Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Settembre, 2013

Set
24

Che la causa sia il periodo del ‘68???

Categoria Pensieri

Ormai tutti abbiamo sotto il naso il naufragio del bel paese, ogni giorno un problema nuovo si aggiunge a quelli che nessuno ha affrontato e forse nessuno intende affrontare, in più si aggiungono clamorose svendite di aziende, alberghi, squadre, industrie nostrane a gruppi stranieri.

Così l’Italia perde pezzi come una macchina sgangherata e nessuno cerca di capirne il motivo e cerca di porvi rimedio.

Su Facebook (ma anche su Twitter) esiste una persona che veste i panni dell’Onnipotente che alle volte riesce ad essere molto più incisivo e chiaro rispetto a tutti i vari ministri e politici nullafacenti e risponde al nome di Dio (per chi vuole trovarlo il nome del profilo Facebook è Iddio, su Twitter @Iddio) e oggi ha scritto:

IDDIO

e purtroppo mi sa che non ha tutti i torti!

Il 1968 e dintorni è stato un periodo complesso e pieno di novità, con il riconoscimento di determinati diritti da parte degli operai, il periodo delle brigate rosse e degli anni di piombo, stragi, rivolte studentesche e via discorrendo.

Peccato che in mezzo a tutte queste cose si sia passati ad una maglia parecchio larga della scuola e del permissivismo, la nascita probabilmente del buonismo e via discorrendo.

Io all’epoca non ero nato, quindi mi baso su quello che mi è stato raccontato da chi ha vissuto il periodo o da quello che ho visto in televisione (non che il mezzo televisivo sia il migliore per informarsi, ma l’argomento mi è sempre interessato poco, il passato è passato), quindi potrei essermi fatto un’idea sbagliata.

Comunque noto che i più che hanno ceduto le loro aziende, industrie e via discorrendo erano ragazzi proprio in quell’epoca, poi vedo chi amministra le aziende pubbliche e le partecipate dallo Stato, praticamente fallite o che non godono di una buona salute.

La frase che ho riportato è quantomeno realistica, chi è venuto su con una certa ideologia, forte di idee che nel ‘68 potevano sembrare geniali, oggi sono superate e sono divenute tossiche per l’intero paese.

Oggi l’Italia avrebbe necessità di voltare pagina una volta per tutte, resettare tutto e ricominciare a lavorare con attenzione e determinazione, svendere i pezzi dell’Italia ora può salvare determinate situazioni, ma sul lungo periodo, secondo me, non porterà nulla di buono e probabilmente la pagheremo con gli interessi!

A questo punto proviamo a buttare fuori anche i sessantottini inutili e mettiamoli a lavorare senza troppe remore, forse ci faremmo del bene!

Set
11

Quanto c’è di verità nella finzione e viceversa?

Categoria Pensieri

poi2

Da alcune settimane, ma comunque in ritardo, ho scoperto il telefilm “Person of Interest”, ottima serie basata su di un piccolo gruppo di persone che cercano di prevenire crimini di basso livello attraverso le informazioni che un computer fornisce di volta in volta.

Praticamente questo computer, definita “la macchina”, autonomamente incrociando una serie di informazioni (telefonate, email, webcam e via così) decide quali casi hanno necessità di attenzione e di essere bloccati ancor prima che accadano.

La macchina non è altro che un grande fratello che analizza, registra ed elabora tutte le informazioni in maniera da rilevare anomalie ed approfondire le indagini segnalandole a persone addestrate.

L’argomento è più che di attualità, infatti da alcuni mesi il datagate che ha investito l’NSA (National Security Agency) degli USA grazie a Edward Snowden che ha dimostrato come l’agenzia americana ascoltasse e spiasse ignari cittadini sia americani che stranieri (anche l’Italia era sotto controllo) utilizzando un programma di sorveglianza denominato PRISM.

Le similitudini tra il telefilm (nato nel periodo dell’attacco alle torri gemelle e che ne hanno sfruttato l’evento per costruire gran parte della storia) e la realtà sono impressionanti, infatti è stato dimostrato che nella realtà uno stato può spiare chiunque senza troppi problemi.

L’ultima notizia sulla capacità dell’NSA di violare qualsiasi dispositivo è cosa calda, in rete molti siti riportano la notizia che sempre l’agenzia americana abbia la capacità e la possibilità di violare qualsiasi cellulare in commercio, di decodificare dati cifrati e via discorrendo (anche in questo caso la fantasia di alcuni scrittori è arrivata ben prima rispetto alle notizie di fatti reali, uno su tutti Crypto di Dan Brown).

Alle volte viene da chiedersi se chi scrive libri o sceneggiature in realtà abbiamo informazioni reali da chi conosce i fatti e debitamente camuffati possano essere trasformati in storie che il comune cittadino pensa essere pura fantasia.

L’altra idea è quella legata al modo di dire “se vuoi nascondere qualcosa mettila in bella mostra sotto il naso di tutti”, infatti a forza di parlare di determinate cose le persone alla fine le ignorano.

Resta comunque il fatto che Snowden ha scoperchiato un vaso che l’NSA avrebbe preferito tenere ben nascosto e chiuso al riparo dagli occhi del mondo.

Set
11

Per non dimenticare

Categoria Pensieri

9_11_sign

La follia umana non ha mai confini.

Set
02

Iteroperabilità tra smartphone, occhiali, tablet e orologi di nuova generazione

Categoria Internet, Pensieri

1.-Google-Glasses-Image-Courtesy-Best-Android-Lookout

Si sa, sono abbastanza incuriosito ed affascinato da tutto quello che è tecnologico, pertanto l’avvento dei famosi occhiali multimediali firmati Google mi ha attirato fin dalle prime battute.

Per chi non lo sapesse ormai gli attuali occhiali sono cose da preistoria, i Google Glass promettono di rendere l’esperienza di tutti i giorni migliore ed arricchita di contenuti e possibilità, il tutto sfruttando in parte il proprio smartphone Android.

I Google Glass permettono attualmente di scattare fotografie, registrare video e poche altre funzioni poichè la programmazione delle applicazioni è allo stato embrionale, inoltre la scarsa diffusione, per ora limitata ad un ristretto gruppo di persone che Google ha scelto accuratamente, ne limita per ora le future visioni e possibilità.

Comunque sulla carta un domani con il proprio paio di occhiali 2.0 si potrà condividere contenuti sui social network, leggere la posta, visualizzare contenuti di varia natura, prendere appunti, condividere con altri quello che vediamo, avere informazioni su quello che stiamo guardando (suppongo attraverso qualcosa di simile a Goggle per lo smartphone), avere indicazioni stradali e via così. L’idea non è poi così malvagia.

Il tutto ovviamente appoggiandosi al cellulare ed alla sua connessione alla rete, infatti per ora i Google Glass hanno un problema di durata della batteria e di spazio disponibile, comunque si è solo all’inizio.

Poi stanno nascendo come funghi gli orologi multimediali. Alla vista semplici orologi da polso che via bluetooth, sempre attraverso il cellulare, permettono di mostrare alcune informazioni, come il numero di chi ci sta chiamando e decidere di terminare la chiamata, leggere le email o gli aggiornamenti di Twitter più altre cose.

I tablet poi sono diventati compagni di vita di molte persone. Ammetto che sulle prime ero scettico, sembravano oggetti costosi e poco utili, poi dopo che ne ho avuto uno tra le mani ho capito che possono essere molto utili, tant’è che ad oggi ne uso abitualmente uno come agenda, blocco note, per mostrare le fotografie e i disegni, navigare in rete via wifi, alle volte giocare e comunque come fido braccio destro durante il lavoro.

In ferie già da due anni vedo persone che usano il proprio tablet, sempre se la fotocamera è di buon livello, per fare riprese e fotografie da molti turisti, io lo uso come guida turistica, comodo e pratico da usare, senza dover impazzire con la carta. Probabilmente i tablet diventeranno sempre più comuni, come gli smartphone e manderanno in soffitta i PC portatili, pesanti ed ingombranti da trasportare a confronto di un oggetto più piccolo di un foglio A4 e sottile meno di 1 cm.

Gli smartphone ormai sono onnipresenti, tutti fanno foto con il cellulare, scrivono, leggono, ascoltano musica come se fosse una cosa più che normale, in tasca si ha qualcosa di molto simile ad un PC, semplice da usare e oggi come oggi con costi decisamente contenuti (dipende da cosa si vuole comprare ovviamente).

Ricordo che anni fa Microsoft aveva messo in rete una sua visione del futuro legato alla medicina, con cartelle cliniche multimediali, come le stanze degli ospedali, la possibilità di avere una telemetria personale da condividere online con il proprio dottore direttamente da casa e via così, poi è arrivata PayPal che vuole permettere di pagare qualsiasi cosa utilizzando un dito attraverso le impronte digitali, Visa permette in alcune nazioni di usare il cellulare come carta di credito, ma idee ce ne sono molte altre!

Ricordo anche quando Microsoft, forse correndo troppo avanti rispetto agli altri, aveva presentato Surface, di fatto una sorta di tavolo tattile che permette di visualizzare contenuti di qualsiasi natura, scaricare le fotografie della macchina fotografica digitale semplicemente appoggiandocela sopra sfruttando il bluetooth e permettendo con la stessa modalità di inviarle ad altre periferiche, decisamente interessante ma forse ancora poco compresa come idea ma affascinante e tutto sommato potrebbe essere utile come stazione multimediale per gli alberghi, ristoranti e bar, o comunque in spazi pubblici dove si vuole dare un accesso a contenuti digitali di varia natura (anche a scopo informativo).

Il futuro ormai sarà sempre più digitale e la vita sul web correrà pari passo a quella reale, integrandosi e completandosi e sicuramente fondendosi in un unica cosa.