Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Ago
23

La terra dei cachi

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Anni fa la canzone di cui ho preso in prestito il titolo per il mio post ha rischiato di vincere il Sanremo, sembra che sia stata sabotato il conto dei voti e cose simili, fatto sta che tutti la conosciamo e la canticchiamo se ci capita di risentirla. Ascoltando il simpatico testo di Elio e le storie tese però si può notare quanto sia serio a dispetto di una musicalità scanzonata.

Tutto sommato come dare torto ad Elio e compari sulla condizione dell’Italia e su come il nostro bel paese che molto potrebbe fare ma che in realità sembra inseguire il resto del mondo se non alle volte da l’impressione di andare nella direzione opposta senza apparente motivo logico.

Più volte si resta basiti davanti a certe scelte che il nostro Stato prende, trovandole quantomeno discutibili ed illogiche, come ad esempio la decisione di poco tempo fa di disincentivare il trasporto via mare (non è difficile pensare che siamo pressoché circondati dal mare) di merci favorendo il trasporto su gomma, aiutando di fatto l’inquinamento, il traffico sulle nostre obsolete autostrade (almeno in certi tratti) senza considerare l’aumento dei costi dei vari prodotti.

Altre cose che fanno capire che l’Italia non vuole progredire è la questione dei treni, praticamente potremmo movimentare cose e persone senza troppi problemi, se le linee ed i treni fossero in condizioni di farlo senza grossi problemi. Le FS hanno fatto sapere che stanno lavorando ad un nuovo treno superveloce che potrà portare le persone da Milano a Bologna in poche ore, peccato che possa funzionare a dovere solo su questa tratta, il resto delle linee non è progettato per queste velocità e quindi il tanto sbandierato Freccia Rossa resterà relegato a fare quella tratta. Giustissimo lavorare ad un nuovo treno, può anche essere venduto all’estero e tutto il resto, ma prima di metterlo su rotaia in patria sarebbe stato meglio rimodernare il resto delle linee ferroviarie che sembrano più simili a quelle del terzo mondo.

Poi si passa alla produzione di energia pulita, a basso costo e tante altre belle cose, quindi incentivi per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, conto energia ed affini. Peccato che tutte queste belle cose siano praticamente inutili.

Parlando con un avvocato che si sta occupando di un ricorso proprio contro un produttore di energia elettrica per delle pale eoliche, sono venuto a sapere cose che fanno venire ancora più dubbi sulla così detta energia pulita. Poichè l’eolico non può garantire una produzione costante di energia, cioè può capitare che il picco di energia prodotta dalla pala viene immessa quando non è necessaria e viceversa quando ce ne sarebbe bisogno la pala non lavora per assenza di vento, quindi il produttore di energia paga per tenere ferme le pale ed inoltre può bloccare la pala quando stanno andando a pieno regime.

Inoltre la rete di distribuzione dell’energia elettrica è insufficiente a raccogliere l’energia prodotta con sistemi ecologici e quindi non viene praticamente considerata.

Tralascio volutamente le questioni politiche, di tasse e legali, poichè su queste cose ci sarebbe da scriverne per giorni e giorni, senza probabilmente arrivare ad un dunque!

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