Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Lug
10

Niente da fare allo Stato l’informatica non è chiara

Categoria Pensieri by Piero_TM_R

Parecchio tempo fa avevo esternato alcuni miei pensieri in merito allo Stato e all’informatica (link), da un po’ di tempo la Guardia di Finanza ha deciso di verificare chi furbescamente percepisce in maniera indebita una pensione o un sussidio, quindi falsi cechi, falsi invalidi e poi persone che ricevono la pensione di parenti deceduti da tempo.

Allora capisco che lo Stato proprio non vuole cambiare strada o comunque non cerca di mettersi in pari. Ormai tutti gli enti hanno banche dati e spesso possono anche interagire tra loro, ad esempio in caso di cambio di residenza, portando copia dei libretti all’anagrafe insieme alla patente si riceve a casa il famoso tagliando da applicare sui documenti, stupendo un ufficio che smista le richieste e si occupa di interagire con le altre istituzioni, semplificazione per il cittadino e meno tempo perso per girare come una trottola.

Quindi non riesco a capire perchè il sito del Ministero dei Trasporti non possa comunicare o verificare i dati dell’INPS o dell’INAIL, se una persona ha una disabilità tale da non poter permettere di avere una patente il sistema potrebbe far suonare un allarme e far scattare un controllo, o la persona non può avere una patente e quindi la stessa viene ritirata o come spesso capita non ha diritto alla pensione di invalidità, tutto semplice e lineare.

Stessa cosa dicasi per le pensioni, l’anagrafe comunale non comunica all’INPS che la persona è deceduta e quindi “spegne” o riduce l’emolumento da versare (nel caso della reversibilità), non mi sembra una cosa complicata. Il sistema con cui hanno realizzato SERPICO per le verifiche dei redditi e del sommerso, può funzionare anche come routine per altre cose senza troppi sforzi da parte dei funzionari o dagli uffici che poi dichiarano che la pensione ha continuato ad essere versata perchè l’erede non gli ha comunicato nulla!

Stato siamo nel 2013, con uno smartphone posso fare anche pagare come se fosse una carta di credito, forse sarebbe il caso di iniziare a svecchiarsi ed usare i computer in maniera sensata e non come se fosse un giornale.

Lascia un commento