Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Apr
06

Cosa sono i coloranti e da dove arrivano?

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ammettiamolo, chi non ha mai mangiato gli M&M’s? Quelle deliziose palline di noccioline e cioccolato colorate in modi stravaganti e buffi!

Vi siete mai soffermati proprio sui colori che hanno e come da cosa sono originati? Personalmente no, fino a quando non ho letto questo articolo che mi ha fatto pensare parecchio.

I coloranti vengono definiti come:

Con il termine generico colorante si identifica una sostanza in grado di conferire un particolare colore ad un determinato substrato.

Vengono impiegati in molti campi, come l’industria tessile, quella alimentare e quella dei combustibili, variano di composizione in base all’utilizzo finale del prodotto, negli alimenti vengono usati anche quelli elencati nell’articolo sopra citato.

Leggendo l’articolo si legge che i coloranti per la parte esterna sono:

E120 – È il colorante rosso e ha un’origine naturale molto particolare: proviene dalla bollitura, dall’essiccazione e frantumazione di un parassita, il dactylopius coccus, che ama vivere sui cactus del genere opuntia. Solo la femmina è selezionata per via del suo generoso corpo: è lunga circa 5 millimetri. Ne occorrono più o meno 155.000 esemplari per ottenere un solo chilo di colorante. L’E120 si può trovare nei cibi (fra cui yogurt e caramelle gommose), ma anche in alcune bevande e cosmetici. Per gli ebrei che seguono il rito della kosherut, le cui norme alimentari stabiliscono ciò che è permesso o vietato mangiare, tutto ciò che contiene questo additivo non può essere consumato.

E160A – È il colorante giallo. Si chiama carotene, può essere ottenuto in laboratorio oppure estratto dalle carote o da altri frutti giallo-arancioni. Ha sostituito il famigerato E104, finito sulla lista nera dei ricercatori britannici come concausa di un disturbo dei bambini noto come defi cit dell’attenzione. L’E160a può trovarsi anche nella margarina e in certi analcolici. Alcuni studi dimostrano che il carotene è un antiossidante e quindi protegge la pelle dai radicali liberi, altri invece provano… il contrario!

E133 – Blu brillante, è questo il nome del colorante ottenuto dall’olio di antracene. Proviene dalla distillazione del catrame di carbon fossile, formatosi fra i 280 e i 345 milioni di anni fa grazie alla trasformazione dei resti vegetali. Come dire: sul guscio di un confetto blu c’è sempre un po’ della nostra preistoria. Gli esperimenti condotti sui topi hanno dimostrato che il 5 per cento di questo colorante è assorbito dall’organismo. E il rimanente 95? Prende la via del mare attraverso i nostri prodotti di scarto.

E171 – Si chiama biossido di titanio, è un minerale bianchissimo e serve come colorante bianco, in questo caso è l’inchiostro con cui viene impressa la “M” su ogni confetto. La sua molecola è formata da un atomo di titanio e due di ossigeno. Si trova praticamente ovunque: nelle vernici, come filtro solare nelle lozioni protettive, nei prodotti da make up, nei dentifrici ed è al centro delle innovazioni che riguardano i tessuti auto-pulenti. Mettete a bagno un confetto: dopo qualche minuto la “M” in biossido di titanio galleggerà sul pelo dell’acqua.

 

Insomma pensiamo di mangiare cioccolato e noccioline e ci troviamo a mangiare catrame, insetti, carote e titanio, non c’è che dire, una dieta completa e bilanciata!

  1. camu ha scritto,

    Io ho smesso di farci caso oramai… tanto a meno che non hai l’orto dietro casa, non puoi farci nulla 🙁

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