Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Ago
21

Design discutibili

Categoria Garage by Piero_TM_R

Su YouTube c’è un ragazzo di nome Davide Cironi, aquilano doc, appassionato di auto con un’anima e che auto.

Tralasciando la sua storia, rimando al suo canale, più volte mi sono trovato d’accordo con la sua opinione per cui le auto moderne sono senza anima e l’elettronica sia troppo invadente.

Con il tempo, oltre a recensire auto che oggi vengono definite in alcuni casi youngtimer, ha fatto interviste interessanti a personaggi del mondo automotive del calibro di Miky Biasion, Horacio Pagani, l’Ing. Dallara ed altri.

L’ultimo in ordine di apparizione è stato Leonardo Fioravanti, designer di auto iconiche come la F40 di Ferrari (link all’intervista).

Tra i vari discorsi su come sono nate alcune cose e la storia personale di Fioravanti, emerge anche il personale pensiero di chi entra di diritto nella storia del design di auto, parlando di auto recenti, senza fare nomi, fa notare di come gli attuali designer si complichino la vita con particolari inutili quali prese d’aria finte e fronzoli che appesantiscono e non aggiungono nulla di utile.

Un esempio semplice è l’estrattore di aria dal posteriore delle auto sportive attuali (non le supercar), un pezzo di plastica di colore diverso dal paraurti che inizia poco prima del paraurti stesso e poco più. Nella testa di chi vede l’auto pensa che tale elemento serva a creare l’effetto suolo, in realtà no, è solo estetica perché tali elementi in realtà partono da circa metà corpo vettura.

Negli ultimi anni, sull’onda di Audi, molte case hanno deciso di fare modelli GTline, cioè macchine con motori normalissimi senza particolari prestazioni ma con la linea e l’allestimento delle versioni realmente sportive, quindi solo estetica e niente contenuti.

Il capo di Jaguar, McGovern, ha ammesso in questi giorni che accontentare tutti è impossibile e dannoso per le case automobilistiche, bisogna avere un’identità personale e non seguire le mode del momento.

Insomma apparire e non essere. Ci vorrebbero più persone come Fioravanti e meno designer che poco capiscono.

P

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