Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Giu
14

Poca fiducia nella rieducazione e non solo

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Il mio ultimo post di alcuni giorni addietro è stato questo, praticamente la sola immagine con un mio commento abbastanza netto.

Il mio vicino di casa virtuale Camu ha commentato con una domanda più che lecita.

Sono sempre stato sensibile a notizie del genere e ho sempre avuto la medesima opinione, diventando padre sono diventato ancora più sensibile.

Perché ritengo che una soluzione sia l’abbattimento di individui del genere? Semplicemente perché non credo molto al nostro sistema giudiziario (gli avvocati sono molto bravi a cercare soluzioni fantasiose) e in quello correttivo (le carceri sono solo luoghi di detenzione nella stragrande maggioranza dei casi), se poi viene fuori che chi compie certi gesti era sotto effetto di sostanze varie il tutto diviene l’opposto delle aggravanti.

Non so come si comporteranno dove è accaduto il fatto, per fortuna non siamo in Italia, ma penso ai fatti che più volte hanno riempito le pagine delle cronache e ai risvolti legali.

Purtroppo il nostro sistema carcerario è poco diverso dalle gabbie dove vengono tenuti gli orsi problematici, terminata la pena la persona torna a fare quello che faceva prima, sono pochi i casi di persone recuperate.

L’Italia decenni addietro con la legge Basaglia ha chiuso i manicomi, corretto visto che erano dei tuguri dove dimenticare chi aveva problemi mentali detenuti in condizioni più che precarie.

Peccato che la legge prevedeva la creazione di strutture moderne ed efficienti per aiutare queste persone. Peccato che come al solito lo Stato ha applicato metà della norma, liberando le persone affette da problemi mentali o lasciandole in toto alla gestione delle famiglie che non sempre riescono a garantire una copertura totale.

Esistono poi i manicomi criminali, ma le persone ci finiscono dopo aver fatto un reato.

Non voglio pensarla all’americana, tanto i criminali non temono di finire fritti su di una sedia, però alle volte sarebbe meglio. La mia affermazione è dura ma donne e bambini non si toccano e le pene oggi fanno ridere.

  1. camu ha scritto,

    Anch’io mi pongo spesso questa domanda, quando vedo queste notizie di cronaca. Qui in America i “manicomi” esistono ancora, ed a volte è dove vanno a finire queste persone disturbate. Spesso li chiudono in una cella carceraria e buttano via la chiave. Come te, da padre, sono diventato più intollerante, specialmente avendo due figlie, e leggendo di tutta la violenza sulle donne che ancora oggi è così predominante, e specialmente in questo Paese pieno di pistole e pistoleri dell’ultima ora. Concordo con te sul fatto che le strutture e le soluzioni sono belle soltanto sulla carta, ma che poi nei fatti cascano a pezzi e si sbriciolano sotto il peso dell’incuranza generale. La mia paura è che si continui sempre più impotenti ad essere solo spettatori incattiviti senza che nulla cambi veramente.

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  2. Piero_TM_R ha scritto,

    Purtroppo il rischio di una giustizia fai da te è dietro l’angolo, dove vivi tu facilitata dalla diffusione delle armi, qua un passo indietro, ma il rischio che le persone passino alle vie di fatto anche nel vecchio continente non credo siano così poche.

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