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Libri: Nessuna identità di Lynda La Plante
Categoria Libri by Piero_TM_RDurante le lunghe giornate passate sotto l’ombrellone con le cuffie dell’MP3 nelle orecchie ho praticamente divorato questo libro di una scrittrice che non conoscevo, “Nessuna identità” è un libro poliziesco, con molti colpi di scena e un indagine che sembra essere sempre sul punto di finire in un vicolo cieco, alla ricerca di un noto narcotrafficante di cui non si sa nulla da vent’anni e da un numero sempre crescente di strane morti.
I personaggi sono simpatici, in particolar modo l’ispettrice Anna Travis, intelligente e caparbia, fastidioso il sovrintendente James Langton che sembra sempre remare contro alla Travis. Peccato la traduzione poco precisa e con parole non sempre corretta, nonostante abbia letto una versione cartonata, inoltre nel libro sono anche presenti un sacco di errori di stampa, il tutto rovina un po’ la lettura, forse nelle edizioni successive hanno sistemato i problemi.
La storia è ottima e molto ben realizzata, credo sia presente almeno un libro precedente al momento in cui viene narrata la storia, infatti alcuni personaggi e fatti vengono dati per scontati e non vengono più di tanto trattati, non che la storia ne risenta in modo particolare, sulle prime ci si domanda del perchè di alcune questioni che hanno portato la Travis in un nuovo distretto e del rapporto conflittuale con il soprintendente, con il passare del tempo e delle pagine si riesce a capire un po’ di più.
La storia non sembra comunque volutamente finito, probabilmente la scrittrice ha in cantiere un seguito, che non è una cosa sbagliata.
Consigliato a chi ama i polizieschi e le storie un po’ complicate ma non se la sente di leggere i libri di cui di solito scrivo e che tanto apprezzo.
Trama
Londra, un covo di spacciatori nella periferia più malfamata. Il cadavere è steso bocconi sul pavimento sudicio, in mezzo a rifiuti e vetri rotti. Potrebbe sembrare il solito regolamento di conti fra piccoli criminali, ma c’è qualcosa che non quadra e Anna Travis lo capisce subito, appena arriva sul luogo del delitto. La vittima è vestita con estrema eleganza, un’eleganza che stona in mezzo a quello squallore. E quando viene confermata l’identità del morto, Anna ne ha la prova: si tratta di Frank Brandon, un ex poliziotto che ha lavorato con lei in varie occasioni. Perché un uomo dalla reputazione integerrima come la sua ha fatto una fine del genere in un ambiente tanto degradato? Anna si butta a capofitto nell’indagine. Scoprire il prima possibile la verità le farà guadagnare la stima dell’ispettrice capo Carol Cunningham, suo nuovo superiore, una donna severa e inflessibile che la guarda con sospetto e mette in dubbio il suo operato; ma soprattutto la aiuterà a non pensare più a James Langton, suo ex capo ed ex amante, un uomo che riesce ancora a turbarla profondamente, a causa di un torbido e inconfessabile segreto di cui Anna è l’unica depositaria. Ma quello che Anna non sa è che sta per imbattersi in un caso che potrebbe essere molto più grande di lei.
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