua, ci si pone.

In un momento in cui l’economia fa l’altalena e preoccupa tutti gli stati cercano di prendere delle misure per evitare il tanto temuto crack e la perdita di credibilità nei confronti degli altri paesi del mondo. Le voci che per ora circolano qua in Italia sono quelle di un possibile nuovo aumento dell’IVA, ritoccata poco tempo fa, poi la reintroduzione dell’ICI, che potrebbe cambiare nome ma nella sostanza rimarrà la stessa cosa, e altre cose che ora non ricordo. C’è da premettere che sono solo voci, infatti attualmente il governo non ha comunicato ufficialmente nulla, solo parole, quindi si saprà solo nel momento in cui le nuove norme verranno votate in parlamento.

L’unico dubbio è legato alla questione dell’aumento dell’IVA, infatti portarla dal 20% al 21% è già stata una cosa secondo me discutibile, figuriamoci se passerà al 23% come le voci di corridoio prospettano. A mio parere l’aumento dell’IVA incentiverà il lavoro nero e la mancata fatturazione verso tutti quei soggetto che l’IVA non se la possono scaricare, andando così ad aggravare la già critica situazione finanziaria di uno stato che fagocita già più di quanto si produce.

Sicuramente l’aumento IVA colpirà tutti, infatti la benzina andrà ulteriormente su (non dimentichiamoci che le le regioni colpite dalle alluvioni hanno aumentato le accise per trovare i fondi per i lavori di sistemazione necessari), poi pagheremo di più tutti i prodotti a cui si applica l’IVA piena.

Altro capitolo è il ritorno dell’ICI, sicuramente tutti i cittadini sono stati ben contenti di non pagare questa tassa sulla prima casa, ad eccezione delle case di lusso, ma per i comuni la mancanza di questi denari sicuri sicuramente ha creato non pochi problemi, particolarmente in quelli piccoli che di questa tassa vivevano, non avendo altre entrate. Io resto dell’idea che la prima casa non dovrebbe essere tassata, è un bene necessario, ma è molto probabile che lo Stato per uscire da questa situazione cercherà denaro ovunque, ovviamente senza ridurre le spese, sia ben chiaro (come riuscire a fare sacrifici con 20.000 euro di stipendio al mese?)!

Vedremo che fine faremo, per ora noto una certa agitazione e un’incertezza veramente palpabile!

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