Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Lug
24

Nativi digitali, smartphone ed affini

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Nell’ultimo anno molto spesso si sente in televisione, ma non solo, il termine “nativi digitali”, con tale termine viene individuata la generazione di adolescenti e non solo che sono nati dopo l’avvento di internet e dei computer.

Purtroppo il termine alle volte viene inteso similmente come coloro che sanno usare tutto quello che è digitale. Le nuove generazioni da una parte si ritrovano per le mani già in giovane età dispositivi elettronici come tablet e smartphone e alle volte riescono già in tenera età ad utilizzarli in maniera molto disinvolta, mentre magari genitori e parenti hanno fatto fatica ad abituarsi.

Purtroppo l’uso disinvolto di smartphone e tablet non va a braccetto con il conoscere ed l’usare correttamente un computer ad esempio. Personalmente io ho a che fare con computer dall’età di 9 anni, quando mi è stato regalato il Commodore 64 (conservato gelosamente ancora oggi e perfettamente funzionante) e per passione ho proseguito a sperimentare fino ad oggi. Nella realtà fino a qualche anno fa, quando avevo piu’ tempo libero mi divertivo maggiormente a smanettare con una serie di programmi, giochi e codici, in oggi sono diventato piu’ un “heavy user” con l’utilizzo contemporaneo di molti programmi.

Credo di aver maturato una buona conoscenza dei programmi e del loro funzionamento, non che mi voglia sostituire a tecnici informatici e simili, ma ho una buona conoscenza delle mie possibilità e dei miei limiti, questo mi ha messo al riparo di danni e pericoli della rete che un utilizzo poco responsabile potrebbe causare danni veramente grandi.

Gli attuali tablet e smartphone hanno avuto dalla loro la capacità di far avvicinare al mondo moderno persone che fino a qualche anno fa vedevano i computer come un mondo oscuro e complesso, dominato da regole oscure. Prendo ad esempio mia suocera, per anni il marito e la mia consorte hanno tentato di spiegarle l’ABC del computer, ma con scarsi o nulli risultati, poi un paio di anni fa hanno deciso di prendere un Galaxy Tab 3 ed ecco la magia, naviga tra i siti, legge e scrive email, utilizza Facebook e WhatsAPP senza problemi. Certo è ben lontana da utilizzare tutte le potenzialità del tablet coreano, ma il passo avanti è stato fatto.

Trovo che l’arrivo delle interfacce touch e di sistemi operativi quali iOS ed Android abbiano semplificato, e di molto, l’esperienza utente che deve limitarsi ad utilizzare le app, poichè il sistema si occupa praticamente di tutto senza mettere a rischio l’utente da operazioni libertine o errate.

Purtroppo c’è il risvolto della medaglia, l’utente medio ha poca conoscenza di quello che usa, a causa di una falsa sicurezza ignora i pericoli relativi all’utilizzo di un qualcosa che può essere connesso ad web.

Ho avuto modo di notare che il discorso di chi usa uno smartphone in maniera disinvolta cambi quando si mette la persona davanti ad un PC, l’utilizzo del mouse diventa piu’ difficoltosa e l’utilizzo delle varie applicazioni diventa oscura e limitata, molti ragazzi ignorano molti dei programmi che solitamente popolano gli hard disk, uno su tutti Excel, ritenuto ostile e complesso, peccato sia una grande calcolatrice molto versatile e semplice da utilizzare, meno difficoltà con Word, anche se padroneggiare le tabullazioni e le varie opzioni può diventare complesso.

In oggi credo che l’opinione generare sulle nuove leve è in parte errata e che sarebbe necessario che le scuole escano dalla preistoria ed inizino seriamente a spiegare ai ragazzi come utilizzzre un PC e principalmente quali sono i pericoli nascosti in rete e che ogni anno fanno danni monetari e mettono in pericolo molti utenti nel mondo ogni anno.

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