Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Nov
14

Ancora su Draftsight e i formati carta personalizzati in PDF

Categoria Vario

Credevo di aver risolto il problema legato all’uso del software CAD Draftsight e la stampante virtuale PDFCrator utilizzando in sua vece il programma NitroPDF Reader ma a quanto pare quest’ultimo su Vista x64, nonostante sia la versione x64, non funziona, si blocca in fase di spooling e manda in crash il programma che sta tentando di stampare.

Ho fatto molte prove ma a nulla è valso, il problema salta fuori ogni qual vota mi trovi ad utilizzare i formati non UNI/ISO, ma forse una piccola soluzione, anche se macchinosa è saltata fuori, quando si stampa ho scelto NitroPDF, con le proprietà ho selezionato il formato personalizzato di carta e l’ho modificato, poi confermando ho scelto un’altra stampante virtuale, non so da dove sia arrivata ma sul computer ho la stampante “PDFill PDF&Image Writer”, l’ho selezionata e ho scelto dall’elenco del formato “Personalizzato” e come per magia sono riuscito a stampare il file.

Ora ho provato a contattare il gruppo di sviluppo di Draftsight direttamente su Facebook (ho notato che solitamente ripondono) e ho posto alla loro attenzione il problema, vediamo se lo sistemano!

Nov
09

Vignetta a sfondo politico

Categoria Humor

Nov
08

Film: The social network

Categoria Film

Nel fine settimana ho voluto vedere il film sulla nascita del social network che ha in parte sconvolto il mondo del web, il famigerato Facebook.

Ho trovato che il film sia un po’ troppo per gli appassionati di informatica, infatti i personaggi, come mi aspettavo, sono tutti dei nerd. Non sapevo che nella società fosse entrato anche l’ideatore di Napster.

Il film è tutto incentrato parallelamente sulla nascita del social network e sull’idea che lo ha generato, ma anche sulle vicende legali che hanno coinvolto Zuckerberg. Quest’ultimo non ci ha fatto una bella figura, anzi, è stato dipinto come una persona con difficoltà a relazionarsi con gli altri, un po’ trasognato e coccolato dall’ideatore di Napster. Litiga con tutti e mette all’angolo anche il suo migliore amico.

Il film non è un granchè, un po’ fiacco come tutte le trasposizioni della realtà, è probabile che comunque i fatti avranno sicuramente subito un riarrangiamento.

Da vedere solo se veramente motivati ed incuriositi dalla cosa, altrimenti lasciate stare.

 

Scheda tratta da FilmUP

Trama:
In una sera d’autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg, un genio dell’informatica, siede al suo computer e inizia con passione a lavorare ad una nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione, quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. In soli sei anni e con 500 milioni di amici, Mark Zuckerberg è il più giovane miliardario della storia … ma per lui il successo porterà anche complicazioni sia personali, sia legali. Dal regista David Fincher e lo sceneggiatore Aaron Sorkin arriva The Social Network, un film che dimostra che con 500 milioni gli amici è inevitabile non farsi dei nemici. Il film è prodotto da Scott Rudin, Dana Brunetti, Michael De Luca e Ceán Chaffin, tratto dal libro The Accidental Billionaires di Ben Mezrich.

Nov
07

Genova, una città ferita

Categoria Pensieri

Fortunatamente sembra che il peggio sia passato, il maltempo sembra essersi calmato, anche se il cielo non promette nulla di buono, dopo alcune ore di sole ora le nuvole sono ricomparse e il cielo è nuovamente grigio, le previsioni sul computer (ho il widget di Yahoo collegato con il sito weather.com) segnala nuovamente piogge fino a mercoledì.

Oggi la città si è lentamente risvegliata, per lavoro sono dovuto scendere in cento e andare vicino alla zona del Fereggiano dove l’acqua ha distrutto tutto. La prima cosa che ho notato, anche grazie al fatto che le scuole sono chiuse, è la quasi assenza di traffico o comunque moderato, poi salta all’occhio quello che l’acqua ha lasciato dopo essersi scatenata, molti detriti e vegetazione, ammucchiati qua e la, poi sono arrivato alla Foce e li in piazzale Kennedy sono state ricoverate le auto rimosse da Via Fereggiano, impressionate vedere un cimitero di auto, alcune semplicemente allagate, altre schiacciate come lattine di birra.

Poi mi sono trovato a passare da un’altra strada fortemente colpita dalla rabbia dell’acqua, Via Donghi, dove addirittura si è aperta una voragine al centro della strada e dove in tempi record è stato installato un ponte provvisorio.

La città sembra stordita da quello che è capitato, nella zona vicina al Bisagno, il quartiere di San Fruttuoso si presenta infangato e con cumuli di spazzatura proveniente dai negozi allagati.

Purtroppo ho il sospetto che si farà poco tesoro di quanto accaduto e da oggi (ma anche nei giorni scorsi) ci saranno le solite polemiche, scarica barili e tante belle parole, ma si farà qualcosa di utile? Speriamo di si.

Nov
07

Vignetta

Categoria Humor

Nov
04

E Genova è sott’acqua, di nuovo

Categoria Informazioni, Pensieri

Esattamente un anno fa il quartiere di Sestri Ponente è finito sott’acqua, danni per milioni di euro, parole, promesse, accuse e tanto tanto lavoro per chi ha visto andare in fumo la propria attività, la propria casa, l’auto e via discorrendo.

Un anno di promesse d’intervento, soldi stanziati ma poco o nulla.

Una settimana fa sono stati raggiunti i paesi a confine tra Liguria e Toscana e le immagini trasmesse dalle televisioni sono state impressionanti, poi arriva l’avviso di una forte perturbazione che avrebbe portato forti temporali sulla Liguria facendo schizzare l’allerta meteo direttamente al 2° livello!

Oggi la perturbazione si è scatenata in tutta la sua potenza e nel giro di poche ore la città è andata in tilt, poi i primi allagamenti ed infine il Bisagno ed il Reggiano sono esondati causando danni inimmaginabili, basta fare un giro in rete per vedere cosa sta succedendo, notevole l’attività degli utenti di Twitter (#Genova) e di Facebook. Primocanale trasmette una diretta speciale con un contatto diretto con la cittadinanza e le poche autorità che accettano di farsi avanti per spiegare e tranquillizzare le persone.

Ora la polemica è tutta incentrata sulla scelta di tenere le scuole aperte con previsioni di tempo notevolmente avverse, in questo momento incendiate dalle notizie della morte di sei persone, due delle quali bambini e la loro mamma che sicuramente stavano rientrando da scuola.

Ovviamente il sindaco, o meglio, come preferisce lei la sindaco, non si è fatta trovare e nessuno della giunta sembra essere intenzionato a parlare con la stampa e sinceramente voglio sentire cos’avrà da dire e con che faccia si farà vedere.

Purtroppo Genova ha conosciuto già l’alluvione, la peggiore quella del 1970 che ha causato morti e danni ovunque, lasciando la città senza corrente e senz’acqua, il peggio è che potrebbe riproporsi il medesimo disastro visto che il peggio è atteso per domani mattina.

Fatto sta che molti sono della stessa opinione, non c’è presidio del territorio, non c’è manutenzione e tutto è lasciato al suo destino, corsi d’acqua sporchi ed ingombri di arbusti, tombini perennemente intasati, il tutto lasciato al suo destino che molte volte semina morte e distruzione, lasciando tutti spaventati.

Con il passare delle ore alcuni chiedono la testa del sindaco e della giunta, ritenuta giustamente incapace di arginare il pericolo e di mantenere funzionante la città.

Speriamo che la situazione si normalizzi e tutto proceda per il meglio.

Nov
04

Che schifo!!! Ma non si vergognano nemmeno un po’?

Categoria Vario

Nov
03

Santificazioni senza logica

Categoria Pensieri

Con l’arrivo del brutto tempo probabilmente la mia vena polemica si è ripresentata in tutta la sua potenza, fatto sta che questa questione mi da proprio tanto fastidio.

Nel giro di poco tempo sono venuti a mancare Jobs e Simoncelli, entrambi santificati da mezzo mondo, gente che si è radunata, foto, fiori e tante parole, funerali più o meno pubblici e via discorrendo.

Jobs è stato dipinto come un salvatore del mondo, un genio e via discorrendo, nulla da dire, un ottimo pubblicizzatore di prodotti, ottimo venditore, ci sapeva fare e aveva il fiuto per gli affari, ha salvato la Apple dal tracollo finanziario e nel bene o nel male ha fatto nascere prodotti che fino ad un secondo prima nessuno immaginava. Peccato che questo strida con il fatto che proprio un santo non era, la fabbrica cinese che si occupa della produzione dei prodotti Apple è l’azienda dove ci sono più casi di suicidio a causa della vita lavorativa veramente invivibile. Lo stesso Jobs non era proprio una persona tenera, anzi, sapeva fare molto bene il suo lavoro a scapito di altri, molti collaboratori negli anni hanno lasciato l’azienda perchè Jobs non accettava consigli ed era famoso per prendere in prestito le idee di altri per poi proporle come sue senza farsi troppi problemi. Poi in parte può aver fatto leva anche sulla sua malattia per riuscire ad ammorbidire le persone.

Simoncelli è stato nella sua breve vita un pilota con risultati altalenanti, molte cadute e condotte non proprio corrette in pista, tanto da essere stato anche scortato perchè temeva che qualcuno potesse mettergli le mani addosso, poi purtroppo la caduta che tutti abbiamo visto riproposta in tv che purtroppo gli ha spezzato la vita.

Alcuni giorni fa il levante ligure e la parte nord della Toscana sono stati colpiti da un nubifragio che ha fatto danni ingenti e purtroppo morti, tra questi un volontario, Sandro Usai, che nonostante la situazione fosse grave, probabilmente conosceva i rischi delle sue scelte, è uscito di casa per aiutare chi si fosse trovato in difficoltà e ha incontrato la morte, funerali con politici, parlano di una medaglia al valore civile e via discorrendo. La notizia con il tempo sta lasciando spazio ad altre, come solitamente succede, ma Jobs è uscito con una biografia postuma (quando si dice marketing), a Simoncelli intitoleranno un circuito, e Usai? Una medaglia, una colonna sul giornale, qualche parola e basta.

Sinceramente sono stufo di sentir santificare chi forse non se lo merita (anche i calciatori alle volte vengono dipinti come santi) al 100% per poi dimenticare rapidamente chi forse se lo è meritato e dovrebbe essere d’esempio per tutti.

Ott
31

Matteo Renzi, un uomo pericoloso

Categoria Pensieri

Suppongo che non abbia necessità di presentazioni, tutti ormai conoscono chi è e quali sono le sue idee, idee che a quanto pare sono pericolose per gran parte dei politici, se non tutti.

Ultimamente Renzi è presente un po’ ovunque, radio, televisione e giornali non parlano d’altro che dei “rottamatori” e delle sue idee, ultimamente poi è anche noto per le varie liti a distanza avute prima con D’Alema e ultimamente con Bersani, la destra per ora sembra essere graziata dalle sue critiche.

Fatto sta che quest’uomo, giovane e molto apprezzato dai cittadini fiorentini, sembra aver rotto le uova nel paniere di molti del suo schieramento e nonostante sia stata fatta una manifestazione parallela alla sua negli stessi giorni, l’attenzione era in gran parte per lui.

Onestamente io non sono di sinistra, tutt’altro, ma comunque negli ultimi tempi mi sono sentito tradito, poi è arrivato, finalmente, un uomo politico che probabilmente potrebbe rivoluzionare la politica, le idee e forse toglierci dalla melma in qui ci troviamo.

Fatto sta che la sinistra lo attacca, la destra lo osserva (alcuni lo applaudono) e tutti cercano di intervistarlo.

Ultimamente ha mostrato le sue idee per risollevare il paese traendo spunto da quello che ha fatto a Firenze, convincendo anche chi non lo aveva votato e facendolo balzare nei primissimi posti dei sindaci apprezzati.

Poi ci sono le cose tangibili, la giunta ha anche avuto il coraggio di fare delle scelte che in altre città (Genova per prima) non sarebbero passate o comunque sarebbero state fortemente criticate, l’ultima è stata quella di vietare ai cinesi di vendere souvenir tarocchi spacciandoli per artigianato fiorentino, poi si è passato al divieto di aprire in centro le kebaberie e i phone center per stranieri, tutti modi per preservare la città e i prodotti locali. Insomma scelte che non sembrerebbero per niente di una giunta di sinistra ma forse di una giunta della Lega.

Forse, se non lo isoleranno, potrebbe essere la svolta e l’inizio di una nuova era che vedrà sparire gli attuali politici che, come dice Renzi, ci hanno trascinato nella situazione in cui ci troviamo e quindi non meritano di essere li e di essere rivotati.

Ott
26

Morire per lo sport

Categoria Garage

Sono stato parecchio combattuto se scrivere o meno di quello che è capitato in Malesia domenica, c’è già troppo rumore dietro a questa vicenda che mi sembrava inutile aggiungere altre parole a quelle già dette e ridette un po’ ovunque, poi mi sono deciso.

Come tutti ormai sanno domenica mattina (ora italiana) è deceduto il pilota della Honda Marco Simoncelli, chi non segue la MotoGP se lo ricorderà di sicuro per la testata di ricci e la parlata tipica degli emiliani, a molti simpatico, per altri il futuro erede di Rossi.

Fatto sta che per motivi ancora ignoti non si è capita la causa della caduta che ha portato il pilota a tagliare la strada ad altri due piloti, tra cui Rossi e ad essere letteralmente travolto, le immagini hanno fatto il giro del mondo, purtroppo le telecamere per diritto di cronaca (trovo che ormai i giornalisti siano solo degli avvoltoi) hanno ripreso da più angolazioni la scena e le hanno riversate in tutte le case del mondo. Si è visto Simoncelli cadere (è rimasto praticamente sotto la sua moto), venir colpito dalle due moto che lo seguivano, il casco che è volato via e le moto a terra, solo Rossi è rimasto in sella.

Il pilota è deceduto, credo sul colpo, nonostante l’intervento dei medici, la gara è stata annullata e sono circolate voci su un possibile ritiro di Rossi perchè shoccato da quanto accaduto. Credo che involontariamente sia stato causa della frattura al collo di Simoncelli e alla perdita del casco del pilota, involontariamente perchè non poteva evitare l’impatto, lo spazio e la velocità giocavano a sfavore di tutti.

In questi giorni molti lo hanno ricordato, un ragazzo di 24 anni che muore è sempre un dramma, solo Agostini ha ricordato che correre in moto (ma anche altri sport sono pericolosi) non è come lavorare in ufficio o fare il farmacista, quando ci si mette il casco bisogna essere realisti e capire che una semplice caduta può avere conseguenze molto gravi come quelle che negli anni sono accadute durante le gare. Da un’intervista di Simoncelli sembra che anche lui ne fosse più che a conoscenza e non sembrava ignorare i rischi.

Simoncelli ha rischiato più volte, nonostante ora tutti lo piangano, infatti ha più volte innescato incidenti perchè non accettava di stare dietro o di non avere quel pelo in più per battere l’avversario, addirittura era arrivato in griglia con la scorta perchè aveva paura di essere malmenato, quindi si un possibile talento, ma forse un po’ testa calda, ma forse nell’ambiente delle moto bisogna essere così per andare avanti.

Io però noto una pressione notevole a cui sono sottoposti gli sportivi in genere, si è partiti con gli sciatori con tempi e velocità folli, per passare alle auto (Mika Häkkinen si era ritirato proprio a causa dello stress e le pressioni del team), al nuoto (la Pellegrini si è sentita male per un attacco di panico per le pressioni e i ritmi imposti nel periodo delle gare) e così via, fino a quando qualcuno fa un errore che può costargli un buon piazzamento o anche la vita, insomma forse sarebbe il caso di finirla con tutta questa pressione, basta con tempi presi al millesimo di secondo, oggi un altro sportivo non c’è più e forse la colpa non era tutta delle gomme, della moto, dell’elettronica, forse la colpa è anche chi sta dietro agli atleti, che li pompano, li esaltano e probabilmente li stressano se i risultati non sono quelli previsti.