Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
15

Dubbi sulla sicurezza – parte 8

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Se volevo una conferma di come tutta la normativa sulla sicurezza sia in larga parte ignorata volutamente o semplicemente aggirata, in questi giorni l’ho avuta.

L’Italia a livello normativo è uno dei paesi più avanzati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, vuoi perchè abbiamo sempre avuto a che fare con un territorio particolare, vuoi perchè nel tempo ci siamo sensibilizzati, fatto sta che è dal 1934 che si parla di sicurezza e di vite sa salvare.

Purtroppo, nonostante gli sforzi dei legislatori, i morti nei luoghi di lavoro continuano ad esserci, ultimo caso è quello di alcuni ponteggiatori morti all’interno di un silos da cui si è sprigionato un gas altamente tossico che in pochi minuti ha cancellato tre vite come un colpo di spugna che toglie lo sporco.

Personalmente mi capita di occuparmi di sicurezza nei cantieri edili, un ambiente che per molti aspetti è complesso, il tipo di lavorazioni che si devono eseguire, i macchinari impiegati, l’ignoranza di chi opera (ignoranza buona, nel senso che si ignora) e non ultima la difficoltà di interfacciarsi con la manodopera che è praticamente straniera e che alle volte non parla italiano, nonostante sia richiesto che sia parlata correttamente la lingua italiana e che questa capacità venga alle volte assicurata dagli impresari che forse non hanno mai parlato con gli operai.

Comunque torniamo a quello che mi è capitato in questi giorni, in un cantiere sto cercando di portare un insperato ordine che fin dall’inizio non è esistito, nonostante le mie ripetute lamentele, quindi ho cercato di avere copia di tutta la tanto odiata (dagli impresari) carta necessaria ed obbligatoria in un cantiere edile di qualsiasi natura, importo e grandezza. Inoltre sto cercando di radunare tutte le figure coinvolte nel cantiere per una riunione congiunta, così da poter individuare le varie figure che dovrebbero essere incaricate e formate all’uopo (dovrebbero perchè inizio ad avere alcuni dubbi).

Ovviamente la richiesta di documenti è stata fatta più volte verbalmente e per e-mail, la risposta è stata che c’è difficoltà ad avere alcune cose, che alcuni documenti dovrebbero essere stati fatti, per poi sapere che non sono stati preparati ne tantomeno presentati ai competenti uffici. Poi c’è il classico tentativo dello scarica barile e la solita scusa del non sapevo. Peccato che la norma, simile a quella che è oggi in vigore, risale al 1996! Quindi è difficile pensare che non si conoscano le norme.

Un amico e collega mi ha fatto notare che alle volte il problema è legato ai ribassi d’asta esagerati che vengono letteralmente ripagati dirottando la cifra che sarebbe servita per la sicurezza per recuperare quanto scontato ed azzerando di fatto tutti i buoni propositi di chi ha redatto il piano di sicurezza e tutto il resto della carta che viene ogni volta prodotta e che solo chi lo ha scritto (teoricamente) e la testina della stampante lo hanno letto con molta attenzione.

Ho sempre ritenuto i ribassi d’asta, particolarmente nel pubblico, una cosa dannosa e che possono ritorcersi sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza degli operai che purtroppo cadono come le mosche. Certo che se si continua di questo passo i morti continueranno ad esserci, le multe saranno sempre più salate e nulla cambierà.

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