Lo sfogo

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Ago
27

Dubbi sulla sicurezza – parte 10

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Se volevo la conferma in questi ultimi mesi l’ho avuta, la sicurezza per come la intende la norma è sconosciuta ed ignorata da una marea di persone, dai committenti che pensano di affidare lavori senza controllare documenti e capacità di chi deve fare il lavoro, ignorata da chi opera nel settore e che deve fare il lavoro e via così!

In primis riscontro quasi quotidianamente che i tecnici che dovrebbero far rispettare le normative in materia di sicurezza dei cantieri, in realtà non hanno idea di cosa devono fare nella pratica e si piegano a chi sostiene che se si rispettano le norme non si lavora più! Quindi cantieri caotici e con gravi mancanze.

Poi ci sono quelli che dovrebbero essere specializzati in un determinato settore e conoscere le proprie normative e se ne fregano allegramente andando ad installare manufatti ed opere in parziale o totale difformità con le norme e quando gli si osserva la questione rispondono che lo sapevano già! Allora perchè lo hai fatto se sai benissimo di aver messo in piedi una cosa non a norma?

In generale ho riscontrato che le imprese cercano di aggirare alcune normative convinte di risparmiare tempo e denaro, peccato che alla fine si trovino anche a pagare multe salate commisurate dagli organi di controllo (capitato alcuni mesi fa), oppure vogliono ignorare completamente ogni normativa, cercando di prendere un lavoro ad un costo ridicolo (dovrebbe essere un campanello d’allarme se il prezzo è parecchio basso rispetto agli altri!) sapendo di non pagare le tasse e i contributi, se non addirittura senza pagare eventuali collaboratori o dipendenti, facendo rischiare ai committenti delle belle grane future.

Ora il governo con il decreto del fare sembra che voglia rivedere alcune cose relative alla sicurezza dei cantieri, infatti pare che per cantieri piccoli (suppongo gli appartamenti e simili) non dovrebbe essere più necessario redigere il piano della sicurezza ma sarà comunque necessario provvedere, se necessario, al coordinamento in fase di esecuzione dei lavori, con sopralluoghi e verbali. Tutto sommato sono d’accordo, infatti trovo che per certe tipologie di cantieri sia tutta carta e tempo sprecato, poichè molte volte il piano rimane in cantiere a prendere polvere (sempre che durante i lavori non finisca gettato) e nessuno si prende la briga di aprirlo e ancora più spesso il cantiere non viene sorvegliato a dovere.

Trovo che però il problema sia sempre alla base, si possono fare norme su norme, snellire, complicare, obbligare, dare multe, arrivare ad arrestare qualcuno, ma se chi lavora non ha ben chiaro cosa deve fare, con corsi obbligatori (non ricordo in che nazione, quando si apre una nuova attività, prima di dare le licenze vengono fatti dei corsi obbligatori a chi ha fatto la richiesta, se non si seguono i corsi non si riceve la licenza) mentre in Italia i corsi sono si obbligatori ma manca un ente che verifichi chi deve fare i corsi (solo noi tecnici abbiamo gli ordini ed i collegi che dovrebbero sorvegliarci e riprenderci), così ci si trova con persone che si inventano di fare un lavoro senza nemmeno sapere cosa deve essere fatto nello specifico, basta andare in camera di commercio ed aprire una posizione senza averne i requisiti!

Purtroppo poi chi cavalca questo buco di normativa sono in particolar modo gli stranieri, con qualche italiano che decide di mettersi in proprio solo sapendo fare il suo lavoro, ignorano le norme più o meno volontariamente, si lamentano se qualcuno gli fa osservazioni e protestano se poi vengono allontanati dai cantieri in malo modo!

Trovo che la normativa dovrebbe diventare si più elastica o comunque più pratica da applicare, ma dovrebbe anche prevedere dei controlli tali volti ad eliminare chi pensa di essere più bello e più furbo!

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