Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
21

Tecnologia, Stato, efficienza

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Lo so le tre cose messe insieme fanno a botte come i galli due galli nello stesso pollaio e forse potrebbe non esserci nemmeno un vincitore.

Spesso su Youtube e servizi affini si vedono bellissimi video di come le società dei computer vedono, forse vorrebbero vedere, il mondo di domani, rapido, semplice, pratico e completamente digitale, basta pensare al video di come Microsoft vedrebbe l’ospedale di domani o l’idea del nuovo sistema di acquisto ideato da Pay Pal, attraverso cui si potrebbe fare acquisti ovunque.

Poi mi vengono in mente le promesse dello Stato che da parecchi anni parla di e-Government, informatizzazione ed ammodernamento della Pubblica Amministrazione e mi metto a ridere.

Poco tempo fa lo Stato ha obbligato con una legge, di cui non ricordo il numero, tutti i professionisti (le aziende non so) a dotarsi della PEC (posta elettronica certificata, una sorta di raccomandata elettronica) con cui si dovrebbe dialogare con gli enti, ma non sono stati resi noti gli indirizzi mail degli enti, quindi io ho la PEC ma a chi scrivo?

Lo Stato si è poi accorto che la cosa potrebbe essere comoda anche per comunicare con il resto della popolazione, quindi sta studiando (e qui la cosa si fa preoccupante) come dotare tutti di una PEC gratuita (e chi l’ha pagata e la sta pagando che fa?)!

Pubblicizzato anche il processo civile telematico, volto a ridurre i costi ed il volume di carta che si accumula incessantemente nei tribunali, diventando un problema enorme, non tanto per lo spazio quanto per la possibilità di consultare i documenti. Da sperimentatore so solo che la cosa è ferma da mesi, dopo una prima fase di prova da parte degli avvocati, con tanto di mail di accusa su chi ha sbagliato, il tutto si è arrestato.

Chi non ricorda la carte d’identità elettronica? Se ne è parlato nel 2001 e da li non si è fatto nulla, se non rimandare la data di entrata in vigore del documento che sembrava essere la svolta per avere un documento utile, versatile e che sulla carta poteva essere usato per quasi tutto!

Per non parlare poi della carta del Ministero della Salute che ha in parte sostituito il vecchio tesserino del codice fiscale (credo si possa ancora usare quello vecchio) che però non contiene dati se non quelli che vi sono stampati sopra! Il tutto perchè penso manchino le macchinette per aggiornare/aggiungere i dati sopra la tessera, mandando in pensione il vecchio tesserino sanitario.

Alcuni giorni fa mi sono trovato a dover presentare un’istanza all’Agenzia del Territorio per conto di un cliente, una cosa banale e semplice, l’indirizzo di un immobile non era aggiornato, dopo alcuni giorni mi è arrivata una mail che la richiesta non poteva essere evasa (motivo sconosciuto) e di rivolgersi all’ufficio locale. Per fortuna il problema è stato risolto rapidamente e senza dover presentare carta, però la domanda è sempre la stessa, lo Stato vuole ridurre il personale e ridurre il così detto “front office” in favore dei servizi informatici, ma poi di fatto obbliga i cittadini a recarsi di persona nell’ufficio, compilare un modulo ed aspettare che l’istanza venga evasa (solitamente in tempi bibblici!), facendo di fatto aumentare la mole di lavoro e di carta.

Insomma, come sempre, tante parole e pochissimi fatti! Chissà se i nostri politici hanno mai visto Zelig e l’assessore che diceva “più fatti e meno pugnette!”?

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