Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
23

Alitalia quasi k.o. o Italia in vendita?

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Ormai non si può evitare di sentirne parlare, i TG non parlano d’altro! Il caso Alitalia, odiata e amata allo stesso tempo, un po’ come tutte le aziende made in Italy, che sopravvivono da decenni grazie ad alcune spinte!

Come non ricordare l’altra azienda italiana, aiutata per anni dallo Stato, Olivetti, l’unica azienda italiana produttrice di ottime calcolatrici e pessimi computer, già vecchi ancor prima di essere venduti nei negozi! Aiutata nei momenti difficili, arrivata al fallimento parecchie volte, fino a che non è sparita (credo che il marchio esista ancora, ma non so altro e non voglio sapere).

Trovo che la scelta di terere in piedi Alitalia sia stata discutibile, come lo era anche la vendita, o meglio svendita, ai francesi! Discutibile l’aiuto economico (300 milioni di Euro! 😯 Circa 600 miliardi di vecchie Lire!), se un imprenditore, anche di medie dimensioni, si trova nei guai per colpa delle tasse (troppo alte), nessuno gli da una mano, fallisce e passa anche dei guai, la stessa cosa non succede se si è un nome “importante”!

D’altro canto sembra che in Italia l’ultima frontiera degli affari sia creare una società, farla crescere e poi venderla al miglior offerente, molto probabilmente straniero. Ultimo esempio di questa strategia è la compagnia telefonica Fastweb, venduta a quanto pare agli svizzeri.

Altra società venduta all’estero è stata Omnitel, diretta concorrente per alcuni anni del colosso Telecom, oggi sparita ed assorbita da Vodafone (altro colosso della comunicazione mobile), che ovviamente ne ha cancellato ogni traccia.

Tornado al caso Alitalia, ormai dopo il prestito elargito (avranno chiesto le garanzie? 😆 ), capisco l’idea di non perdere l’unica compagnia di bandiera, capisco che ci siano degli esuberi (sono 15 anni che sento dire che hanno troppi dipendenti) e che per farla risollevare dovranno fare dei tagli, capisco un po’ meno, anzi per niente, quei pochi che stanno mandando alle ortiche una trattativa iniziata da parecchio tempo, facendo rischiare il posto anche agli altri!

Ho sentito dire ad un rappresentante dei piloti (se non ricordo male) che chi vuole firmare potrebbe essere visto come uno che pensa solo a se stesso. Beh! Che c’è di male? Sinceramente anch’io mi preoccuperei di me stesso, ancor di più se quel qualcuno non fa i miei interessi di mantenermi uno stipendio! Qua rasentiamo la follia!

Forse sono io ad essere particolarmente malizioso, però ho notato un paio di cose che non mi tornano. Per prima cosa il numero degli esuberi! Ogni volta viene detto un numero diverso, si moltiplicano a seconda dell’orario?

Seconda cosa, il comitato della famosa cordata ha reso noto il piano aziendale per riprendersi, hanno detto che dovranno essere licenziate delle persone o messe in mobilità (non è piacevole ma meglio che niente), poi hanno detto che abbasseranno gli stipendi (la cosa poi è stata ridimensionata in parte), tolti i privilegi dei piloti e delle hostess!

Ecco il punto che secondo me ha creato il caos e le discussioni. Praticamente la cordata ha evidenziato che ci sono dei costi abnormi per gli spostamenti del personale, cioè vengono prelevati presso le loro abitazioni e riportati a casa e alberghi di pregio quando si trovano fuori! Praticamente a queste persone tocca pensare in proprio ai suoi spostamenti, cercandosi anche un parcheggio all’aereoporto (cosa non facile). Questa faccenda non è andata a genio proprio a quel gruppo di dissidenti che stanno minando la vita della compagnia aerea!

Personalmente, visto che solo un sindacato (CGIL) non vuole trattare, direi io faccio l’accordo con gli altri e voi ve ne restate a guardare e amici come prima, ma certo io non sono molto democratico!

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