Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Luglio, 2014

Lug
24

Qualità della vita

Categoria Pensieri

Sarà che il tempo, inteso come clima, non è il massimo e si passa dalla pioggia al caldo torrido molto rapidamente, o sarà che sono molto stanco, fatto sta che in questi giorni mi ritrovo a domandarmi quale sia la qualità della mia vita.

Mi venisse chiesto in questi giorni, dopo mesi di corse per il lavoro e battaglie per portare a casa un risultato per i miei clienti, direi che non è una buona qualità. Il problema maggiore sono le ore di lavoro, sempre di più anche se sembrano sempre meno, tempo diviso tra telefonate, discussioni con funzionari pubblici molte volte miopi e poco interessati, sopralluoghi e via così. Fatto sta che terminato i lavoro il restante poco tempo è diviso tra dormire, mangiare e vita di coppia in un ritmo serrato.

Alcuni giorni fa ha fatto il giro del mondo l’affermazione di uno dei fondatori di Google che oltre a dover lavorare le persone hanno la necessità di potersi dedicare anche ai propri passatempi ed interessi. Peccato che queste sacrosante parole non riescano a trovare una reale applicazione nella vita del più delle persone, che si trovano a dover lavorare più ore dell’orologio per poter sopravvivere e far fronte alle spese di tutti i giorni.

Ho fatto mente locale su quando ho dedicato un po’ di tempo ai miei interessi e sinceramente non me ne ricordo, c’è sempre qualcosa da fare che mi svia dal mio obiettivo. Questo alimenta la mia stanchezza diventata ormai cronica e che si presenta quando meno me l’aspetto e mi distrae da quello che devo fare.

Per assurdo ho notato che anche i rapporti interpersonali negli ultimi tempi sono solamente legati al lavoro e trovare il tempo di parlare di altro è sempre più difficile e la cosa sta i inviando a pesare. Non si può vivere di solo lavoro.

È brutto da dire ma praticamente il lunedì mattina vorrei che fosse già venerdì sera e conto i giorni che mi separano dal fine settimana che alle volte sembra irraggiungibile.

Sono sempre più convinto che questo tipo di vita non sia corretto e che alla lunga diventi insostenibile per chiunque, anche il più stacanovista degli esseri umani.

Comunque confermo, qualità non buona con poche possibilità di vederla migliorare anche a causa delle preoccupazioni legate al generale stato economico in cui versato tutti.

Lug
21

Alternative al POS

Categoria Pensieri

Con una norma voluta dall’ultimo governo Prodi, sospesa dal governo Berlusconi e riesumata dal governo Monti, tutti gli artigiani, liberti professionisti e via discorrendo hanno l’obbligo di permettere ai propri clienti di pagare con il bancomat o carta di credito le parcelle emesse, il tutto nascondendosi dietro al fatto che così il consumatore è aiutato nell’operazione.

Ovviamente al cittadino la cosa può essere comoda, ma dall’altra parte ci sono i costi che finiscono inesorabilmente a carico delle varie attività di cui sopra, costi che erodono ulteriormente i guadagni già non entusiasmanti.

Le banche chiedono una cifra, di volta in volta, per l’affitto dell’apparato, l’eventuale costo della SIM contenuta nei POS senza fili, una percentuale variabile sulla transazione e via così. Ogni banca fa quello che vuole e lo Stato volutamente non dice nulla.

Ma la domanda è se esistono sistemi alternativi al dover avere un POS. Esistono le alternative, legali e tracciabili.

Il primo sistema che mi viene in mente è PayPal, sistema di casa eBay, attraverso cui si possono ricevere denari direttamente dalle carte di credito, il tutto online e senza troppi problemi, il conto non ha costi per chi paga ma per chi riceve c’è una commissione variabile più una quota fissa.

Altri sistemi sono nati con l’avvento degli smartphone e tablet, esistono dei POS forniti dalle banche che usano tali terminali per collegarsi alla rete e per effettuare la transazione e sottostanno a costi variabili.

Poi sono nate alcune società che forniscono un adattatore da collegare al jack cuffie (per l’alimentazione) e suppongo via bluetooth si connettono al cellulare per usare una app apposita per trasferire le somme.

Non tutti accettano tutte le carte presenti sul mercato, ma sembra che si stiano muovendo per colmare i vuoti che sino ad ora avevano ignorato.

Alcuni di questi sistemi hanno dei canoni, altri no, solo una richiesta una tantum per l’invio dell’adattatore e poi una percentuale fissa sulla transazione che a naso sembrerebbe molto più conveniente rispetto ai sistemi delle banche.

Per ora resto alla finestra e poi vedrò come muovermi, il mercato probabilmente entro fine anno subirà delle mutazioni e potrebbero esserci sorprese in arrivo.

Lug
18

SUE online

Categoria Pensieri

SDC10809

Da circa un mese a Genova tutti noi tecnici siamo alle prese con una nuova procedura delle pratiche edilizie, il SUE online. La novità è quella di potere/dovere presentare le pratiche via computer. Fin qua nulla di particolarmente anomalo, il Comune si è accorto che immobiliari nel 2014 e che l’informatica può essere una buona alleata se non un nemico.

Il sistema, come tutte le novità purtroppo è afflitto da bachi e refusi, oltre che di complicazioni molte volte frustrati per l’utilizzatore.

Una delle prime difficoltà è quella legata al sistema di registrazione al servizio che viene delegato alle Poste, in alcuni casi chi era già iscritto ha trovato non poche difficoltà per recuperare/azzerare le proprie credenziali, con tempi d’attesa biblici e passaggi complessi.

Superata la problematica legata all’iscrizione i cozza in un non problema. Il sistema sembra chiede in maniera obbligata di associare la propria firma digitale al profilo di Poste, peccato che si possa portare a compimento la procedura solo con una delle quattro firme elencate sul sito di Poste. La cosa "divertente" è che la procedura di associazione non sia obbligata ma bensì è facoltativa e serve solo per accedere ai servizi senza digitare le proprie credenziali.

Arrivati al nuovo sistema ci si trova davanti ad una procedura guidata che teoricamente sarebbe logica, andando a scegliere le varie voci il sistema restituisce una serie di opzioni che guidano l’utente alla compilazione delle varie schermate. Peccato che alle volte, usando anche browser differenti, ci si trova ad avere difficoltà nel procedere alla operazione di alcuni box che restano misteriosamente inattivi anche dopo aver scelto di compilarlo e a spot diventano evitabili dopo innumerevoli tentativi.

La pazzia arriva al punto in cui si devono scaricare una serie di moduli da dover sottoscrivere, infatti i moduli, dopo parecchio tempo di compilazione online sono magicamente bianchi, quindi si è obbligati, per i meno smaliziati, a compilare i moduli a mano per poi scansionare e trasformarli nel nel formato PDF/A1. (comunque il sistema ignora sei i file caricati sono in tale formato ma verifica solo se sono firmati digitalmente).

Si è potuto riscontrare, con un uso normale, che il sistema è ancora acerbo e che il beta test che il Comune dice di aver fatto è stato troppo breve e poco approfondito, tanto che fino al 5 di agosto siamo obbligati a presentare copia cartacea di tutto il faldone.

Durante un incontro tra noi tecnici e i funzionari del Comune sono emerse molte problematiche che forse verranno sistemate dalla software house, una su tutte la problematica della restituzione dei moduli compilati ed una verifica più approfondita sulla compatibilità con i vari browser.

Resta ancora in sospeso il discorso del formato che dovranno avere i disegni da allenarsi alla pratica. Il Comune chiederebbe di inviare Files in formato DVD che però poi riterrebbe ad una facile circolazione abusiva di progetti sia all’interno che all’esterno del Comune (si sa che potrebbe capitare come la vendita delle planimetrie catastali sotto banco in catasto), ignorando bellamente i diritti d’autore sugli elaborati. In oggi il formato indicato è cambiato dal solo DXF andando ad aggiungere il PDF.

L’idea del SUE online sulla carta è più che corretta, se applicata correttamente l’informatica può essere più che utile, ma come al solito le pubbliche amministrazioni risultano essere poco competenti in materia e arrecano più danno che beneficio.

Speriamo che qualcosa cambi nel breve periodo, altrimenti il caos aumenterà inesorabilmente.

Lug
02

Forse all’Italia converrebbe fallire, sicuramente alcuni enti se lo meritano

Categoria Pensieri

In questi giorni sono alle prese con una serie di problematiche legate all’informatica statale o parastatale che hanno del ridicolo, se non fosse che mi aumenta l’acidità e inizio ad imprecare!

Il primo problema pseudo informatico è quello legato alle odiate Poste, ieri a causa delle pensioni e poichè ad alcuni uffici è stato sostituito il sistema informatico, le file sono diventate chilometriche e gli impiegati con tutta calma continuavano a fare altro invece di cercare di smaltire il lavoro.

Alcuni giorni fa ho iniziato ad usare la nuova procedura informatizzata del Comune di Genova per inviare le pratiche telematicamente, a dir poco schifoso come sistema, infatti con alcuni browser il sistema funziona parecchio male (e gli sto facendo quasi un complimento) e la procedura è ancora più lunga rispetto a quando si faceva tutto su carta con sistema a dir poco ridicoli. Basti pensare che si compilano una serie di dati ma poi il sistema restituisce una serie di moduli, di cui solo due compilati, che si devono compilare, firmare in originale, scansionare e ritrasmettere!

Il terzo problema è arrivato oggi con una comunicazione a mezzo PEC con cui il tribunale mi toglieva un incarico, motivo? Non ho depositato la relazione nei tempi e non ho partecipato ad una udienza, peccato che la relazione l’abbia depositata telematicamente il 14 maggio e il sistema l’ha rifiutata senza darmene comunicazione!!! Ora mi tocca capire il perchè, visto che la società che gestisce la cosa non ha idea di cosa sia capitato, visto che i loro controlli sono corretti e la cancelleria non mi sa dire dov’è il problema, inoltre mi tocca andare in tribunale per parlare con il giudice e fargli capire che c’è stato un problema indipendente dalla mia volontà! Il bello è che in cancelleria si sono anche stupiti di non avermi visto! Ma il telefono usarlo no?

A questo punto si dovrebbe azzerare veramente tutto ed affidare la gestione delle reti statali a società che sanno di cosa di parla e non ad individui che nemmeno sanno di cosa si sta parlando!