Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
24

Che la causa sia il periodo del ‘68???

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ormai tutti abbiamo sotto il naso il naufragio del bel paese, ogni giorno un problema nuovo si aggiunge a quelli che nessuno ha affrontato e forse nessuno intende affrontare, in più si aggiungono clamorose svendite di aziende, alberghi, squadre, industrie nostrane a gruppi stranieri.

Così l’Italia perde pezzi come una macchina sgangherata e nessuno cerca di capirne il motivo e cerca di porvi rimedio.

Su Facebook (ma anche su Twitter) esiste una persona che veste i panni dell’Onnipotente che alle volte riesce ad essere molto più incisivo e chiaro rispetto a tutti i vari ministri e politici nullafacenti e risponde al nome di Dio (per chi vuole trovarlo il nome del profilo Facebook è Iddio, su Twitter @Iddio) e oggi ha scritto:

IDDIO

e purtroppo mi sa che non ha tutti i torti!

Il 1968 e dintorni è stato un periodo complesso e pieno di novità, con il riconoscimento di determinati diritti da parte degli operai, il periodo delle brigate rosse e degli anni di piombo, stragi, rivolte studentesche e via discorrendo.

Peccato che in mezzo a tutte queste cose si sia passati ad una maglia parecchio larga della scuola e del permissivismo, la nascita probabilmente del buonismo e via discorrendo.

Io all’epoca non ero nato, quindi mi baso su quello che mi è stato raccontato da chi ha vissuto il periodo o da quello che ho visto in televisione (non che il mezzo televisivo sia il migliore per informarsi, ma l’argomento mi è sempre interessato poco, il passato è passato), quindi potrei essermi fatto un’idea sbagliata.

Comunque noto che i più che hanno ceduto le loro aziende, industrie e via discorrendo erano ragazzi proprio in quell’epoca, poi vedo chi amministra le aziende pubbliche e le partecipate dallo Stato, praticamente fallite o che non godono di una buona salute.

La frase che ho riportato è quantomeno realistica, chi è venuto su con una certa ideologia, forte di idee che nel ‘68 potevano sembrare geniali, oggi sono superate e sono divenute tossiche per l’intero paese.

Oggi l’Italia avrebbe necessità di voltare pagina una volta per tutte, resettare tutto e ricominciare a lavorare con attenzione e determinazione, svendere i pezzi dell’Italia ora può salvare determinate situazioni, ma sul lungo periodo, secondo me, non porterà nulla di buono e probabilmente la pagheremo con gli interessi!

A questo punto proviamo a buttare fuori anche i sessantottini inutili e mettiamoli a lavorare senza troppe remore, forse ci faremmo del bene!

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