Il web è sempre stato un luogo zeppo di informazioni, sia istituzionali che amatoriali, di ogni tipologia. Con il tempo, come avevo già lamentato tempo addietro, la rete si sta impoverendo di contenuti ed informazioni.
Forum e blog ormai fermi da anni se non decenni, siti più o meno strutturati più volti alle pubblicità di prodotti e servizi più che a dare informazioni (ad esempio PuntoInformatico e Geekissimo) e nuove piattaforme che non aggiungono nulla alla rete se non occupare spazio su dei dischi di un server.
Come credo molti navigatori, tutti conserviamo nei preferiti link a pagine che più o meno periodicamente andiamo a consultare per i più disparati motivi. Le brutte sorprese sono dietro all’angolo, spesso capita che i link siano morti, alle volte perchè cambiato a causa di qualche restyling del sito o peggio morto del tutto perchè il dominio non esiste più.
La morte di un sito porta con se la perdita integrare di informazioni, altri link e files ospitati. La rete, sconfinata e piena di informazioni in realtà sta scomparendo progressivamente a favore di dati futili ed inutili. Sembra impossibile ma penso che tutti si possa fare la prova girando per i preferiti e scoprire di quante errori 404 spunteranno.
Tempo addietro avevo parlato di alcuni orologi, verso la fine del post parlavo del Felser’s degli anni ’70 che aveva funzionato per pochissimo tempo per poi fermarsi definitivamente. Dopo poco l’ho portato dall’orologiaio (il medesimo che mi aveva sistemato altri orologi), dopo alcuni giorni mi aveva detto che non c’era niente da fare causa ruggine nel meccanismo preventivando costi alti a causa della necessità di smontare tutto e reperire pezzi non più in commercio. Con l’orologio fermo in tasca sono tornato a casa e l’ho rimesso nel cassetto del comodino e li c’è stato per parecchi mesi.
A fine novembre decido di provare altro orologiaio per avere quantomeno un’altra opinione, lasciato li con il programma di far revisionare il meccanismo (con gli orologi meccanici si dovrebbe fare ogni 5/7 anni) e vedere quale fosse il problema del mancato funzionamento.
Dopo pochi giorni, prima dell’ipotetico ritiro, vengo contattato dall’orologiaio, temendo fossero brutte notizie e pensando che mi dicesse di usarlo come fermacarte, ho risposto e con mia sorpresa l’orologio era stato revisionato e riparato. Essendo poco distante dal negozio finito un appuntamento vado a riprenderlo e scopro che la problematica non era a causa della ruggine millantata dal precedente orologiaio ma era la massa oscillante (quella che ricarica il meccanismo mentre ci si muove) i cui denti dell’ingranaggio in un punto sono consumati! Ora l’orologio è al mio polso, sembrerebbe molto preciso e funziona alla grande.
La mia domanda è perchè l’altro orologiaio probabilmente non lo ha nemmeno guardato? Forse ne ha poca voglia? Misteri delle persone e degli artigiani.
Una notizia relegata ad un limitato numero di persone sta facendo fatica a divulgarsi, forse perché le big tech hanno poco interesse in generale che gli utenti lo sappiano.
Microsoft ha fatto alcune modifiche a Word (per quanto ne so dovrebbe essere la versione 365) e ha introdotto un’opzione attivata di default. L’opzione permette di inviare quanto viene scritto sul PC direttamente ai server di Microsoft per allenare ChatGPT (per tale motivo il New York Times è in causa con Microsoft).
Su Windows seguire i passaggi sotto riportati per disattivare l’opzione ben nascosta.
Word per Windows (applicazione): File – Opzioni – Centro protezione – Impostazioni Centro protezione – Opzioni della privacy – Impostazioni di privacy – Dati di diagnostica facoltativi [in inglese: File – Options – Trust Center – Trust Center Settings – Privacy Options – Privacy Settings – Optional Connected Experiences]
Tutto sommato non è molto (forse un paio d’anni o poco più) che ascolto alcuni podcast, due in particolare hanno attirato la mia attenzione.
Ne esistono molti, forse troppi, e non sempre ci sono argomenti interessanti o cose originali.
Un podcast interessante in ambito computer ed intelligenza artificiale e Crash: la chiave per il digitale la cui voce narrante è Andrea Daniele Signorelli, giornalista e scrittore, nonché esperto di tecnologia. Il podcast racconta ogni settimana, in maniera semplice, chiara e indipendente, gli aspetti meno noti della rivoluzione tecnologica. Ottimo per capire e conoscere aspetti non sempre noti o divulgati, oltre a dare spunto per riflessioni sul mondo digitale che ci circonda. Link
Altro podcast è quello dell’arcinoto Paolo Attivissimo che credo non abbia necessità di presentazioni, narra di bufale, virus, frodi informatiche e tanto altro, il tutto in maniera semplice e chiara. Link
Nel mondo di oggi tutti devono seguire corsi di aggiornamento, avere diplomi e lauree adeguate al lavoro, avere insomma tutte le carte in regola per poter esercitare un lavoro.
Nel mio caso, da geometra libero professionista, devo garantire un tot di crediti formativi ogni 5 anni, se non li raggiungo vengo redarguito dal mio collegio e se non mi metto in pari vengo sospeso non potendo lavorare fino a quando non recupero il terreno perso.
Pertanto corsi su corsi per raggiungere il numero di crediti.
Poi, giustamente, mi hanno obbligato ad avere un’assicurazione professionale, casomai la mia attività potesse cagionare dei danni economici ad un mio cliente, anche qua se non ho l’assicurazione il collegio mi tira le orecchie.
Come me altre figure professionali hanno le medesime richieste per poter lavorare, sono pochi quelli esentati o non obbligati ad avere ad esempio l’assicurazione.
Ma in Italia c’è un lavoro che può essere fatto senza averne i titoli, la formazione ed un’assicurazione, quale? Ma ovviamente il politico!
Loro non devono rendere conto a nessuno, se sbagliano in realtà non hanno sbagliato e non è colpa loro dell’errore, non devono rispondere di questi errori e soprattutto pagare per rifondere dei danni cagionati! Non devono fare corsi per aggiornarsi (è già tanto se parlano una lingua straniera o se addirittura in casi passati sapevano parlare l’italiano) o avere un laurea di qualche tipo!
Insomma come sempre chi comanda ha un benefit e chi sta sotto subisce passivamente le decisioni senza potersi lamentare o puntualizzare e poi ci si domanda del perchè il mondo va a rotoli.
Il mondo ha faticato a digerire la vittoria di Trump o forse non l’ha fatto.
Dal giorno zero quotidianamente la stampa si chiede cosa farà il nuovo presidente del paese a stelle e strisce, dimenticando che deve ancora giurare, cosa che avverrà a gennaio, non prima.
C’è il toto scommesse su chi lo affiancherà, nomi, tanti nomi, scheletri nell’armadio e via discorrendo.
La cosa che mi lascia perplesso è che sembriamo più preoccupati nel vecchio continente che oltre oceano.
Capisco, lo scacchiere internazionale è incasinato, molto spesso per decisioni degli yankee ed in generale perché il bel paese subisce sempre le decisioni altrui.
Ricordiamoci che l’ultimo governo americano non ha brillato in iniziativa e ha fatto dei bei danni!
I cosiddetti biopics ormai sono all’ordine del giorno, sono stati fatti su moltissimi personaggi recenti e passati della storia umana.
Quello che emerge dalle varie storie, seppur romanzate, ha sempre un comune denominatore, la personalità di spicco che ha fatto la differenza è identificata come folle.
Folle perché vede il mondo da un’angolazione profondamente differente dalla massa e come tale spaventa.
Nel tempo i folli sembra siano diminuiti a favore dei lecchini, amici di potenti ed incompetenti, gli stessi incompetenti che hanno fatto schiantare aziende e fallito, quelli che per la loro incompetenza sono stati promossi invece di essere messi alla berlina e derisi.
Ovviamente tralascio i nostri politici, loro in quanto ad incompetenza giocano in un altro campionato, basta vedere l’affermazione di uno dei “geni” che ci governano sul costo del pane.
Con il passare del tempo mi rendo conto quanto sarebbero necessari un po’ di folli per raddrizzare il mondo e l’Italia, mettendo in discussione stupide regole e spedendo a casa l’imbecille di turno messo li da un politico miope e stupido.
Vorrei tanto un mondo migliore per mio figlio, ma la massa mi lascia perplesso e chi è al comando sembra assomigliare in maniera preoccupante al comandante del Titanic…
C’è una parte del mondo definito civilizzato ed abbastanza viziato che sta diminuendo di numeri (nascite) ed aumenta la longevità, consuma risorse senza badare al domani, il tutto per il profitto.
Dall’altra parte il terzo mondo, scarsamente istruito e prolifico sotto l’aspetto dei figli e con un’aspettativa di vita più bassa.
Questo crea non pochi problemi alla natura, le risorse spendibili e facilmente sfruttabili non sono illimitate e la tecnologia non supera i limiti tecnici, praticamente uno stallo alla messicana.
La parte civilizzata ha pochi interessi a condividere con l’altra parte meno fortunata e poco istruita le proprie risorse.
Così scoppiano guerre fin troppo chirurgiche e guarda caso manovrate da chi comanda la parte civilizzata.
Gli accordi con chi è un passo indietro tutelano maggiormente chi sta meglio e buona notte all’uguaglianza che molti sbandierano come un vessillo.
Ritengo che l’umanità dovrebbe trovare un equilibrio e cercare di essere un po’ meno egoista, ma probabilmente l’essere umano rimarrà egoista, forse è insito in tutti noi per mantenere il nostro istinto di sopravvivenza.
Facciamo parte di comunità ma non ne siamo parte integrante, siamo individualisti e quello che accade fuori dalla porta di casa ci interessa poco o nulla. Ci indigniamo davanti ad eventi drammatici così da conformarci alla massa e non dare nell’occhio, ma difficilmente tentiamo di cambiare le cose attivamente temendo di perdere troppo.
Forse dovremmo considerare la possibilità di ridurre anche il nostro numero e smettere in generale di proliferare come batteri senza porci un limite.
Durante il lock down abbiamo avuto la dimostrazione che il mondo impiegherebbe poco tempo per ridurre i nostri danni e la natura continuerebbe indisturbata nel suo corso, siamo sacrificabili e non li abbiamo ancora capito.
Ritengo di essere una persona mediamente intelligente, ho studiato, faccio un lavoro abbastanza complesso che necessità competenze variegate e organizzazione, ho interessi variegati e ho una buona dose di curiosità.
Tendenzialmente cerco informazioni su cos’è che non conosco e cerco di capire e approfondire le mie conoscenze.
Direi che a memoria sono sempre stato così e difficilmente cambierò invecchiando, anzi sarà probabile che cercherò di assorbire altre nozioni. È bello capire le cose e farsi un’opinione al di là di quello che ci viene raccontato passivamente.
Una cosa che però mi ha sempre lasciato indifferente è la religione, non mi ha mai interessato, tantomeno le regole che un credente deve rispettare.
Ad esempio Margherita Hack, nota atea, affermava che essere una brava persona lo è anche senza credere di essere giudicato da una figura al di sopra di tutti.
L’essere cresciuto in una famiglia non religiosa sicuramente mi ha influenzato, sono stato battezzato e ho fatto la comunione, poi mi sono opposto per il discorso cresima, ero abbastanza grande per esporre il mio pensiero.
I primi due sacramenti mi sono stati in pratica imposti perché all’epoca tutti i bambini facevano questo percorso, pertanto per non farmi sentire escluso ci sono finiti dentro.
Ricordo la noia mortale del catechismo il cui punto più alto era, oltre l’insegnamento del cristianesimo, la partita di calcio! Immaginare che già da bambino non gradivo il calcio… Il dispetto era doppio, solitamente aspettavo di tornare a casa ogni volta.
Oggi come oggi il mio pensiero non è mutato, non riesco a credere nell’esistenza di un dio e di tutto quello che ne comporterebbe la sua esistenza, trovo che spesso la religione vista come regola di vita, qualsiasi religione sia, fa più danni che altro, ci sono state guerre, ce ne sono ora e ce ne saranno in futuro, il tutto in nome di una figura inesistente.
Unica cosa che invidio per certi versi a chi crede è il potersi rivolgere a qualcuno in cerca di conforto sperando in un aiuto, ma poi la mia razionalità mi riporta in strada e guardo i vari credenti delle varie religioni come se fossero soggiogati.
Con questo non metto in dubbio che possa essere esistito un qualcuno di nome Gesù, conoscitore dell’iniziale mondo civilizzato e con un minimo di conoscenza mediche tali da fare credere che fosse soprannaturale, il mondo ha visto tanti rivoluzionari, pertanto è possibile che sia esistito.
Sul fatto che esista un qualcuno sopra le nuvole che ci osserva come un bambino che guarda un formicaio e ogni tanto fa loro un dispetto o versa delle briciole, no, non ci credo e ogni spiegazione in senso opposto non ha fondamenti.
Probabilmente la religione ha funzionato bene quando le persone istruite erano poche e le masse dovevano avere delle regole accettate senza troppi problemi, poi da lì il giogo ha dominato gran parte delle popolazioni.
L’immagine qua sopra l’ho incrociata per caso su Pinterest e l’ho messa come stato su WhatsApp condividendone ogni singola parola.
Lavorando a stretto contatto con l’amministratore pubblica in generale ho sempre notato come in generale i funzionario pubblici, ormai assuefatti dalle norme folli che li circondano complicano l’esistenza a tutti i cittadini.
Stranamente in Italia si tende a mettere un sacco di paletti, leggi, codicilli e regolamenti in qualsiasi campo, l’Europa dal canto suo genera altre norme altrettanto folli.
Si sa, l’italiano medio se non obbligato tende a prendere l’iniziativa e a fare di testa propria e non sempre in maniera corretta.
Dall’altra parte è noto che agli italiani le leggi non sono di gradimento e tendono a violarle volutamente conoscendo benissimo le conseguenze.
Insomma un cane che si morde la coda, persone che fanno quello che vogliono, norme, persone ignorano le leggi, aumento le leggi e via così senza una fine.
Così ci troviamo impantanati in una giungla di normative, alle volte folli e poco chiare anche per fare le cose più semplici, facendo impazzire tutti i cittadini, anche i più rigorosi.
Quello che è tristemente assurdo è il fatto di sentir lamentare cittadini, funzionari ed alle volte politici, come se le leggi fossero le leggi della fisica o quelle che regolano l’universo, le hanno ideate e messe in pratica delle persone e altre persone potrebbero, se volessero, cambiarle o eliminare quelle più assurde e folli. Insomma volere è potere, se solo si avesse il coraggio di voler cambiare le regole e magari aiutare i cittadini.