Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Dic
03

Il fenomeno Wikileaks

Categoria Internet, Pensieri by Piero_TM_R

Nelle ultime settimane, dopo che i magistrati hanno sequestrato ed intimato ai giornalisti di allontanarsi da Avetrana e far lavorare gli inquirenti, ecco che spunta una nuova notizia che occuperà le prime pagine e farà discutere per un po’ di tempo, almeno fino a quando non spunterà qualcosa di più succulento da addentare, la nuova notizia si chiama Wikileaks.

Il sito esiste già da qualche anno e di rado i giornalisti nostrani hanno mostrato interesse ai documenti che con il tempo ha reso disponibili al mondo intero, ma da alcuni giorni ecco che veniamo coinvolti, nostro malgrado, nelle vicende internazionali. Parecchi documenti sono già stati pubblicati e nonostante le varie personalità coinvolte e le smentite ufficiali, le voci e i pettegolezzi si rincorrono.

Sono spuntati documenti confidenziali in cui si parla di politici, manovre sottobanco, pressioni e via dicendo, considerando anche i documenti legati ai vari conflitti internazionali, il tutto con molto imbarazzo degli interessati.

Ovvie le repliche degli interessati che cercano in tutti i modi di smentire le notizie e di mostrarsi gli uni amici degli altri, ma sembra più un teatrino dettato dalla diplomazia che da reali idee di amicizia e stima reciproca.

Ora il sito funziona a fasi alterne a causa di attacchi informatici volti a renderlo inaccessibile, cosa di cui sembra che nessuno se ne stia preoccupando più di tanto (che ci sia qualche Stato dietro a tutto ciò?), l’ideatore e fondatore del sito è ricercato per una denuncia di stupro ed è diventato uccel di bosco, le nazioni continuano a smentire e commentare le news ed ovviamente le opposizioni banchettano su tutto questo cercando ulteriore materiale per screditare il proprio avversario politico.

In tutto questo, quelli più contenti sono i giornalisti che hanno sempre materiale fresco di giornata da sbattere in prima pagina, così da costruire castelli in aria e riempire di parole le proprie pagine (che siano di carta o digitali), ovviamente rendendosi sempre più simili a sciacalli.

Ora la questione interessante è vedere come andrà a finire, se Wikileaks chiuderà sotto pressioni delle varie agenzie, se verrà oscurato come è successo per altri siti (The Pirate Bay ne è un esempio), oppure se la macchina diplomatica riuscirà a screditare a tal punto le informazioni e l’ideatore in modo da rendere le notizie dei potenziali falsi trascurabili.

Fatto sta che fino a quando wikileaks si è occupato di alcune questioni che non hanno avevano nulla a che fare con l’Europa e l’Italia, nessuno si è interessato alla vicenda, dando un occhio disinteressato alla cosa, ora invece sembra che il nemico numero uno sia proprio un sito che diffonde documenti riservati che si stanno rilevano scomodi per molti politici e nazioni.

Staremo a vedere, fatto sta che la verità fa male, come sosteneva una canzone di parecchi anni fa, ed è anche scomoda quando salta fuori.

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