No, non sono impazzito e tantomeno mi aggiro per la città armato del famigerato Guttalax o di un clistere per colpire altri ignari cittadini, tanto per tranquillizzare tutti.
Ormai le nostre città ed in particolare alcune direttrici sono costantemente congestionate e ci si ritrova tutti a sbuffare e a chiedersi quando e come arriveremo alla nostra destinazione, oppure ci si ritrova tutti in fila senza riuscire a capire cosa stia rallentando il nostro passo.
Alle volte il caos è dovuto a qualche manifestazione, altre volte perchè proprio sulla nostra strada il destino ha deciso di piazzarci un incidente, però molte volte le cause sono ben altre.
Un amico si domandava “I vigili vanno dove ci sono gli ingorghi o gli ingorghi si formano dove ci sono i vigili?”, siamo quasi alla storica domanda dell’uovo e della gallina che non ha una risposta, anche quella dei vigili non credo abbia una risposta semplice da ottenere.
Spesso mi capita nei miei spostamenti da un capo all’altro della città di trovarmi in zone presidiate dai vigili urbani e molte volte mi rendo conto che molti di loro ignorano come governare il traffico in maniera efficace. Solitamente si limitano ad anticipare o ritardare i semafori con le loro poco convinte movenze e qualche fischio, nulla più. Per poi non parlare di quando piove (e tutti prendono la macchina) o nevica, circostanze in cui trovare un vigile diventa arduo se non impossibile.
In più ad aumentare il traffico sono le mamme ed i papà che alla mattina accompagnano i figli a scuola o li vanno a riprendere all’uscita con SUV, macchine e moto parcheggiate alla rinfusa lungo le strade, nonostante il più delle volte siano presenti i vigili.
Poi spuntano durante la giornata i pensionati che guidano la macchina come se non esistesse nessun altro al mondo, procedendo in maniera incerta (frecce messe a caso, frenate improvvise e manovre da ritiro della patente) mentre accompagnano la consorte a fare la spesa o anche solo per andare al circolo sotto casa. Questi il più delle volte viaggiano talmente lentamente che potrebbero rubargli le ruote senza troppi problemi.
Il parcheggio selvaggio è un’altra questione di difficile risoluzione, se non impedendo l’uso dell’auto anche per recarsi a comperare il latte a 500 mt da casa. C’è da dire che sono presenti molte zone (parlo per Genova) dove non esiste modo di parcheggiare, con persone che il più delle volte lasciano la macchina in doppia fila tutta la notte senza farsi troppe domande e senza pensare se chi è rimasto chiuso dovesse uscire urgentemente.
Il bello sarebbe riuscire ad utilizzare tutti i mezzi pubblici, peccato l’incertezza di arrivare in tempo e le condizioni di viaggio su mezzi che sembrano carri bestiame! Così il traffico continua ad essere terribile, i mezzi pubblici non vengono sfruttati e tutti siamo nervosi ed irritabili se dobbiamo andare da qualche parte con mezzi propri.
Che il passare del tempo sia un’invenzione dell’uomo non è una novità, prima ci si basava sul fatto che le stagioni passavano, poi abbiamo inventato gli orologi ed i calendari, diventandone così schiavi.
Il nuovo anno è iniziato da alcuni giorni e come ogni anno si sentono i buoni propositi che nella stragrande maggioranza dei casi saranno disattesi, gli astrologi fanno le loro previsioni astrali, che spesso non rispecchiano quello che accadrà, molta gente si chiede come sarà il nuovo anno, altri se ne infischiano.
Per come la vedo io poco o nulla cambierà, anche perchè io sono dell’idea che l’anno finisca ad agosto, non so il motivo ma l’ho sempre vissuta così. Fatto sta che comunque l’anno nuovo convenzionale è pieno di domande, aspettative ed enormi dubbi che solo il passare del tempo può aiutarmi a dipanarli.
Un po’ di ansia è sempre legata all’area del lavoro, sono sempre a domandarmi se e cosa arriverà di nuovo da fare, se e come i clienti pagheranno e così via (essere libero professionista è come essere un precario a vita, senza certezze), ci si augura che la situazione generale non travolga tutto e tutti come un fiume in piena e non crei troppi problemi (nonostante tutto però ristoranti e luoghi di villeggiatura sono sempre pieni, alla faccia della crisi).
Insomma, l’anno è nuovo di pacca e con il nylon sui sedili, però i problemi sono sempre gli stessi che ci tengono compagnia da sempre.
Cari amici, Il 2010 è da poco terminato, e mi corre l’obbligo di ringraziarVi, per tutte le mail, che mi avete inoltrato durante l´anno, appena trascorso
Ringrazio chi mi ha mandato la mail che parlava della cacca di topo nella colla delle buste così, adesso, uso una spugnetta bagnata ogni volta che devo chiudere una lettera.
Ho terminato i miei risparmi perché …. ho mandato tutto quanto possedevo alla ragazzina malata, che stava per morire in ospedale, per la 387.258° volta.
Ma andrà meglio, dopo che avrò ricevuto le 15.000 Sterline, che Bill Gates e la Microsoft mi manderanno, per aver partecipato alle loro indagini di mercato.
In alternativa, negozierò col cassiere capo della Banca di Nigeria, che vuole dividere con me 7.000.000 di dollari dicendo di essere un lontano parente di un correntista, che è morto senza lasciare testamento, accontentandosi di un mio contributo di soli 200 Euro.
Grazie alle Poste Italiane, che mi accrediteranno un Bonus, quale premio fedeltà, di Euro 249, se digito la mia password, ed entro nel sito al quale verrò indirizzata, e qui "davvero".. il mio grazie è doppio, perchè …..non ho un conto alle Poste.
Non mi preoccupo per me, perché ci sono 363.214 angeli che mi guardano le spalle; inoltre ho imparato che le mie preghiere verranno ascoltate ed esaudite tutte, dopo aver inoltrato le mail a sette amici, ed espresso un desiderio entro i successivi cinque minuti.
Non bevo più Coca Cola perché è in grado di rimuovere le macchie dalla tazza del cesso.
Non faccio più benzina, senza portare con me un amico che controlli che un serial killer non si nasconda sul sedile di dietro mentre riempio il serbatoio.
Non vado più ai centri commerciali, perché qualcuno potrebbe drogarmi con un campione di profumo e derubarmi.
Non rispondo più al telefono perché qualcuno potrebbe chiedermi di digitare un numero, dopo di che dovrei pagare una bolletta telefonica, per migliaia di chiamate fatte in Jamaica, Uganda, Singapore e Uzbekistan.
Non posso neppure raccogliere la banconota da 5 euro, che ho trovato per terra in un parcheggio, perché ,probabilmente è stata lasciata lì da un molestatore sessuale che …. aspetta dietro una macchina per abusare di me.
ORA! Se non mandate questa mail ad almeno 144.000 persone, nei prossimi 70 minuti, un enorme gabbiano (con la diarrea) Vi cagherà in testa domani pomeriggio alle 17,22.
E … lo so per certo; perché è già successo all’amico di un vicino dell´ex suocera del secondo marito di mia cugina!!!!!!!!!!!!!!!!!
E…. a proposito : – ))) Uno scienziato sudamericano, dopo lunghi studi, ha scoperto che le persone con un basso quoziente di intelligenza, e che non fanno abbastanza sesso, leggono sempre le mail tenendo la mano sul mouse.
Non prendetevi il disturbo di levare la mano adesso: è troppo tardi!!!
Ancora auguroni a tutti e….. un ottimo 2011!!!!!!!!!
Come tutti gli anni eccoci arrivati alle festività natalizie e come buona parte delle volte ecco che il mio umore fa il bungee jumping a causa di vari fattori.
Crescendo ho notato che con il passare degli anni il periodo natalizio ha perso di volta in volta la sua magia, forse il fatto è che il Natale è più una festa per bambini che per adulti. Un po’ perchè ricordo gli anni precedenti pieni di regali da aprire, un po’ anche perchè ogni anni ricordo chi purtroppo manca all’appello.
In più aggiungiamoci anche il fatto che la gente nella settimana che precede il 25 diventa estremamente agitata, le strade delle città diventano impercorribili e alle volte andare a comprare un cartone di latte sottopone ad una coda estenuante.
Altro motivo che fa poco piacere ai liberi professionisti sono le tasse che come ogni anno lo Stato di mette sotto l’albero di Natale e che vede erodere quel poco che durante l’anno si è riusciti con tanta fatica a mettere da parte.
Poi l’arrivo dei parenti, i discorsi, la corsa per preparare pranzi, cene e quant’altro, nervosismo generale, il tutto ben mischiato ed ecco che la voglia di festeggiare va a zero e si vorrebbe stare tranquilli sotto le coperte a dormire.
Ora mancano ancora all’appello il cenone del 31, con conseguente bollettino di guerra con danni e feriti causati dall’alcool e dai botti, per poi passare ad una più mite epifania per poi riprendere il solito ciclo lavorativo di sempre.
E come ogni anno ecco i miei auguri per tutti i viandanti che passano da queste parti anche in questi giorni di festa, mangiate e risate in famiglia e non solo.
Che altro dirvi, mangiate a sazietà, cercate di non ubriacarvi e passate delle buone festività in famiglia, con gli amici o con chi preferite di più.
Quante volte da bambini i nostri genitori ci hanno detto di dare il buon esempio? Cosa che con il passare del tempo probabilmente ci siamo dimenticati.
Spesso mi capita di parlare con colleghi che fanno i coordinatori che lamentano il mancato rispetto delle basilari regole della sicurezza, in particolar modo il mancato utilizzo del vestiario di sicurezza (DPI) quali scarpe, casco, guanti, etc.
Poi però spesso e volentieri quando noi tecnici, ma anche gli impresari, andiamo in cantiere non indossiamo le dovute protezione e giriamo quasi in infradito in zone con calcinacci, tavole, chiodi, senza porci tante domande, però brontolando che gli operai non sono vestiti in maniera corretta.
Quindi prima di brontolare con gli operai, forse dovremmo fermarci un attimo, fare mente locale e un po’ di autocritica e correggere il nostro comportamento. Personalmente quando vado in cantiere cerco, nei limiti del possibile e quando programmato, d’indossare scarpe di sicurezza e casco, prestando attenzione a dove metto i piedi e a cosa potrebbe cascarmi addosso.
Inoltre quando mi trovo con un impresario che arriva in scarpe da ginnastica, lo riprendo dicendogli che dovrebbe dare il buon esempio, l’operaio tendenzialmente pensa che se il suo datore di lavoro non rispetta le regole, perchè deve farlo lui in prima persona?
Altro problema è la completa ignoranza degli operatori del settore delle regole di base, nonostante lavorino da anni nel settore.
Una buona regola che potrebbe aiutare notevolmente chi controlla e ridurre i rischi e gli incidenti, sarebbe quella di obbligare chi vuole aprire una attività a fare dei corsi base da fare prima di iniziare, spiegando cosa va fatto, quali sono le regole e così via.
Invece la realtà delle cose è diametralmente opposta. Mettiamo caso che domani io decida di aprire un’impresa di costruzioni ma che fino ad oggi ho fatto il commesso di un verduriere, due mondi profondamente differenti, non conosco minimamente la materia del nuovo lavoro, però la legge mi permette di aprirmi la mia partita IVA, la mia Camera di Commercio e lavorare immediatamente, senza dover produrre altri documenti. Ecco che il problema è già presente, non so cosa devo fare, come lo devo fare ea cosa vado incontro se non adempio a quanto previsto dalla normativa.
In più anche le manovalanze, come forse avrò detto nei miei post precedenti legati a questo argomento, sempre più spesso provengono da paesi con un livello d’istruzione molto basso e dove l’edilizia è molto meno regolamentata che nel vecchio continente, gli operai vengono “formati” per modo di dire e stanno a sentire qualcuno che gli parla ma molto spesso non viene capito perchè la lingua non è chiara o non la si conosce affatto (con tutto che i datori di lavoro devono dichiarare che l’operaio straniero capisce la lingua locale).
Forse le regole per autorizzare la formazione di imprese dovrebbe essere rivista e regolamentata in maniera differente, non è detto che se ne capisco di cazzuola e rigone sia infallibile, ormai fare l’impresario vuol dire anche avere a che fare con la carta, sempre più spesso, e la solita scusa di non conoscere perchè faccio l’operaio e non il geometra non va più bene, o ci si aggiorna e ci si allinea oppure si va a zappare la terra.
Che la televisione sia di per se noiosa e piena di cretinate non credo sia un mistero, anzi, ma alla popolazione, come vanno bene molte cose, accetta anche questo, però devo dire che anche i registi italiani non è che si impegnino più di tanto per creare qualcosa di interessante.
In queste ultime sere ho potuto dare un occhio alla media dei film nostrani e devo dire che sono terrificanti, le storie sono sempre le stesse e i concetti sono veramente vecchi, credo ormai scaduti e pronti per il cassonetto dell’indifferenziata.
Il cinema italiano, ma anche la parte delle fiction propone ormai delle minestre che sono oltre il riscaldato e rimestato, solitamente le storie sono:
dramma familiare con problemi a raffica in aggiunta e persone che gridano continuamente;
a sfondo politico/impegnato, con il riproponimento di simboli politici che ormai sono lontanissimi dalla realtà;
film tette e culi con una comicità che rasenta il grottesco.
I tre elementi possono essere anche mischiati tra loro per avere un effetto ancora più discutibile.
Lunedì sera la mia metà ha guardato, mentre io mi leggevo il mio bel libro, la fiction con la Cortellesi (che ho scoperto essermi notevolmente antipatica) dove:
il figlio minore muore in un incidente automobilistico;
la madre esce di testa e viene internata perchè tenta il suicidio con il gas;
il padre fa il trasfertista o una cosa simile;
il fratello maggiore si scopre gay;
il terzo figlio, laureato in architettura va a fare il manovale e poi aiuta una immigrata clandestina a fuggire;
altre mille e più cose.
La prima cosa che mi ha colpito è che il figlio minore ha in camera una “bella” falce e martello attaccata alla parete e poi gira in Mercedes! Le altre cose sono i problemi che tutti i personaggi hanno e la tristezza impera sovrana, praticamente ci si suicida a fine serie per rimanere in linea con la trama.
Poi ci sono i cinepanettoni che più tristi non sono, pieni di attori che probabilmente sono attirati dal poco impegno richiesto e il facile guadagno, accompagnati da una serie di pseudo attori/comici che da anni fanno le stesse gag che non hanno mai fatto ridere nessuno.
Quelli politicizzati sono infine quelli più tristi, ormai lontani dalla realtà dei fatti e che hanno il solito obiettivo.
Il tutto poi è ancora più discutibile visto che il tutto spesso e volentieri viene finanziato con soldi pubblici. Cosa altamente scorretta, se io produco un qualcosa che non interessa a nessuno, lo Stato non mi da dei soldi in regalo per sopravvivere. Ora non voglio dire che il 100% dei film sia da buttare, ma un buon 99,9% si.
Sembra proprio che al popolo di internet ed in particolare ad una certa fetta più radicale degli internauti alcune cose proprio non piacciano. Parecchio tempo fa avevo parlato di Kevin Mitnick (aka Il Corvo), oggi titolare di una società che si occupa di sicurezza informatica ad alto livello che però si è fatto un po’ di galera a causa dei suoi trascorsi di hacker di alto livello e ricercato dall’FBI in tutti gli Stati Uniti, accusato di vari crimini e che si è scontrato con la AT&T (la Telecom americana tanto per capirci) perchè questi ultimi sostenevano di avere un centralino elettronico sicuro e a prova di qualsiasi cosa, mentre Mitnick sosteneva e ha dimostrato il contrario.
Ora è la volta del controverso Assange che per alcune settimane sembrava sparito dalla faccia della terra, nonostante fosse ricercato da mezzo mondo e che i politici e non solo lo accusavano di terrorismo e di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale di ogni nazione i cui documenti venivano divulgati.
Ovviamente la vicenda Wikileaks non è ancora finita e mi sa che per un po’ ne sentiremo parlare, anche perchè la pubblicazione dei documenti, nonostante il capo sia in cella, non si è arrestata ed ogni giorno saltano fuori verità scomode, pettegolezzi e altre questioni, mentre il mondo aspetta gli annunciati documenti sulle banche (vedremo cosa salta fuori e quali porcherie verranno smentite a gran voce).
Il sito è stato oggetto di attacchi informatici volti a bloccare l’erogazione delle pagine, attacchi che sembrano essere comandati da nazioni e non da singoli individui o gruppi di hacker (non dimentichiamoci che gli hacker sono anche a libro paga, altrimenti come si spiegherebbero le manovre e gli arresti legati al mondo di internet).
Alcuni siti hanno preso le distanze da Wikileaks e probabilmente hanno cavalcato il suo successo fino a quando essere un suo gregario era pericoloso e pubblicamente hanno annunciato di aver tagliato ogni rapporto con il gruppo di Assange e non sono pochi a credere che siano state decisioni maturate singolarmente ma sembra che siano state “proposte” da altri più in alto per indebolire e spaventare Assange.
Ora si sta assistendo a quello che in parte era capitato quando Mitnick era in carcere, gli hacker di mezzo mondo si sono mobilitati per colpire proprio chi ha preso le distanze da Wikileaks, con attacchi mirati ai vari siti e prendendo le difese di Assange e soci inneggiando a favore della libera circolazione delle informazioni.
Trovo che Wikileaks sia un vaso di Pandora che potrebbe risucchiare in un vortice molto impegnativo molti stati e non solo, visto che di scheletri negli armadi ne hanno tutti, la cosa fastidiosa è che alle volte vengono mostrati e l’imbarazzo si trasforma rapidamente in rabbia. Chissà se vedremo le scritte “Free Assange” come quelle “Free Kevin” che gli hacker di mezzo mondo lasciavano un po’ ovunque per il web?