Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Giu
12

Sicurezza nei cantieri

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

In questi giorni è tornata prepotentemente la notizia sulle morti bianche sui posti di lavoro, un operaio è morto sotto una capriata durante dei lavori all’interno di una galleria ferroviaria, altri sei sono morti dentro un depuratore, forse per delle esalazioni o per una scarica elettrica.

Personalmente sono rimasto colpito da un paio di particolari, il primo incidente è stato causato dall’utilizzo improprio di un escavatore al cui braccio era montato il martello, utilizzato per reggere una capriata di circa 750-1.000 kg, ovviamente qualcosa non ha funzionato e l’operaio è rimasto schiacciato. Probabilmente gli operai hanno preferito utilizzare l’escavatore, piuttosto che magari andare a prendere un mezzo apposito.

Il secondo incidente, fino ad ora la causa più probabile sembra esssere una scarica elettrica, quello che mi ha lasciato perplesso è che gli operai, a detta dei giornalisti, non indossavano i dispositivi di protezione indviduale, perchè non li avevano indossati? Perchè non si sono posti la domanda se era il caso di indossarli?

Da alcuni anni mi occupo per lavoro di sicurezza nei cantieri edili, dipinti come i luoghi peggiori, dove operano persone che non sanno cosa vuol dire sicurezza. La verità è poco distante, se non fosse che ci sono individui che come il sottoscritto cercano di limitare ed evitare eventuali danni a cose e persone. Proprio in questi giorni sto seguendo un corso di aggiornamento proprio sulla sicurezza nei cantieri edili e mi è venuto un dubbio, io mi aggiorno e seguo la normativa, ma chi forma gli impresari, gli artigiani e gli operai?

La domanda può sembrare banale, ma la risposta dei docenti dei corsi è quella che dobbiamo essere noi a formare ed informare queste figure. Il problema maggiore sono le resistenze che si incontrano quando si cerca di spiegare cosa si deve fare e dall’altra parte ci si ritrova una persona che afferma di fare quel lavoro da molti anni e che sanno cosa fare (mi preoccupo molto quando mi trovo in queste situazioni), oppure, cosa ancora più difficile, ci si trova a parlare con persone straniere (praticamente la maggior parte dei muratori e manovali) che non hanno padronanza della lingua e rispondono sempre di si e poi proseguono per la loro strada come se nulla fosse, ignorando quanto gli è stato spiegato.

Una situazione limite mi è capitata con un geometra di cantiere, che alla mia richiesta di dove fosse il suo caschetto, mi ha risposto che non lo aveva perchè gli operai lo avrebbero preso in giro e che io li vedevo per poco tempo, mentre lui doveva lavorarci tutti i giorni! Certo la testa non si rompe se non ti prendono in giro!

Anche le ammende, che con il passare degli anni sono aumentate, così da essere un deterrente, dal mio punto di vista sono sbilanciate a sfavore del datore di lavoro o del coordinatore della sicurezza, ma sono ridicole quelle applicate ai lavoratori che ignorano quanto previsto di legge. Un esempio stupido è il tesserino di riconoscimento che ogni persona che entra in cantiere deve avere ben visibile, se questo tesserino non viene fornito al lavoratore dall’impresario, quest’ultimo si vede applicare una multa pari a € 2.500,00, ma se il tesserino è stato fornito regolarmente ed è il lavoratore che non lo ha con se, gli viene applicata un’ammenda di soli € 100,00! Un po’ poco direi.

Più leggo la normativa in materia e più noto che vengono versate parole su cosa e come si devono predisporre i varii documenti da tenere in cantiere (PSC, PIMUS, POS, etc.), ma nessuno ha mai avuto l’idea di far fare dei corsi di formazione obbligatori ai lavoratori, impresari, artigiani ed amministratori di condominio (anche loro hanno poca conoscenza della materia e alle volte non capiscono il perchè vengono imposti alcuni accorgimenti, se non che gli tocca pagare di più), così da dare una base su cui costruire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Personalmente sono dell’idea che sia una questione culturale, è difficile spiegare ad una persona che se ha un certo comportamento durante il proprio lavoro, potrebbe subire dei danni più o meno gravi, quando queste persona ne viene da paesi dove non esistono normative e controlli, dove si lavora e se qualcuno si fa male non importa a nessuno se non al diretto interessato. Oppure far capire agli impresari ed artigiani che la sicurezza non è un costo, ma anzi è una garanzia. Lavorare in sicurezza è meglio che fare gli equilibristi.

Sbaglio? Non direi, altri colleghi sono della mia stessa opinione, manca una base e nessuno ha intenzione di crearla.

  1. Mario ha scritto,

    quello che vorrei dire io a riguardo, e che girano troppe carte che non servono a niente, quando si fanno i corsi non si capisce niente, perche si parla in generale di tutti i tipi di cantieri, quello che o letto sopra a riguardo che spiegando a un mastro che fa da tanti anni il suo lavoro, quello che deve fare e veramente difficile, in effetti un professore che insegnava a saldare mi diceva che era piu facile insegnare a chi non sapeva neanche da dove si accende una saldatrice, e non a chi sapeva saldare, detto questo, io penso che il problema si risolva dalla radice, informare tutta la popolazione a riguardo della sicurezza e anche altro, come fare cartoni animati, film, pubblicità, giornali, e altro, allora se tutti sanno come funzionano le cose tutto viene più facile, quallo che voglio dire e che ce poca informazione, alla popolazione, poi ce da dire anche ce ci sono tanti infortuni falsi, forse sono stato poco chiaro, ma qualcosa forse si e capito, grazzie a tutti ciao.

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