Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Lug
02

Ma la semplificazione? Qualcuno l’ha vista?

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Sono anni che lo sostengo, la burocrazia è come un tumore, cresce, divora tutto e lascia solamente danni al suo passaggio, il tutto mascherato da semplificazione e sostenuto dalle normative!

Negli ultimi tempi, dopo l’ennesimo cambio di governo (durano meno dei pannolini di mio figlio!) si è riparlato per la miliardesima volta di semplificare la vita ai cittadini.

L’Italia ha sempre mostrato di avere difficoltà a comprendere che la competitività transita anche attraverso una burocrazia snella e comprensibile, quella nostrana è tutto ma non è ne snella (norme su norme che si sovrappongono e che si richiamano tra loro) ne tantomeno comprensibile (o almeno la digeribilità del cervello umano è messo a dura prova con sigle, richiami e ragionamenti astrusi)!

Prendo ad esempio le varie normative in materia di antincendio, dopo alcuni anni il Ministero dell’Interno sta rivedendo i vari decreti che regolano le varie attività, l’idea base (più che corretta) è stata mossa dal vedere quali erano le richieste di deroga più comuni ed adeguare la normativa per scaricare gli uffici ed eliminare una serie di pratiche ripetitive e costose per i clienti. E fino a questo punto direi tutto corretto e condivisibile.

Nel riscrivere la normativa sono spuntate sigle difficilmente assimilabili o comunque di difficile memorizzazione, con incroci di dati, conteggi e passaggi che alla fine lasciano disorientati. Peccato che sia una normativa, ancorché di sicurezza, difficilmente comprensibile e che lascia (personalmente) molti dubbi. Riterrei che una normativa, se nello specifico tecnica, dovrebbe essere chiara e semplice da leggere e da comprendere almeno nei concetti base anche a chi non è del settore.

Altra normativa complessa, almeno quella della Liguria, è quella in materia di commercio, normativa nata nel 2007 e modificata con cadenza almeno annuale, così da obbligare a rivedere i concetti più e più volte. Mi è capitato di vedere funzionari comunali in difficoltà ad utilizzarla, spiegarne i concetti e chiarire eventuali dubbi.

Poi non parliamo della normativa fiscale, modificata ogni volta che viene licenziata la finanziaria di fine anno!

La sensazione, da tecnico, è che gli enti e lo Stato vogliano arrivare ad una specializzazione puntuale dei soggetti che vi operano, obbligandoli a studiare tomi di carta per cercare di dare quantomeno una risposta chiara ai propri clienti.

Il bello della mia professione (geometra) è sempre stato la varietà del lavoro di per se, solitamente non faccio mai la stessa cosa o comunque le pratiche sono cicliche e ripetitive ma nella giornata non è mai la stessa cosa. Capita di fare progetti per ristrutturazioni di appartamenti, planimetrie catastali, attestati di prestazioni energetiche, sanatorie, stime, pratiche in tribunale e via così.

Oggi invece la sensazione è che si cerchi di limitare questo raggio d’azione o comunque di spingere verso la direzione opposta.

In materia edilizia la semplificazione perpetrata per anni ha avuto come risultato che noi tecnici dobbiamo autocertificare il 99% delle cose, semplificando di fatto solo la vita dell’ufficio pubblico. Per produrre però quelle autocertificazioni si deve ricercare dati e documenti in una marea di uffici e solitamente (anche a causa del covid) la velocità non è poi così ottimale, anche perchè l’informatica non sempre è applicata o comunque a norma quello che è reperito sui siti istituzionali comunque sono a titolo d’esempio (c’è sempre un avviso, come per esempio per il Piano Urbanistico Comunale) e il dato attendibile è solo quello depositato presso l’ufficio fisico.

Questo è semplificare la vita al cittadino? I tecnici non sono tecnici e possono rimanere stritolati nella morsa della carta?

Oggettivamente, un paio di giorni fa mi sono trovato ad uscire con la macchina da un parcheggio ove è presente personale in uscita, dentro una garitta. Nulla da dire, vita noiosa, intemperie e via discorrendo, ma cavoli, minime o nulle responsabilità, orario fisso e meno rotture di scatole, che abbia capito chi sta dentro la garitta a verificare i biglietti d’ingresso e far pagare le persone in uscita? Me lo sto domandando seriamente.

Resto perplesso anche per le belle parole che periodicamente vengono spese dai politici, che probabilmente non hanno mai nemmeno inviato una raccomandata di persona, vendono delle pseudo semplificazioni come il futuro ma non cambia nulla. Onestamente mi sto stancando di sembrare incerto quando parlo con i clienti perchè prima di rispondere anche ad una domanda che all’apparenza è semplice ma che cela una serie di considerazioni e norme da far impallidire Hermes Conrad (definito “burocrate di livello 34“!!!). Onestamente sono stanco di lottare con la carta, le masturbazioni mentali e le normative stupide, inutili o comunque complesse da comprendere, ma so quasi certamente che il futuro sarà ancora più complesso, purtroppo….

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