Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Mar
15

Votazioni con le impronte digitali in Parlamento

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Il problema dei così detti pianisti (quei politici che votano per altri parlamentari) è una cosa che affligge e danneggia la politica (senza tralasciare l’etica).

Qualche mese fa è stato proposto dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, d’installare un sistema di registrazione delle impronte digitali dei parlamentari che servono per poter effettuare le votazioni, obiettivo eliminare i pianisti. L’idea è notevole ed è già stata impiegata in altri stati e sembra funzionare in maniera corretta e trasparente, il sistema non registrerà chi ha votato cosa, quindi la privacy dei parlamentari è al sicuro e non viene violato il diritto al voto segreto.

Alcuni esponenti politici, per protesta, non hanno permesso di prendere loro le impronte digitali, infatti per chi non vorrà utilizzare il nuovo sistema, resterà in uso quello vecchio, solo con l’obbligo di rendere pubblico il loro nominativo!

Tutto bello fino a quando non si è parlato del costo d’installazione di tutto il meccanismo, solo poco più di 450 milioni di euro! Ebbene si, non ho sbagliato, il costo per tutto il sistema computerizzato è stato pari a 900 miliardi di vecchi lire! Il dubbio è che qualcuno ci abbia fatto una cresta non da poco e visto il momento non sono per niente bruscolini.

Ovviamente la cifra è stata oggetto di polemiche dello schieramento di sinistra, accusando l’attuale governo di sperperare denaro pubblico inutilmente e che quella cifra potrebbe essere impiagato per aiutare le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Cose nobili, se non si sapesse che il passato governo è stato quello che ha speso una cifra folle (mi pare di ricordare un qualcosa come 45 milioni di euro, ma potrei sbagliarmi) per il sito internet Italia.it che avrebbe dovuto fare da biglietto da visita all’Italia verso il resto del mondo, dando informazioni utili e notizie sulle varie cose che si possono venire a vedere, peccato che anche dopo la quantità di denaro spesa inutilmente, il sito sia stato da prima cancellato, poi ripreso per sistemarlo ed attualmente non è raggiungibile.

Non c’è che dire, lo Stato come al solito spende denaro pubblico (pagato dalle tasse di tutti noi) come se fosse il denaro del Monopoli e non pensa che forse lo sta letteralmente buttando dalla finestra (il sito ne è un esempio) o sta pagando qualcosa una cifra impressionante e forse esagerata. Ci vorrebbero dei consulenti capaci ed onesti, ma a quanto pare sono carenti in una delle due qualità!

Aggiornamento: A quanto pare i giornalisti ne hanno fatta un’altra delle loro, ebbene si, il costo del sistema di votazione non è stato di 450 milioni di euro, ma bensì di 450-550 mila euro, cifra ben più contenuta e ragionevole.

Certo che i giornalisti sono proprio bravi a dare le notizie nel modo sbagliato! Che fosse una cosa voluta? Il dubbio viene!

  1. Emanuele ha scritto,

    Indipendentemente dai costi, la cosa che non capisco è una: quando si fa un furto, si finisce sul giornale (e telegiornale) con foto, nome e cognome e magari una bella inquadratura del posto in cui si vive.
    Quando un parlamentare FRODA votando per un altro, il nome non viene sbattuto su tutti i giornali. Tutto rimane avvolto nel mistero. Eppure di telecamere sarà piena zeppa quell’aula e il danno che comporta la manipolazione del voto di una legge ha portata ben più ampia di quella di un semplice furto con scasso.
    Ciao,
    Emanuele

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  2. Piero_TM_R ha scritto,

    Parole santo Emanuele, per cose molto meno gravi si viene quasi inquisiti o comunque si hanno problemi, la politica invece non è mai trasparente.

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