Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Mar
29

Ad un passo dalla follia

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ieri, con alcuni amici nonchè colleghi, stavamo scambiando un paio di opinioni riguardanti il nostro lavoro attraverso Facebook, siamo tutti dell’idea che qualcosa debba cambiare e che forse forse sia arrivato il momento di iniziare a protestare.

Tutto è nato da un mio tweet (pubblicato ovviamente anche su Facebook e su Google+) che ha scatenato i commenti di tutti e che riporto anche qua:

@Piero_TM_R

Ultime dal comune,se si cambia colore o tipologia di infissi si deve presentare una CAA.Legge regionale 16!Stiamo rasentando la pazzia!

 

Da qua è partita l’onda che mi piacerebbe diventasse molto più grande e conosciuta, perchè sono sempre più della convinzione che mettendo paletti, regole, divieti e limiti sempre più costrittivi non serva a molto, anche perchè basta dare un occhio a quello che succede in giro per capire che le regole sono rispettate solo dai fessi (onesti) e che i furbi se ne fregano bellamente.

Praticamente ho potuto riscontrare direttamente che attualmente è più facile sanare una difformità, spendendo meno tempo, che fare un opera regolarmente. Praticamente un salasso di tempo per i tecnici ed un salasso economico per i committenti che in molte occasioni hanno un mezzo mancamento nel leggere il costo e in un numero sempre maggiore decidono di fare i lavori abusivamente, poi si vedrà cosa e come sistemare la questione, sempre se ne avranno voglia.

Insomma l’Italia della burocrazia (oltre che della pressione fiscale salita al 55%, ovviamente non avendo quasi di servizi e dove tutto ormai è posticcio come un seno finto) dove viene assicurato che le procedure saranno più semplici, la carta verrà ridotta se non eliminata, dove ogni ente sarà più solerte e rapido nel rispondere ai cittadini, l’Italia dove il Comune di Genova affigge cartelloni con su scritto “Il Comune amico dei cittadini” che tanto amico non è e che anzi è che un essere assetato di denaro, l’Italia dove alla fine si viene travolti da carte, dichiarazioni, versamenti, integrazioni, istruzioni frammentarie, norme lacunose se non completamente errate, funzionari che non intendono prendersi una responsabilità e via dicendo, l’Italia dove alla fine il rilancio economico non esiste e tutto stagna con una depressione costante dell’iniziativa privata.

Dimenticavo ancora una cosa, l’Italia dove nella bozza del decreto salva Italia, o uno simile, era inserita una norma che prevedeva l’esenzione dai controlli in materia di sicurezza per tutte le aziende dotate di certificazione ISO:9001! Per gli altri salasso costante.

Eravamo un paese di santi, poeti e navigatori, ora siamo un paese di burocrati, corrotti e delinquenti altolocati.

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