Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Gen
20

La privacy sul web, Facebook & Co.

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

In quest’ultimo periodo mi è capitato di leggere qua e la un sacco di articoli che tendenzialmente danno contro a Facebook con cui non sono d’accordo.

Molti sostengono che Facebook sia pericoloso per il tipo di informazioni che si vanno a pubblicare sul proprio profilo, per la possibilità di essere presi per il naso da chi si spaccia per un’altra persona (i vip ne sanno qualcosa ed il teal di sviluppo ha messo in piedi una task force per stanare chi si finge una persona famosa) e così via.

In parte credo sia una paranoia che sta colpendo in maniera generalizzata un sacco di persone, che temono di essere derubati o comunque che le proprie informazioni (sensibili o meno) siano vendute a società poco chiare, ma la cosa ci si avvicina abbastanza.

Personalmente sono iscritto a Facebook e anche ad altri servizi e credo che i miei dati non siano così in pericolo, infatti per avere una mail si devono inserire una marea di dati (tra cui la data di nascita e numeri di telefono), per avere questo piccolo spazio ho dovuto fornire altri dati e mi affido alla buona fede di chi gestisce i miei dati perchè non vengano resi pubblici o forniti a terzi.

Molti hanno paura di questi siti di aggregazione, ma poi dimenticano che se io mando una mail a qualcuno, il server ne conserva una copia, se mi collego ad internet e girovago per il web, esiste un log (file che contiene le informazioni sulla navigazione) sul server del mio gestore di fonia/rete, se mando un sms a qualcuno, il mio gestore è obbligato a conservarlo per un certo periodo all’interno di un computer.

La privacy poi vacilla quando si ha a che fare con gli uffici pubblici che mettono paletti assurdi per l’accesso alle informazioni, oppure forniscono dei dati che a mio avviso sono più che sensibili.

Un esempio che mi piace portare è quello dell’Agenzia del Territorio, io sapendo il nome (o anche solo l’indirizzo di una casa), posso venire a sapere a chi è intestato (non è detto che sia la proprietà esatta, il catasto non è probatorio), la data ed il comune di nascita ed infine il codice fiscale! Un malintenzionato potrebbe, con questi pochi dati, mettere in atto un furto d’identità, commettendo reati o chiedendo crediti (a Genova è successo qualche mese fa) e facendo credere di essere chiunque. In compenso il catasto non fa vedere le planimetrie agli atti perchè coperte da privacy e solo il proprietario o un suo delegato possono prenderne visione.

Tra la planimetria e tutti gli altri dati, direi che il dato più appetibile non è certo sapere com’è fatta una casa.

Sono sempre dell’opinione che non siano i vari servizi (Flickr, Facebook, My Space, You Tube e amici) ad essere pericolosi, ma chi li usa in maniera fraudolenta e da chi li usa senza sapere come funzionano o ignorandone i potenziali pericoli.

Per i motivi sopra esposti si dovrebbe smettere di usare i bancomat/carte di credito, la macchina, il telepass, la mail, il cellulare e così via! Sono dell’idea che ci sia tanta paranoia in giro e tanta paura delle innovazioni tecnologiche, magari un domani mi ricrederò e darò ragione a chi urlava al lupo. 🙄 Però poi mi domando come mai i vari reality (praticamente si spiano altre persone) abbiano così successo se poi si urla di difendere la privacy delle persone! 🙄

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