Finalmente sono riuscito a vedere, in due volte, il film Oppenheimer di Christopher Nolan, incredibile che esista ancora qualcuno he sappia fare un film come si deve, complimenti!
Le tre ore sembrano tantine, ma sinceramente passano senza grossi problemi, basta dividere in due parti e il gioco è fatto.
Colpisce principalmente per il discorso etico che emerge, sicuramente gli scienziati coinvolti nel progetto Manhattan avevano come obiettivo lo studio di una serie di teorie foraggiati da molti soldi e con la possibilità di lavorare in gruppi, solo alla fine si sono accorti di aver creato una bomba dagli effetti dannatamente enormi.
Bravo Nolan che in un mondo di computer grafica e film con trame a dir poco insulse ha tirato fuori un filmone degno di Hollywood.
Settimana scorsa su uno dei canali Mediaset è andato in onda il film Beverly Cops 2. Film degli anni ’80 e figlio di un’epoca passata.
Nel film oltre ad Eddy Murphy c’era anche l’attrice Brigitte Nielsen che aveva messo in mostra le chilometriche gambe con gonne corte.
Durante la scena del poligono Axel Foley osserva Karla Fry mentre spara e la telecamera indugia sulle gambe dell’attrice piegata in avanti, segue la battuta di Axel “quanto ci metti a depilarti?” E Karla piccata risponde se era una critica, Axel risponde “mi sto offre do di darti una mano”, il tutto condito dalla solita risata di Accolla (voce indimenticabile del doppiaggio italiano e fautore proprio della risata).
Oggi una battuta del genere sarebbe sicuramente stigmatizzata ed ritenuta sessista, non parliamo poi dell’inquadratura volutamente pruriginosa.
Altro film ed altro contesto, Scuola di polizia, il gigantesco Bubba Smith sveglia Mahoney perché vuole imparare a guidare, Mahoney guarda in camera affermando “va bene, tanto dormire è una cosa fa fin*chi!”
Con i tempi attuali una battuta del genere non sarebbe nemmeno pensata, tutti troppo impegnati a non offendere nessuno.
E credo ne esistano altri con contenuti oggi ritenuti discutibili, ma non li ricordo, ma siamo sicuri che il politically correct abbia senso, ok il buon esempio ma trovo la cosa alle volte discutibile. Credo che tornerò sull’argomento, devo solo radunare alcune idee.
Ieri sera ho visto il film Firestarter uscito nel 2022 e remake del film del 1984 che usciva in Italia con il titolo Fenomeni paranormali incontrollabili e basato sul libro di Stephen King intitolato L’incendiaria.
Nonostante online le critiche al remake non siano confortanti a me il film è piaciuto, mancano parti del romanzo ma la logica resta.
Charlie e i genitori hanno superpoteri quali la telecinesi (la madre), dominio psichico (il padre) e la bimba oltre ad aver ereditato dai genitori i rispettivi poteri può anche appiccare incendi con la mente (piroconesi).
Tralasciando il film, ogni tanto negli anni ho pensato a quale superpotere mi piacerebbe avere, se esistessero, uno su tutti la possibilità di sentire il pensiero altrui e avere il potere del controllo mentale simile a quello dei Jedi. A chi legge queste poche righe chiedo, e a te? Quale potere piacerebbe?
Il successo globale della serie Amazon This Is Is è indiscutibile, ha funzionato molto bene e ha tenuto tutti incollati alle TV.
È piaciuto tanto il modo di raccontare la storia, raccontando la storia in vari periodi della vita dei personaggi, un modo nuovo per narrare una storia dando una dinamicità al tutto.
Oggi una nuova serie utilizza il medesimo schema per raccontare la storia di due donne, Kate e Tully, divenute amiche da ragazzine e cresciute insieme con tutte le difficoltà, problemi e gioie della vita.
Anche in questo caso è stato fatto centro.
Trama: Le vicende sentimentali e lavorative di due amiche su tre linee temporali. Tully e Kate migliori amiche dall’adolescenza dovranno fare i conti con molte avversità ma la loro amicizia riuscirà a tenerle unite anche nei momenti più difficili. Fonte Wikipedia.
Nel fine settimana ho voluto vedere il film sulla nascita del social network che ha in parte sconvolto il mondo del web, il famigerato Facebook.
Ho trovato che il film sia un po’ troppo per gli appassionati di informatica, infatti i personaggi, come mi aspettavo, sono tutti dei nerd. Non sapevo che nella società fosse entrato anche l’ideatore di Napster.
Il film è tutto incentrato parallelamente sulla nascita del social network e sull’idea che lo ha generato, ma anche sulle vicende legali che hanno coinvolto Zuckerberg. Quest’ultimo non ci ha fatto una bella figura, anzi, è stato dipinto come una persona con difficoltà a relazionarsi con gli altri, un po’ trasognato e coccolato dall’ideatore di Napster. Litiga con tutti e mette all’angolo anche il suo migliore amico.
Il film non è un granchè, un po’ fiacco come tutte le trasposizioni della realtà, è probabile che comunque i fatti avranno sicuramente subito un riarrangiamento.
Da vedere solo se veramente motivati ed incuriositi dalla cosa, altrimenti lasciate stare.
Scheda tratta da FilmUP
Trama: In una sera d’autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg, un genio dell’informatica, siede al suo computer e inizia con passione a lavorare ad una nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione, quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. In soli sei anni e con 500 milioni di amici, Mark Zuckerberg è il più giovane miliardario della storia … ma per lui il successo porterà anche complicazioni sia personali, sia legali. Dal regista David Fincher e lo sceneggiatore Aaron Sorkin arriva The Social Network, un film che dimostra che con 500 milioni gli amici è inevitabile non farsi dei nemici. Il film è prodotto da Scott Rudin, Dana Brunetti, Michael De Luca e Ceán Chaffin, tratto dal libro The Accidental Billionaires di Ben Mezrich.
Quest’estate alla fine anch’io ho visto Avatar, nonostante i miei dubbi e perplessità verso il film, il tutto grazie ad una coppia di amici che ci hanno prestato il DVD. Ebbene si non sono riuscito a staccarmi dal computer e mi sono portato il notebook in ferie.
Devo ammettere che di per se il film è realizzato molto bene, con ambientazioni più che realistiche e molto ben realizzate, altrimenti come avrebbe fatto James Cameron a motivare il costo del film e il tempo che c’è voluto per metterlo insieme?
Non posso dire che sia un brutto film, però la storia è scontata già dai primi minuti, si capisce come andrà a finire, quindi poche sorprese. Inoltre personalmente ho avuto più l’idea di vedere un videogioco con una grafica sbalorditiva più che un film.
Gradito il ritorno della Weaver che è tornata alla fantascienza dopo Alien (personalmente una delle serie che più ho apprezzato). Gli altri attori mi erano in parte sconosciuti, a parte Michelle Rodríguez (interprete di due dei tre Fast & Furious) e Giovanni Ribisi, difficile associare un volto a chi ha donato le movenze e parte dei lineamenti ai Na’vi, comunque leggendo i nomi degli interpreti non ho memoria di loro e dei lavori pregressi.
Personalmente il film mi ha lasciato un po’ combattuto, bella in parte la storia, ambientazioni incredibili e creature con movenze molto realistiche, ma non sono completamente convinto del prodotto nel suo insieme, troppo computer (e per uno che li apprezza e li usa molto non è una cosa da poco), troppi effetti speciali e recitazione secondo me in parte compromessa, non dev’essere per niente bello recitare tutto il tempo davanti ad uno schermo verde sapendo che la propria faccia ed il proprio corpo saranno modificate da un computer.
Lo consiglio a chi ama i film fantascentifici e catastrofici, comunque non è un film da buttare, forse un po’ troppo pubblicizzato.
Scheda tratta da FilmUP: Avatar Titolo originale: Avatar Nazione: U.S.A. Anno: 2009 Genere: Azione, Fantascienza, Thriller Durata: 166′ Regia: James Cameron Sito ufficiale: www.avatarmovie.com Sito italiano: www.avatarilfilm.it
Cast: Sam Worthington, Zoe Saldana, Laz Alonso, Sigourney Weaver, Michael Biehn, Wes Studi, Joel Moore, CCH Pounder Produzione: Twentieth Century-Fox Film Corporation, Giant Studios Inc., Lightstorm Entertainment Distribuzione: 20th Century-Fox Data di uscita: 15 Gennaio 2010 (cinema) Nomination Oscar 2010
Trama: Jake Sully, é un ex marine costretto a vivere su una sedia a rotelle. Nonostante la disabilità fisica, nel cuore Jake è rimasto un combattente. Viene arruolato e, dopo un viaggio di alcuni anni luce, raggiunge l’avamposto degli umani su Pandora, dove un consorzio di aziende è impegnato nell’estrazione di un raro minerale, indispensabile per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l’atmosfera di Pandora è tossica, è stato sviluppato il Programma Avatar, che permette di collegare la coscienza umana a un avatar, cioè un corpo biologico guidato a distanza, in grado di sopravvivere all’atmosfera letale del pianeta. Questi avatar sono ibridi geneticamente modificati in cui il DNA umano è stato mescolato con quello della popolazione indigena di Pandora… i Na’vi. Rinato nel corpo di un avatar, Jake può camminare di nuovo e dare inizio alla missione che gli è stata assegnata: infiltrarsi nel mondo dei Na’vi, che sono diventati un serio ostacolo per le attività estrattive del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na’vi, Neytiri, gli salva la vita e questo cambia tutto. Jake viene accolto nel suo Clan e impara ad essere uno di loro, dopo avere superato molte prove e vicissitudini. Man mano che il rapporto tra Jake e la riluttante insegnante Neytiri si approfondisce, l’uomo impara a rispettare i Na’vi e il mondo in cui vivono e, alla fine, si schiera dalla loro parte. Presto Jake dovrà affrontare la prova finale, guidando i Na’vi in una battaglia epica che deciderà il destino di un mondo intero.
Prima di mettersi davanti alla TV per vedere questo film consiglio di procurarsi un po’ di fazzoletti, la lacrima alla fine è inevitabile.
Il film è emozionante e toccante, se poi si pensa che la storia è ispirata ad una vicenda accaduta realimente in Giappone alla fine degli anni ’30, l’emozione aumenta. Il film narra di un cane che “trova” il suo padrone alla stazione e che non lo lascerà mai più, nemmeno dopo una piccola tragedia. Hachi diventerà una sorta di mascotte della stazione dove ogni giorno alle 17.00 aspetterà il suo padrone, seduto sempre nello stesso posto.
Consigliato a tutti, senza dubbio, anche se alla fine prende un po’ di magone. Molto bello.
Hachiko – il tuo migliore amico Titolo originale: Hachiko: A Dog’s Story Nazione: U.S.A. Anno: 2009 Genere: Drammatico Durata: 98′ Regia: Lasse Hallström Sito ufficiale: www.hachithemovie.com Sito italiano: www.luckyred.it/hachiko
Cast: Richard Gere, Sarah Roemer, Joan Allen, Jason Alexander, Cary-Hiroyuki Tagawa, Erick Avari, Donna Sorbello, Robert Capron, Davenia McFadden, Bates Wilder Produzione: Inferno Productions Distribuzione: Lucky Red Data di uscita: Roma 2009 30 Dicembre 2009 (cinema)
Trama: Hachiko, A Dog’s Story, emozionante riadattamento americano di un famoso racconto giapponese ispirato a una vicenda vera, è la storia di Hachi, un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo padrone. Ogni giorno Hachi accompagna il professor Parker (Richard Gere) alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di ciò che accade quando questa routine viene bruscamente interrotta rende la storia di Hachi una favola per tutte le età. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il più semplice fra i gesti possa diventare la più grande manifestazione di affetto mai ricevuta.
Secondo dei quattro film noleggiati da Blockbuster. Il film in questione è il secondo capitolo della Millennium Trilogy scritta da Stieg Larsson, scrittore e giornalista svedese, il capitolo precedente di cui mi ero scordato si intitola “Uomini che odiano le donne”, uscito tempo fa e veramente coinvolgente ed agghiacciante per gli argomenti trattati.
La serie dai tratti molto noir e girata ed ideata in maniera magistrale mi ha fatto scoprire il cinema svedese, che devo ammettere non ha nulla da invidiare al cinema di Hollywood.
Il primo capitolo è crudo e molto violento, dove un giornalista scopre cose che sarebbero dovute restare nascoste.
Uomini che odiano le donne Titolo originale: Män som hatar kvinnor Nazione: Svezia, Danimarca Anno: 2009 Genere: Thriller Durata: 152′ Regia: Niels Arden Oplev Sito ufficiale: www.millenium-lefilm.fr Sito italiano: www.uominicheodianoledonne.it
Cast: Peter Haber, Noomi Rapace, Michael Nyqvist, David Dencik, Georgi Staykov, Tomas Köhler, Lena Endre, Per Oscarsson, Ingvar Hirdwall, Gunnel Lindblom Produzione: Nordisk Film, Sveriges Television, Yellow Bird Films, ZDF Enterprises Distribuzione: Bim Distribuzione Data di uscita: 29 Maggio 2009 (cinema)
Trama: Dopo aver perso una causa per diffamazione, il giornalista economico Mikael Blomqvist, si trova ad attraversare un periodo difficile, ed accetta l’offerta dell’ottantenne Henrik Vanger, patron di una grossa industria svedese, che lo ingaggia per investigare sulla scomparsa dell’adorata nipote Harriet Vanger, avvenuta trent’anni prima. Per dargli una mano, gli viene affiancata la hacker informatica Lisbeth Salander. Insieme i due scoprono una fitta rete di segreti all’interno della famiglia Vanger che potrebbero essere decisivi per poter arrivare alla scoperta della verità…
Anche il secondo capitolo non è delicato, la violenza e la cattiveria la fanno da padrone e anche questa volta Blomqvist si ritrova coinvolto in questioni molto spinose gestite da criminali che non hanno scrupoli, inoltre viene a conoscenza di fatti legati al’adolescenza di Lisbeth, peccato che per sapere come andrà a finire la storia si dovrà aspettare l’uscita del terzo capitolo intitolato “La regina dei castelli di carta”.
La ragazza che giocava con il fuoco Titolo originale: Flickan som lekte med elden Nazione: Svezia Anno: 2009 Genere: Thriller Durata: Regia: Daniel Alfredson Sito ufficiale: www.laragazzachegiocavaconilfuoco.it
Cast: Noomi Rapace, Michael Nyqvist, Lena Endre, Georgi Staykov, Sofia Ledarp, Micke Spreitz, Per Oscarsson, Paolo Roberto Produzione: Nordisk Film, Sveriges Television, Yellow Bird Films, ZDF Enterprises Distribuzione: Bim Distribuzione Data di uscita: 25 Settembre 2009 (cinema)
Trama: Due giornalisti della rivista Millenium vengono brutalmente assassinati proprio quando stanno per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia. E sull’arma del delitto ci sono le impronte di Lisbeth Salander (Noomi Rapace), una ragazza che ha alle spalle una storia di comportamenti violenti, considerata pericolosa. Ora Lisbeth è ricercata. Ma sembra che nessuno riesca a trovarla. Intanto, il direttore della rivista, Mikael Blomqvist (Michael Nyqvist), non crede a quello che dicono i notiziari: conoscendo Lisbeth, sa che diventa violenta quando ha paura, e cerca in tutti i modi di arrivare a lei prima della polizia. Mentre indaga per ricomporre la trama di un complicato puzzle, Blomqvist si trova a fare i conti con alcuni spietati criminali, tra cui lo spaventoso “gigante biondo” armato di motosega – un omone che non sente il dolore fisico. Nel corso delle sue indagini, Blomqvist scopre anche alcuni tragici e dolorosi eventi della vita di Lisbeth: internata in un istituto psichiatrico a 12 anni e dichiarata incapace a 18, la giovane è il prodotto di un sistema ingiusto e corrotto. Ma più che una vittima impotente, Lisbeth è l’angelo vendicatore che si abbatte su chi le ha fatto del male con una collera terrificante nella sua intensità, ma prodigiosa nei risultati.
Visto l’attuale ponte (lavorativo per il sottoscritto), dopo aver fatto l’albero di Natale (non ho ancora messo le lucine fuori), io e la mia metà abbiamo pensato di sfruttare l’attuale promozione di Blockbuster che permette il noleggio di ben quattro DVD per cinque giorni, il tutto per € 10,00.
Tra le scelte c’è stato questo film interpretato da Jennifer Aniston ed Owen Wilson ed un labrador molto simpatico. Sulle prime sinceramente, leggendo la trama, ho pensato ad una copia di Beethoven, invece il film è veramente ben fatto e simpatico, inizia come una commedia, con il labrador cucciolo che combina una marea di guai di ogni tipo, tanto che viene più volte definito “il peggior cane del mondo”, con il passare del tempo i due interpreti bipedi decidono di avere dei figli, cambiare città, casa, il bellissimo Marley continua a combinare guai di ogni tipo.
Il finale è un po’ amaro e devo ammettere che trattenere la lacrima è veramente difficile. Bellissimo ed adatto a tutta la famiglia.
Scheda: Titolo originale: Marley & Me Nazione: U.S.A. Anno: 2008 Genere: Commedia Durata: 120′ Regia: David Frankel Sito ufficiale: www.marleyandmemovie.com
Cast: Jennifer Aniston, Owen Wilson, Alan Arkin, Kathleen Turner, Haley Bennett, Clarke Peters, Eric Dane, Jennifer Wiener, Haley Hudson, Victoria Roman Produzione: Fox 2000 Pictures, Regency Enterprises Distribuzione: 20th Century Fox Data di uscita: 03 Aprile 2009 (cinema)
Trama: Mentre cade la neve la notte delle loro nozze, i neosposi John e Jenny Grogan (Owen Wilson e Jennifer Aniston) decidono di lasciarsi alle spalle il rigido inverno del Michigan e partono per il sud per iniziare una nuova vita a West Palm Beach, in Florida. Trovano lavoro come giornalisti in due quotidiani locali concorrenti, comprano la loro prima casa e iniziano ad affrontare le sfide della vita matrimoniale e del nuovo lavoro, oltre a prendere in considerazione l’idea di cambiare per sempre la loro vita mettendo su famiglia. John, che non è certo di essere pronto a diventare padre, confessa i suoi timori all’amico e collega Sebastian, che ha per lui la soluzione perfetta: regalare a Jenny un cucciolo. “Niente di più facile”, afferma Sebastian. “Lo porti a spasso, gli dai da mangiare, lo fai uscire ogni tanto”. E così arriva Marley. I Grogan adottano un graziosissimo labrador biondo di cinque chili che, in breve tempo, diventa un rullo compressore: quarantacinque chili di energia incontrollata che trasformano la casa dei Grogan in un’area disastrata. La scuola di addestramento non ha alcun esito: Marley stacca a morsi pezzi di cartongesso dalle pareti, morde il divano, rovescia i secchi dell’immondizia, ruba un tacchino il giorno del Ringraziamento, distrugge cuscini e fiori, beve l’acqua del water e insegue il fattorino dell’UPS. Perfino una costosa collana appena acquistata non è al sicuro dalle voraci bravate di Marley. Nel marasma che crea nel corso degli anni, Marley osserva i Grogan vivere gli alti e bassi della vita familiare, cambiare lavoro e casa e, soprattutto, affrontare la miriade di difficoltà tipiche di una famiglia in crescita. Come John e Jenny realizzano, Marley – “il cane peggiore del mondo” – in qualche modo tira fuori il meglio da loro.
Non credo che Clint Eastwood abbia bisogno di presentazioni, chi non lo conosce e ha visto almeno un suo film? Direi nessuno.
Gran Torino prende in prestito il nome di una macchina della Ford degli anni ‘70 che ha fatto storia (era la macchina del noto telefilm “Starsky e Hutch”) e per bocca di Eastwood sarà l’ultimo che interpreterà.
Il film parla di un veterano della guerra in Korea che dopo parecchi anni conserva un notevole rancore verso gli orientali, destino vuole che nella casa vicino alla sua vadano ad abitare dei koreani, ma proprio grazie a loro, ed in particolare del ragazzo Tau, riuscirà a superare i suoi pregiudizi.
La trama è veramente bella ed interessante e nonostante sia tendenzialmente drammatica fa anche sorridere per i modi di fare da burbero del signor Kowaski. Molto bello e consigliato a tutti.
Gran Torino Titolo originale: Gran Torino Nazione: U.S.A. Anno: 2008 Genere: Drammatico, Thriller Durata: 116′ Regia: Clint Eastwood Sito ufficiale: www.thegrantorino.com Sito italiano: www.warnerbros.it/grantorino/
Cast: Clint Eastwood, Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her, Brian Haley, Geraldine Hughes, Dreama Walker, Brian Howe, John Carroll Lynch, William Hill, Scott Eastwood Produzione: Double Nickel Entertainment, Gerber Pictures, Malpaso Productions, Media Magik Entertainment, Village Roadshow Pictures, Warner Bros. Distribuzione: Warner Bros. Data di uscita: 13 Marzo 2009 (cinema)
Trama: Un veterano della guerra in Korea, Walt Kowalski, vive in un quartiere popolato proprio da koreani. Il suo carattere difficile, lo ha portato, negli anni, ad allontanarsi dai suoi famigliari, ed ora che nel suo quartiere si sta scatenando una banda tra bande rivali, si ritrova sempre più solo. Quando, però, le schermaglie arrivano ad interessare il suo vicino di casa, nonostante questi cerchi di rubargli la sua Ford Gran Torino del 1972 custodita gelosamente in garage, Kowalski, interviene in sua difesa, mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Per questo gesto l’uomo viene considerato un eroe, e per ringraziarlo, i suoi vicini, cercheranno di aiutarlo a riportare l’armonia con i suoi familiari.