Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Febbraio, 2011

Feb
17

Libri: Il sangue del tempo di Maxime Chattam

Categoria Libri

Ultimamente il mio passatempo serale ha avuto poco tempo e quindi questo libro l’ho letto molto lentamente, complice la stanchezza che molte volte mi faceva addormentare molto presto, in questi giorni  grazie al Sanremo che non riscuote il mio interesse, oggi come prima, sono riuscito a finirlo.

Il libro è molto diverso dagli altri di questo giovane autore francese (ha un anno più di me), anche se alcune scene descritte sono agghiaccianti, nonostante siano meno descritte rispetto a quelle dei libri passati. Ammetto che la storia è strana, anche perchè si intrecciano due storie, quella della protagonista fuggita da Parigi e tenuta nascosta dai servizi segreti a Mont Saint-Michel e quella di un investigatore che nel 1928 ha indagato su di una serie di omicidi al Cairo, il tutto condito da alcuni colpi di scena.

Il finale del libro è strano, almeno secondo le mie abitudini letterarie, perchè sembra non avere una fine reale. Che sia una porta per un seguito? Probabilmente no. Comunque non male.

Storia – Marion, segretaria dell’Istituto di medicina legale di Parigi, è la scomoda testimone di quello che potrebbe essere un delitto politico. Per proteggerla, la polizia la nasconde a Mont-Saint-Michel, e lì, mentre aiuta il frate bibliotecario, Marion scopre il misterioso diario di un investigatore inglese, Jeremy Matheson, inviato in Egitto nel 1928. Jeremy deve fare luce su una serie di atroci delitti: alcuni ragazzini dei sobborghi più poveri del Cairo sono stati strangolati da una creatura dalla forza smisurata. Per la popolazione si tratta di uno spirito maligno. ma Jeremy ha ben altri sospetti. Mentre sprofonda nella lettura, Marion comincia a chiedersi come ha fatto il diario a finire nella biblioteca di Mont-Saint-Michel. Forse un monaco è coinvolto in quel mistero? O forse e la stessa vicenda di Marion a essere legata a quell’antico enigma?

Feb
14

Sarei un buon principale?

Categoria Pensieri

Negli ultimi mesi è una domanda che mi sto ponendo sempre più spesso, senza trovare una risposta valida. Non è che abbia intenzione di assumere dipendenti, non ne avrei la possibilità, però viste alcune cose che stanno accadendo ad una persona che mi è molto vicina la domanda è lecita.

Negli ultimi mesi ho sentito e visto parecchie cose che più di una volta mi hanno fatto letteralmente saltare sulla sedia e alle volte hanno disturbato il mio sonno.

Ho sentito un principale minacciare alle volte velatamente altre volte apertamente di licenziare se non si faceva una cosa, oppure mandare mail trasversali per sapere se Tizio c’era, sapendo benissimo che Tizio è presente, per poi incontrarlo con tanti bei sorrisi e altro.

Ho visto cene di fine anno con una folta partecipazione dei dipendenti e delle famiglie, provenienti anche da fuori, ma poi lamentarsi del lavoro che non gira e dover fare dei tagli.

Ho visto con i miei occhi e-mail che un mal celato mobbing all’interno, oppure stravolgere l’agenda al dipendente che ha pianificato la settimana e subito dopo lamentarsi perchè la pianificazione è andata a farsi benedire.

Allora mi pongo delle domande a cui non so rispondere, cerco di capire cosa possa spingere una persona a cazziarne un’altra che ha fatto il suo dovere, arrivando a demotivare questa persona che si scogliona (chiedo scusa per il francesismo) ed inizia a lavorare male.

Forse mi lascio coinvolgere da quello che succede agli altri, mi spavento e inizio a pensare e ripensare, innervosendomi notevolmente, con una voglia di porre una serie di domande a questo datore di lavoro che n realtà sembra più un aguzzino o un carceriere, domande che con molta probabilità non riceverebbero una risposta o la risposta ricevuta non sarebbe esaustiva.

Boh, forse la mia testa si sta affollando di troppe domande che difficilmente nell’immediato si disperderanno.

Feb
11

Downsizing, il passato che ritorna

Categoria Garage

Il tema delle emissioni inquinanti delle automobili è sempre sotto i riflettori, nonostante sia stato dimostrato che la fetta più grande dell’inquinamento delle grandi città non è imputabile al traffico privato, inoltre con l’aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti è scattata la caccia alle macchine che consumano poco senza dover trascurare eccessivamente le prestazioni.

Negli anni passati le case automobilistiche ci avevano abituati a cilindrate generose, che però non sempre rispondevano a performance entusiasmanti. Per venire incontro alla normativa antinquinamento sempre più restrittiva con il passare degli anni e con l’obiettivo di consumare meno carburante ecco che si sente parlare di “downsizing”.

Il downsizing non è altro quello di installare su di una macchina un motore di una cilindrata più piccola di quella installata fino a poco tempo prima. I motori in questione molte volte sono turbo, notevolmente bilanciati ed ottimizzati per eliminare punti morti e controspinte che solitamente inducono il motore a consumare più del dovuto.

Gli esempi più noti sono quelli della Punto Evo equipaggiata con un 1.4 litri turbo, oppure la nuova 500 TwinAir (motore 2 cilindri diesel turbo) e non ultima la Smart con il suo pepato due cilindri turbo che anche installato sulla ForFour e Spider ha dimostrato di non essere così male.

Ma ecco che vengono alla mente le vecchie cattive degli anni ‘80 e primi ‘90 che già utilizzavano questa strana (per l’epoca) tecnologia, vetture come la Fiat Uno Turbo i.e., la Renault Super 5 GT Turbo, etc…, macchine con prestazioni incredibili (solitamente oltre i 100 cv!) e che per l’epoca venivano considerate dei piccoli mostri.

Poi sono arrivate le normative antinquinamento e questi motori sono letteralmente spariti dalla circolazione, avendo emissioni di gas inquinanti molto elevati, ed ecco comparire dei motori con cilindrate superiori.

Le federazioni di molte competizioni motoristiche hanno ritoccato i regolamenti, obbligando da quest’anno a ridurre le cilindrate delle macchine da gara, vedasi il regolamento del mondiale rally e la riduzione delle cilindrate da 2 litri a “soli” 1,6 litri, il tutto per contenere i costi di gestione dei team. Inoltre da alcuni anni, prima con un po’ di ilarità e ora più seriamente, nelle gare di durata e GT sono presenti macchine spinte da motori turbo diesel che hanno messo in riga chi aveva il motore a benzina, dimostrando che anche i motori a gasolio possono essere agguerriti.

Ora l’inversione di tendenza, con il ritorno di motori più “pepati” ma rispettosi dell’ambiente e dei consumi, che sia una rinascita dei vecchi miti che in tanti hanno lasciato bellissimi ricordi?

Feb
10

3D e dintorni

Categoria Foto, Internet, Vario

Da alcuni giorni mi sto “divertendo” con il 3D ed il fotoinserimento per lavoro, chi mi segue su Facebook ha potuto vedere gli step del lavoro che ho fatto e tutto sommato non è venuto per niente male, nonostante sia un principiante del settore, solitamente da geometra mi capita di lavorare sempre su disegni in due dimensioni, la terza viene sempre trascurata.

Ricordavo che parecchio tempo fa avevo provato un programma rilasciato da Big G che risponde al nome di SketchUp (lo stesso che viene impiegato per inserire gli edifici tridimensionali su Google Earth) e che permette di modellare abbastanza semplicemente gli oggetti tridimensionali senza dover studiare un manuale di mille pagine e senza dover impazzire più di tanto.

Con il passare delle ore ci ho preso la mano e sono riuscito a disegnare l’edificio in questione in maniera abbastanza credibile e senza creare incappare in aberrazioni o simili. Mentre disegnavo mi sono ricordato che nella versione provata parecchio tempo fa c’era un comando per posizionare il modello 3D sulla mappa prelevata da Google Earth, ci ho studiato parecchio e ho dovuto ruotare l’edificio in modo da farlo inserire in maniera corretta e il gioco è fatto, ora ho il mio modello inserito nel terreno, con le case e tutto il resto intorno.

Penso che non sarà l’ultima volta che utilizzerò il programma, visto che è veramente pratico e semplice, sempre che mi ricapiti un altro lavoro come questo.

Allego un po’ di immagini fatte durante la creazione.

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P.S. L’immagine in apertura è stata ulteriormente modificata con un altro simpatico programmino che si occupa di trasformare qualsiasi immagine in un disegno fatto a mano, a matita, etc… Il programma si chiama FotoSketcher, disponibile in versione con installer o la più comoda versione portable.