Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Ago
22

Inquinamento, ambiente e risorse

Categoria Vario by Piero_TM_R

E’ da un po’ di tempo che ho in testa un mio pensiero sulla questione dell’ambiente, di non dover sprecare risorse e non inquinare seminando qua e la spazzatura o altre cose.

Sinceramente sono cose molto nobili e che tutti dovremmo fare, senza che nessuno ci obblighi o ce lo venga a dire, come lo facciamo a casa possiamo farlo anche quando siamo fuori. 👿

Infatti non riesco a capire come mai ci sia tanta gente che quando si ritrova una carta (sigarette, caramelle, volantini, etc.) la debba gettare in terra senza troppi problemi. Mi capita di incontrare molte persone (e non sempre giovani) che gettano dal finestrino il pacchetto delle sigarette o la carta delle caramelle, come se tutto scomparisse in un solo istante dalla faccia della terra, ancora meno capisco le persone che ragazzini non sono più da un pezzo, spesso si lamentano che le strade sono sporche, che gli spazzini non fanno il loro dovere (su questo ci sarebbe da parlarne per ore) e via discorrendo, poi sistematicamente scendono dall’autobus, o escono da un negozio e mollano carta qua e la senza troppi complimenti. 👿

Altra cosa che mi infastidisce, sono le tonnellate di pubblicità che arrivano in cassetta, personalmente nemmeno le leggo e le getto direttamente nella spazzatura (solitamente mi diverto a dire che le “archivio 😆 ). Per questo motivo non capisco il perchè gli Stati non prendano delle decisioni drastiche, obbligando questi individui a smettere in primo luogo di riempire la pubblicità le cassette dei cittadini (ormai è come lo spam in e-mail) ed in secondo luogo a far capire che quelle sono risorse in tutto e per tutto sprecate (anche se i volantini sono di carta riciclata inquinano lo stesso e per stamparli si sprecano risorse importanti). :\

Senza poi parlare del riciclaggio, tutti ne parlano, lo lodano, ma alla fine resta un’idea o poco più, andando in ferie in Croazia ho potuto notare che li viene fatto un riciclaggio di molte risorse, infatti la spazzatura viene divisa in plastica, vetro (spesso le bottiglie di vetro sono con cauzione e obbligo di reso) e altro (non ho ben capito dove portino la carta, i camion carichi li ho visti più volte ma di contenitori neanche l’ombra). Ora mi chiedo perchè a livello italiano non riusciamo a far funzionare il meccanismo.

Credo che parte del problema sia la popolazione, pigra ed indolente, che fino a che non viene obbligata a farlo non lo farà (il solito discorso del bastone e della carota, io sarei più propenso all’uso del bastone, magari di pioppo come quello di Don Camillo 😉 ), lo noto in tante cose, se la campana del vetro è lontana (si parla di 300-400 metri) da casa, allora non si fa, oppure si lasciano i mobili vecchi in strada vicino ai cassonetti insieme ai materassi o lungo qualche strada secondaria, ma guai a portarla all’isola ecologica GRATUITA.

C’è anche da dire che alle volte le regole del riciclaggio sono un po’ contorte e strane, tempo fa mi è capitato di leggere cosa si può mettere nelle varie campane e cosa non si può, a parte la regola logica che nel vetro ci va solo quest’ultimo e non la ceramica, però il vetro dev’essere solo di tipo verde o bianco (per intenderci le bottiglie del vino e quelle di alcune acque minerali o alcolici), le altre no ( 8-0 ), inoltre devono essere lavate, tolte le etichette e gli eventuali collarini e tappi metallici (già che ci siamo ve le trituriamo e le rifondiamo in casa prima di riconsegnarle?), poi nella campana della carta ci va solo la carta di giornale e alcuni tipi di cartone (c’era scritto un peso a metroquadro che non ricord), non si possono inserire riviste e tutto ciò che è patinato (praticamente il 70% della carta) come riviste e gli stramaledetti volantini delle pubblicità, la plastica e le batterie sembrano andare sempre bene!

Ho anche avuto una piccola esperienza diretta con l’isola ecologica, poco tempo fa abbiamo fatto un po’ di ordine in ufficio e cambiato la fotocopiatrice, ovviamente (e aggiungo furbescamente) chi ci ha venduto quella nuova non ha ritirato quella vecchia (non era ancora entrata in vigore la legge che prevede l’obbligo del ritiro dell’usato per poi smaltirlo), quindi con tanta pazienza, dovendo far pulizia anche in cantina di alcune cose, siamo andati presso le apposite aree, scaricato il tutto e diviso i varii materiali, siamo stati parzialmente bloccati da uno degli operatori per la questione fotocopiatrice, con la scusa che è uno strumento da ufficio, che non potrebbero accettarla e così via. Morale della favola, mio padre ha sottolineato che allora preferiscono che la gente abbandoni queste cose ingombranti vicino ai casonetti o lungo le strade, al che ci ha consentito di lasciarla nel cassone degli elettrodomestici. Per fortuna tutto si è sistemato.

Credo che ci vorrà ancora molto tempo prima di poter vedere le strade pulite e il riciclaggio che funzioni veramente. :\

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