Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Agosto, 2015

Ago
18

Programmi “must have”

Categoria Tips & Tricks

Negli anni penso di essermi fatto una buona esperienza sui computer e sui vari programmi. Solitamente sono un utente parzialmente pigro e quando mi abituo ad utilizzare qualcosa difficilmente cambio idea, salvo l’insorgenza di incompatibilità insormontabili o cambi di direzione di chi produce il software.

Nella media dei programmi che utilizzo le mie abitudini sono abbastanza radicate da anni, un po’ perchè alla prima prova mi sono trovato bene con l’utilizzo, oppure perchè mi hanno risolto un problema che non sembrava avere soluzione (vedasi Office di M$ che impazziva con determinati file che poi rimanevano bloccati ed inutilizzabili).

LibreOffice – Il programma che forse utilizzo da più tempo è stato OpenOffice, ora soppiantato dal più veloce e pratico LibreOffice, suite veramente completa ed affidabile, che permette di gestire i file del lavoro semplicemente e senza troppi intoppi, genera PDF (anche in versione PDF/A-1a), permette di scrivere nei PDF senza dover avere Adobe Acrobat ed è compatibile con i formati M$ (il formato OpenDocument utilizzato da LibreOffice/OpenOffice pesa circa il 10% dei file M$!). Per chi vuole provarlo -> http://www.libreoffice.org

La versione 5.0.0 appena rilasciata è una scheggia e gira bella fluida su Windows 10!

RocketDock – Altro programma molto pratico per chi come me odia le icone sul desktop (ora ne ho qualcuna di più, ma il mio desktop dev’essere minimale), è la RocketDock, barra che può anche sostituire quella di Windows (per chi ne ha il coraggio) può infilarsi dove si vuole, sparire se non utilizzata (per non occupare spazio) e può contenere tutti i programmi che si vuole. L’idea è stata presa in prestito dalla barra di iOS, molto nota nel mondo Apple, è pratica e con un po’ di addestramento (per non attivare involontariamente i vari programmi) la trovo indispensabile. http://rocketdock.com

DisplayFusion – E’ da circa un anno che la utilizzo, dopo aver preso un secondo monitor per il PC, DisplayFusion l’ho scoperto nel tentativo di avere due sfondi degli schermi differenti! Il programma si occupa di una serie di personalizzazioni (la versione Pro è quella più interessante) come avere un 4° tastino sulla barra dei programmi per poterli spostare da uno schermo all’altro con un click, poi si può avere una barra di Windows differente e replicata sui due desktop in modo da poter iconizzare i programmi aperti da una parte senza toccare gli altri e altre mille cose. Da provare per chi ha il multimonitor. https://www.displayfusion.com

Reinlendar – Dal nome criptico ma molto pratico, un calendario sul desktop per tenere sott’occhio appuntamenti e scadenze, incredibilmente semplice e pratico da usare, in rete si trovano migliaia di skin per personalizzarne l’aspetto, la versione Pro permette di sincronizzare il calendario con quello di Google e viceversa. http://www.rainlendar.net/cms/index.php

Classic Shell – Scoperto da poco tempo, per chi mal digerisce il menu start di Windows 7, 8, 8.1 e 10 ecco che viene fuori un programmino molto semplice e facile da usare, lo scopo è quello di riportare il menu start che si desidera anche su sistemi più recenti. Il programma inoltre si occupa di ripristinare l’aspetto delle finestre del sistema operativo alla versione che più aggrada all’utente (io mi trovo male con il menu di Windows 10, un po’ troppo dispersivo da utilizzare ad esempio e ho rimesso quello di Windows 7 senza troppi problemi). http://www.classicshell.net

Con il tempo so che me ne verranno altri in mente, ma per ora questi sono quelli che più utilizzo e che a mio modo di vedere mi sono necessari.

Ago
06

Windows 10 – Impressioni dopo aver fatto amicizia

Categoria Informazioni, Pensieri, Tips & Tricks

Dal 29 luglio per una buona parte degli utenti M$ è possibile avere in aggiornamento gratuito da 7, 8 e 8.1 il nuovo sistema Windows 10, sono escluse le versioni Professional ed Ultimate, che per passare al nuovo sistema operativo dovranno pagarselo.

wIN10

Per fortuna nel mio caso avendo una versione di Windows 7 (già aggiornamento gratuito da Vista Home Premium che avevo sul PC del lavoro) mi sono ritrovato una gradita sorpresa!

L’aggiornamento è stato installato in circa 2 ore e mezza e con mia somma soddisfazione il PC è stato utilizzabile quasi fino all’obbligato riavvio per completare la procedura.

Come ogni aggiornamento che si rispetti avevo timore di trovarmi il sistema con si tutte le applicazioni installate in precedenza, ma di dovermi picchiare con quelle che erano in avvio automatico e/o di dover procedere con delle reinstallazioni, invece inserita la mia password mi sono ritrovato con tutte le icone e cartelle dove le avevo lasciate, addirittura si sono avviati anche la Rocket Dock ed il Reinlendar senza intoppi, inoltre la barra del sistema ripresentava i collegamenti dell’avvio rapido come se nulla fosse.

La prima impressione è stata ottima, il sistema sembra essere più veloce di prima, o comunque adeguato a quello di Windows 7 (tengo a precisare che anche con 7 non ho formattato ma bensì ho fatto l’aggiornamento del sistema precedente, per la precisione Vista).

Un po’ disorientante il nuovo menu start, tantè M$ ci ha infilato dentro Metro, ora il menu è diviso in due parti, a sinistra i programmi più utilizzati, l’accesso ad “Esplora file”, “Impostazioni”, l’arresto del sistema e “Tutte le app” (ormai non si parla più di programmi ma di app in generale). A destra invece c’è Metro con le sue tessere, eliminabile e personalizzabile a piacimento (io ci ho parcheggiato i programmi che uso meno frequentemente e che non sono nella Rocket Dock o nel quick start).

Aero è notevolmente cambiato, il trend del mercato mobile con interfacce minimali e piatte è arrivato anche qua, non ci sono più effetti di trasparenza come in Vista e 7 per i bordi delle finestre, il nome dei programmi è messo al centro della barra superiore (idea copiata da iOS) e le icone in alcuni casi sono simili a quelle di 7, personalmente le preferivo prima, ora ricordano le vecchie versioni di Windows, forse sono state ritenute più chiare e professionali.

L’avvio della macchina è l’arresto sono tutto sommato rapidi, prima dell’accesso alla password il sistema si ferma su una schermata di sblocco come per tablet e smartphone con l’indicazione dell’ora ed una fotografia (devo capire dove si può cambiare l’immagine).

Esiste un centro notifiche con cui il sistema ci informerà relativamente ai programmi e ad altre necessità, non sembra essere possibile eliminare dal tray l’icona “ITA” della lingua di immissione (almeno io non ho trovato il comando).

Un po’ invasivo OneDrive, anche se lo si disabilita e gli si dice di chiudersi lui si ripresenta finchè non si inserisce i dati di accesso, potevano trovare il modo di farlo spegnere e basta.

Ho dato un occhio rapido senza completare le procedure per Cortana (l’assistente virtuale analogo a Google Now e Siri) che parla e con cui si può dialogare a patto di avere un microfono, da quello che ho visto in rete sembra essere parecchio reattivo e capisce quasi sempre le frasi. Se non si ha un microfono si può digitare la domanda e Cortana risponderà o avvierà una pagina di ricerca (da quello che ho capito utilizza solo Bing come motore di ricerca), per ora sta li disattivato, se ho delle domande le affido a Google.

Incredibilmente anche con l’hardware non ho avuto problemi, Windows 10 ha recuperato autonomamente i driver e ha fatto le necessarie installazioni in poco tempo (altro che le annose ricerche di XP!).

Ad oggi mi considero soddisfatto del nuovo sistema operativo, la grafica è pulita e minimalista, la compatibilità dei programmi fino ad ora sembra buona e non ho avuto intoppi anche con programmi notoriamente fastidiosi come ad esempio quelli statali, il feedback è notevolmente positivo e non ho trovato grossi problemi a parte il menu start e capire dove siano finite alcune impostazioni del sistema (trovare il pannello di controllo non è poi così rapido).

Continuerò i miei test sperando di non incappare in qualche trappola nascosta.

Ago
04

Professionalità e non

Categoria Pensieri

Con alcuni colleghi è capitato di intavolare una discussione in merito al lavoro in generale, era partita dal seguire i cantieri in realtà, ma poi la rotta è cambiata. Si parlava del fatto che con il tempo in molti si disamorano della professione e alle volte alcuni (a mio avviso troppi) cambiano strada cedendo le armi perchè stufi e strozzati da varie questioni.

Tralasciando l’odioso problema della tassazione, dove le “ricche” partite IVA ormai fanno anticipi delle tasse al 100% per poter dare ossigeno ad uno Stato inefficente ed incapace su tutti i fronti, il problema è anche interno alla nostra categoria.

Spiego meglio, al primo impatto i geometri sembrano fare fronte comune su molte cose e sembraiano molto coesi e pronti a difenderci l’un l’altro. L’impressione in generale è quella, nella realtà dei fatti le cose non sono affatto così, anzi all’interno della mia categoria ci sono molte gelosie ed invidie dettate da molteplici aspetti (conoscenze, appalti, denari, etc.), poi ci sono antipatie nei confronti di chi magari non la pensa come i vertici additandoli come “rompi scatole” (per non dire di peggio!).

Da anni c’è una guerra intestina con altre categorie, in particolare gli architetti, interessati a molte delle nostre competenze, andando anche a creare una corsa al ribasso dei prezzi per poter fare un lavoro, creando così un impoverimento generale ed un deprezzamento delle proprie conoscenze e della propria professionalità.

La battaglia dei prezzi poi è stata accentuata dal decreto Bersani, con cui lo Stato in maniera garibaldina e stupida ha tolto i minimi tariffari professionali, già di per se ampiamente negoziabili all’epoca, ma che quantomeno davano la possibilità di una sicurezza di reddito, un effetto calmiere e di controllo su quello che i tecnici facevano ed una garanzia per i neoiscritti per poter applicare una tariffa corretta, invece il “buon” Bersani ha avuto la pensata geniale di dire che avrebbe aiutato la concorrenza, ottenendo invece una guerra intestina per portare a casa poche centinaia di euro per qualsiasi cosa.

Altro annoso problema che con il passare del tempo si accuisce sempre piu’ sono gli uffici pubblici, praticamente ogni tipologia di pratica può in un secondo diventare complessa o impossibile, basta cambiare scrivania e funzionario. Lo Stato a piu’ riprese ha emanato norme per semplificare l’attività edilizia (indotto che farebbe impallidire la FIAT probabilmente come numero di occupati e di fatturato globale), peccato che tali norme hanno avuto una sola direzione, quella degli uffici, infatti la semplificazione di per se è stata quella di dare la possibilità a noi tecnici di autocertificare qualsiasi cosa e da parte loro quella di avere la possibiltà di fare controlli a campione e di fungere da archivio (a pagamento ovviamente) della poca carta che arriva (ormai anche l’archivio cartaceo sarà sostituito da quello informatico) e basta. Intanto noi tecnici dobbiamo picchiarci con chiarimenti poco chiari forniti da funzionari che non hanno la voglia di aiutare e non sono interessati a capire che con i soldi che i privati cittadini versano nelle casse pubbliche vengono poi impiegati per pagare i loro lauti stipendi, oppure ci si trova con risposte opposte a seconda del funzionario o del tecnico che la pone (capitato al sottoscritto), norme che dovrebbero facilitare che in realtà complicano la vita a tutti (anche degli stessi enti che le emanano) e politicanti che in fase di campagna elettorale promettono e poi fanno l’opposto perchè conveniva loro non schierarsi e via discorrendo.

Tutto questo rende la mia professione, fatta con passione e con un vivo interesse, un lavori di compilazione di moduli prestampati dove bisogna fare attenzione a dove di posizionano le “X”, altrimenti sono dolori! Poi il committente dice la solita franse “geometra ma quanto mi costa!”, ma dannazione ho delle responsabilità civili e se sono in zona di vincolo anche penali, inoltre devo aggiornarmi costantemente con corsi (alle volte dal contenuto discutibile) e seminari, leggere ed interpretare norme scritte in ostrogoto ed incomprensibili anche per gli addetti ai lavori, investo tempo e denaro per formarmi e poi il committente non ne vuole sapere. C’è una bella frase che gira in rete “non mi paghi per quello che faccio ma bensì per quello che so”.

Mischiate per bene tutte queste grandissime rotture di scatole e molti stanno cedendo le armi, andando a fare altro perchè stufi, personalmente cerco di resistere ma alle volte mi sento impotente e poco stimolato a proseguire in una professione che sarebbe bella se fosse possibile lavorare e avere regole chiare e certe.

Ago
04

Giuda travestito da amico

Categoria Vario

Già tempo fa ne avevo parlato di come l’amicizia con l’avvento dei social network il termine amicizia e la sua percezione reale sia stata snaturata andando  a sostituire la semplice conoscenza.

In questi giorni invece ho scoperto indirettamente, ma molto da vicino, che l’amicizia è in realtà una cosa effimera che molte volte nella realtà non esiste.

Ho invece e notato come sia molto radicata nelle persone la falsità, di quella più meschina ci possa essere. Mi è capitato di assistere ad un comportamento simile a quello di Giuda o se vogliamo quello di abbracciare una persona per cercare un punto dove piantare il coltello.

Le motivazioni sicuramente sono di tipo “politico” ed opportunistico, ma è comunque dolorosa per chi l’ha subita e anche per chi si è accorto del giochetto che una persona dopo anni, parole spese ed impegno ha subito sentendosi quasi dire di non aver capito alcune cose.

In questi giorni il mio stato d’animo oscilla tra  l’amareggiato e l’arrabbiato, ma ho idea che me ne dovrò fare una ragione e mandando giù l’ennesimo boccone amaro.