Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
11

Quanto c’è di verità nella finzione e viceversa?

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

poi2

Da alcune settimane, ma comunque in ritardo, ho scoperto il telefilm “Person of Interest”, ottima serie basata su di un piccolo gruppo di persone che cercano di prevenire crimini di basso livello attraverso le informazioni che un computer fornisce di volta in volta.

Praticamente questo computer, definita “la macchina”, autonomamente incrociando una serie di informazioni (telefonate, email, webcam e via così) decide quali casi hanno necessità di attenzione e di essere bloccati ancor prima che accadano.

La macchina non è altro che un grande fratello che analizza, registra ed elabora tutte le informazioni in maniera da rilevare anomalie ed approfondire le indagini segnalandole a persone addestrate.

L’argomento è più che di attualità, infatti da alcuni mesi il datagate che ha investito l’NSA (National Security Agency) degli USA grazie a Edward Snowden che ha dimostrato come l’agenzia americana ascoltasse e spiasse ignari cittadini sia americani che stranieri (anche l’Italia era sotto controllo) utilizzando un programma di sorveglianza denominato PRISM.

Le similitudini tra il telefilm (nato nel periodo dell’attacco alle torri gemelle e che ne hanno sfruttato l’evento per costruire gran parte della storia) e la realtà sono impressionanti, infatti è stato dimostrato che nella realtà uno stato può spiare chiunque senza troppi problemi.

L’ultima notizia sulla capacità dell’NSA di violare qualsiasi dispositivo è cosa calda, in rete molti siti riportano la notizia che sempre l’agenzia americana abbia la capacità e la possibilità di violare qualsiasi cellulare in commercio, di decodificare dati cifrati e via discorrendo (anche in questo caso la fantasia di alcuni scrittori è arrivata ben prima rispetto alle notizie di fatti reali, uno su tutti Crypto di Dan Brown).

Alle volte viene da chiedersi se chi scrive libri o sceneggiature in realtà abbiamo informazioni reali da chi conosce i fatti e debitamente camuffati possano essere trasformati in storie che il comune cittadino pensa essere pura fantasia.

L’altra idea è quella legata al modo di dire “se vuoi nascondere qualcosa mettila in bella mostra sotto il naso di tutti”, infatti a forza di parlare di determinate cose le persone alla fine le ignorano.

Resta comunque il fatto che Snowden ha scoperchiato un vaso che l’NSA avrebbe preferito tenere ben nascosto e chiuso al riparo dagli occhi del mondo.

Lascia un commento