Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Agosto, 2024

Ago
28

Telegram connivente dei criminali?

Categoria Internet, Pensieri

Il fine settimana dl monto tecnologico è stato scosso dall’arresto del fondatore e CEO di Telegram Pavel Durov, padre russo madre ucraina. Era da tempo che la Francia lo aveva nel mirino e quando se lo è visto arrivare con l’aereo personale per una cena a Parigi è scattata l’operazione.

Le accuse sono traffico di droga, pedopornografia e connivenza con i criminali, il tutto a causa della app di messagistica che, a detta di alcuni, non modera, controlla ed elimina messaggi offensivi, link di dubbia provenienza e non vigilerebbe sulle attività dei criminali. Ma sul serio?

Telegram è un sistema abbastanza sicuro (in realtà è stato hackerato tempo addietro, cosa che ha fatto modificare alcune cose lato server) e della sicurezza dei dati degli utenti ne ha fatto una bandiera, ad esempio il più diffuso (almeno in Italia) WhatsApp è ritenuto meno sicuro lato privacy (Meta converte dati in denaro di fatto, quindi non sarebbe male che collezionasse dati anche dalle chat per poi rivendere le informazioni).

La vera discussione è legata al fatto che molti attori del monto di internet collaborano a più livelli con le polizie di buona parte del mondo, fornendo accesso ai dati di malfattori. Telegram non è della stessa politica, non fornisce accesso ai dati e non fornisce gli strumenti per accedervi (chiavi di decrittazione). Questa cosa infastidisce molto governi e polizie di mezzo mondo, ricordiamoci che anche Apple ha sempre negato l’accesso ai telefoni anche di persone condannate o di comprovato malaffare, tant’è che l’NSA si è costruita in casa uno strumento hardware che pare sblocchi i telefoni in poco tempo. Comunque anche Apple in America sta avendo grattacapi legati agli store alternativi, casualmente dopo che l’Europa ha obbligato Cupertino a doversi aprire un po’ di più al mondo esterno.

Tornando a Telegram ed alle accuse a Durov trovo discutibile che il CEO abbia subito un arresto con tali motivazioni, perchè allora non arrestiamo gli altri CEO di piattaforme che controllano poco o nulla le attività degli utenti (veri responsabili di quello che pubblicano e condividono), allora mettendola in questo modo praticamente le aziende dovrebbero moderare ogni singola virgola battuta sulle tastiere, di fatto limitando qualsiasi diffusione di contenuti?

Trovo che il mondo abbia preso una strada abbastanza strana, il mondo occidentale e tendenzialmente liberale sta di fatto cercando in modo totalitario di controllare ogni aspetto sia dentro che fuori internet in maniera ben poco liberale e comunque togliendo un pezzettino di libertà che fino a ieri esisteva, con il consenso più o meno cosciente dei cittadini, il tutto per una non precisata sicurezza nazionale?

Arrestare un cittadino straniero nel vano tentativo di fargli cambiare idea non mi sembra per niente democratico sembra un pelino da dittatori o sbaglio io qualcosa?

Ago
26

Formula 1

Categoria Garage, Pensieri

Ieri, dopo parecchio tempo, ho visto una gara (in differita purtroppo) di Formula 1 e me la sono goduta tutta anche perchè per fortuna lo spettacolo non è mancato (niente incidenti o rotture di motori e conseguenti safety-car), sorpassi al limite e tanta velocità.

La Formula 1 è l’unico sport che ho sempre seguito costantemente e per anni ho guardato quasi tutte le gare (ad esclusione di quelle in fusi orari assurdi), se cerco di sforzare la memoria posso arrivare ai tempi di Alboreto in Ferrari, Patrese e altre vecchie glorie. Poi purtroppo Sky ha preso i diritti, ha eliminato il commento Rai (forse il migliore per tecnica e reazione agli eventi in pista) in favore di un commento un po’ troppo “americano” (troppo pathos e scarsa attenzione a dare informazioni su molti aspetti), quindi le gare (ad eccezione di Monza per fortuna) sono trasmette in chiaro in differita di alcune ore e con internet può capitare di conoscere il risultato prima di iniziare a vedere la replica, quindi tutto diventa inutile salvo non aprire un browser o similari.

L’abitudine del seguire la Formula 1 è legata al fatto che per primo, in casa, è stato mio padre a farmela scoprire (nonostante fosse un motociclista al 100%, non aveva nemmeno la patente per la macchina!), ricordo bene le prove libere del venerdì, quelle del sabato (rigorosamente dopo pranzo), i warm-up (oggi non esistono più purtroppo) della domenica mattina e la gara dopo il pranzo della domenica.

Ho anche seguito in maniera discontinua la Superbike e la GP500 (quella che poi è diventata MotoGP) dove i piloti erano un po’ meno esaltati rispetto ad oggi. Poi tutto è diventato eccessivamente estremo e le persone sono diventate secondarie.

Ieri è stato un po’ come tornare a casa dopo molto tempo e riassaporare i vecchi sapori e le vecchie sensazioni, è stato un po’ come avere vicino mio padre. Chissà se un domani riuscirò a trasferire questa passione a mio figlio, la passione per le auto la ha, sta tutto a vedere se l’atmosfera delle gare lo catturerà.