Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Lug
19

Diritto alla casa

Categoria Pensieri, Vario by Piero_TM_R

Non credo di averne mai parlato, in caso contrario vuol dire che inizio a perdere colpi e memoria.

Ogni tanto riemerge pubblicamente il diritto alla casa, oggi come non mai se ne parla a causa del rialzo dei mutui a causa delle manovre della BCE.

Nulla da dire sulla questione che le persone abbiano il diritto ad avere un tetto sopra la propria testa, cosa più che sacrosanta. Ritengo però che vi sia una sottile ma importante differenza.

Il diritto alla casa non vuol dire averla di proprietà. Per molti fattori non tutti possono permettersi l’acquisto di un immobile o se riescono a comprarlo alle volte capita che poi non riescano a mantenerlo a causa delle spese condominiali e così via, portandoli nel tempo a perdere l’immobile perché pignorato e venduto all’asta.

Mi spiego meglio, ci sono soggetti che per varie dinamiche hanno diritto alle case di residenza pubblica, solo che tali immobili sono pochi rispetto al numero di richiedenti e si deve aspettare di salire in graduatoria, poi vi sono soggetti che avendo un reddito maggiore possono locare un immobile, infine c’è chi riesce ad acquistare per sé una casa.

L’acquisto di una casa è un passo importante in generale, il più delle volte si pensa sia meglio comprare che affittare, i costi di questi ultimi non sono più così bassi, ma divenire proprietari espone a spese importanti, oltre il pagamento di un mutuo.

Un capitolo importante sono le spese di amministrazione, se l’edificio ha il riscaldamento c’è realizzato le cifre possono diventare importanti nel corso dell’anno. Poi ci sono le spese impreviste, tolte le spese di lavori all’interno dell’appartamento, lavoro straordinari come riparazioni e lavori straordinari possono esporre i redditi più bassi a problemi di liquidità.

Qua chi compra al posto di affittare non valuta che oltre alla rata del mutuo, magari vicina (ora è difficile) a quella dell’affitto è necessario prevedere spese aggiuntive nel tempo.

Chi affitta paga solo le questo i ordinarie, alcuni consumi (dipende dai contratti), ma non paga le spese straordinarie che sono a carico del proprietario dell’immobile.

Negli anni per lavoro ho visto molti finire con un pignoramento e vendite all’asta per essere finiti con la testa sotto e condomini procedere al recupero delle somme dovute agendo per vie legali.

Insomma il diritto alla casa è intoccabile, ma non è un diritto averla di proprietà se non la si può comprare.

  1. camu ha scritto,

    La crisi finanziaria del 2008 in America partì proprio dai cosiddetti mutui subprime: persone che sapevano di non aver le possibilità economiche di acquistare un immobile di un certo livello si facevano prestare soldi da banche con pochi scrupoli. Le case poi, te lo dico da proprietario, richiedono tanto lavoro e manutenzione, specialmente se non compri qualcosa costruito negli ultimi 15 anni. Dal semplice tinteggiare le pareti alla riparazione di tetti e facciate che con il tempo vanno deteriorandosi, una casa è un pozzo senza fondo.

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  2. Piero_TM_R ha scritto,

    Dillo a me che lavoro nel settore… È per quello che sostengo che non tutti possono permettersi una casa di proprietà.

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