13
Ma l’amore vero esiste ancora?
Categoria Internet, Pensieri by Piero_TM_RFare un cappello introduttivo non è semplice, poi la mia mente bacata ha partorito per un attimo una sorta di sigla in stile Fox ma con la scritta “A Camu production” con tanto di luci e inconfondibile sigla con tamburi e trombe, ma ritorniamo seri.
Il post sotto riportato non è frutto dei miei pensieri ma bensì è stato concepito, senza maltrattamenti sia ben inteso, dal mio vicino virtuale Camu. Definirei l’autore un po’ come se fosse un mio altr’ego, sono anni che ci scherziamo su ma una sorta di connessione mentale esiste, non mi spiegherei post e pensieri con contenuti similari! L’idea di scambiare i post mi è sembrata subito geniale e ho accolto con entusiasmo l’idea. Spero che altri possano apprezzare l’iniziativa!
In un mondo che sembra correre sempre più veloce, dove l’apparenza spesso prende il sopravvento e i sentimenti sembrano confondersi in un mare di superficialità, viene spontaneo chiedersi: ma l’amore vero esiste ancora? La risposta non è nei grandi gesti spettacolari o nelle dichiarazioni eclatanti, ma nella sincerità dei piccoli momenti quotidiani. È in un abbraccio caldo senza motivo, in una parola di conforto detta al momento giusto, in quel sorriso che ci fa sentire a casa. L’amore vero non ha bisogno di apparire: vive e si nutre della semplicità. Lo troviamo quando ci sediamo a tavola con la famiglia, condividendo una cena e una risata, oppure quando trascorriamo una serata tranquilla con gli amici, senza fretta e senza aspettative, solo per il piacere di stare insieme.
In molte culture occidentali, il predominio dell’individualismo ha plasmato negli ultimi decenni le relazioni personali e sociali, spingendo molti a concentrarsi sulla propria realizzazione, spesso a scapito delle connessioni autentiche con gli altri. Si celebra l’individuo, la sua unicità, ma a volte si finisce per trascurare l’importanza del noi. Le relazioni diventano secondarie rispetto agli obiettivi personali, e il rischio è quello di sentirsi soli anche in mezzo alla folla. In molti paesi orientali, invece, il senso di comunità è il cuore pulsante della vita quotidiana. Qui, la famiglia, gli amici e il gruppo sono pilastri fondamentali, e l’identità personale si intreccia profondamente con il benessere collettivo. L’amore si esprime attraverso il sacrificio, la cura reciproca, e l’armonia che si cerca di preservare all’interno della comunità.
Questo contrasto non è privo di sfumature: mentre l’individualismo occidentale offre spazio alla libertà personale e all’autodeterminazione, il senso di comunità orientale insegna il valore di un’appartenenza che dà significato alla vita. Forse, la risposta alla domanda iniziale sta proprio qui: nel riconciliare questi due approcci. Possiamo imparare a valorizzare i legami autentici senza rinunciare alla nostra identità personale, coltivando relazioni basate sull’amore sincero, sulla comprensione e sul rispetto. Riscoprire l’amore vero significa tornare alle radici, al valore di chi ci è vicino, alla bellezza di un legame che si costruisce giorno dopo giorno. È un invito a bilanciare il me e il noi, trovando nel dialogo tra culture una strada per vivere con maggiore pienezza e autenticità.
Prendiamoci il tempo per guardarci negli occhi, per dirci grazie, per abbracciarci senza fretta. Perché in fondo, l’amore vero è questo: esserci, sempre.
Grazie per aver partecipato, e la tua idea del pesciolino rosso mi è davvero piaciuta. Anch’io spesso riguardo pezzi di codice che avevo scritto anni prima, e mi stupisco di come è strutturato.
Grazie a te dell’opportunità!
Lascia un commento