Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Giu
13

Fluttuazioni al rialzo dei prezzi

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ormai da parecchi mesi il prezzo dei carburanti sta salendo vertiginosamente, questo sta facendo aumentare il prezzo di qualsiasi cosa. E gli stati membro dell’Unione Europea che fanno? Si domandano come fare a frenare gli aumenti e ridare slancio all’economia stagnante.

Come ho già detto tempo fa, il prezzo reale dei carburanti è ben al di sotto della metà del prezzo attualmente pagato da tutti noi, circa 0,65 €, tutto il resto sono tasse (accise) che ovviamente essendo una percentuale, salgono direttamente ad ogni aumento del prezzo reale delle benzine.

Queste tasse sui carburanti sono alquanto varie e per le più disparate motivazioni, 1,90 lire nel 1935 per finanziare la guerra di Abissinia, quella di 14 lire per la crisi di Suez nel 1956, quella di 10 lire per il disastro del Vajont nel 1963, le 10 lire per far fronte all’alluvione di Firenze nel 1966, le 10 lire per il terremoto nel Belice nel 1968, le 99 lire per il terremoto del Friuli nel 1976, le 75 lire per il terremoto in Irpinia nel 1980, le 205 lire per la missione in Libano, le 22 lire per la missione in Bosnia nel 1996. La penultima accise la ritroviamo soltanto nel 2003 per trovare i fondi necessari al rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri, circa 0,02 euro di accise addizionale sui carburanti. L’ultima accise, decisa nel febbraio 2005, servirà per finanziare il rinnovo degli autobus inquinanti nel trasporto pubblico. Come si può notare alcune non hanno più senso, molti degli eventi sono ormai passati e dimenticati.

Ora mi chiedo cosa ci sia da capire su come e cosa fare, basterebbe dimezzare le accise (se non adirittura eliminarle) per ridare un po’ di ossigeno all’economia ed aituare i cittadini ad arrivare a fine mese, senza trasformare la vita in un salasso.

Se ciò non bastasse, alcuni generi alimentari hanno subito aumenti quasi immotivati, questi sono le farine ed ovviamente tutti gli alimenti a loro legate, il motivo è la produzione di bio-carburanti. Incredibile no? I carburanti che dovrebbero migliorare la nostra vita e l’ambiente, stanno affamando il mondo, colpendo ovviamente i ceti più poveri.

A quando una mossa di chi siede nella stanza dei bottoni? Continuando di questo passo il baratro è quasi sotto i nostri piedi e basta poco per cadere di sotto.

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