Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Dic
10

Assange come Mitnick

Categoria Internet, Pensieri by Piero_TM_R

Sembra proprio che al popolo di internet ed in particolare ad una certa fetta più radicale degli internauti alcune cose proprio non piacciano. Parecchio tempo fa avevo parlato di Kevin Mitnick (aka Il Corvo), oggi titolare di una società che si occupa di sicurezza informatica ad alto livello che però si è fatto un po’ di galera a causa dei suoi trascorsi di hacker di alto livello e ricercato dall’FBI in tutti gli Stati Uniti, accusato di vari crimini e che si è scontrato con la AT&T (la Telecom americana tanto per capirci) perchè questi ultimi sostenevano di avere un centralino elettronico sicuro e a prova di qualsiasi cosa, mentre Mitnick sosteneva e ha dimostrato il contrario.

Ora è la volta del controverso Assange che per alcune settimane sembrava sparito dalla faccia della terra, nonostante fosse ricercato da mezzo mondo e che i politici e non solo lo accusavano di terrorismo e di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale di ogni nazione i cui documenti venivano divulgati.

Ovviamente la vicenda Wikileaks non è ancora finita e mi sa che per un po’ ne sentiremo parlare, anche perchè la pubblicazione dei documenti, nonostante il capo sia in cella, non si è arrestata ed ogni giorno saltano fuori verità scomode, pettegolezzi e altre questioni, mentre il mondo aspetta gli annunciati documenti sulle banche (vedremo cosa salta fuori e quali porcherie verranno smentite a gran voce).

Il sito è stato oggetto di attacchi informatici volti a bloccare l’erogazione delle pagine, attacchi che sembrano essere comandati da nazioni e non da singoli individui o gruppi di hacker (non dimentichiamoci che gli hacker sono anche a libro paga, altrimenti come si spiegherebbero le manovre e gli arresti legati al mondo di internet).

Alcuni siti hanno preso le distanze da Wikileaks e probabilmente hanno cavalcato il suo successo fino a quando essere un suo gregario era pericoloso e pubblicamente hanno annunciato di aver tagliato ogni rapporto con il gruppo di Assange e non sono pochi a credere che siano state decisioni maturate singolarmente ma sembra che siano state “proposte” da altri più in alto per indebolire e spaventare Assange.

Ora si sta assistendo a quello che in parte era capitato quando Mitnick era in carcere, gli hacker di mezzo mondo si sono mobilitati per colpire proprio chi ha preso le distanze da Wikileaks, con attacchi mirati ai vari siti e prendendo le difese di Assange e soci inneggiando a favore della libera circolazione delle informazioni.

Trovo che Wikileaks sia un vaso di Pandora che potrebbe risucchiare in un vortice molto impegnativo molti stati e non solo, visto che di scheletri negli armadi ne hanno tutti, la cosa fastidiosa è che alle volte vengono mostrati e l’imbarazzo si trasforma rapidamente in rabbia. Chissà se vedremo le scritte “Free Assange” come quelle “Free Kevin” che gli hacker di mezzo mondo lasciavano un po’ ovunque per il web?

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