In questi giorni sono stato alle prese con il kit per la firma digitale e amenità varie e la cosa peggiore è che credevo di non riuscirne a venire fuori!
Mi sono letteralmente picchiato con il computer, per prima cosa il lettore di smart card non ne vuole sapere di funzionare con XP, mentre sorprendentemente con Vista funziona senza alcun problema e senza incertezze.
Ho contattato l’assistenza senza ottenere nulla di diverso, XP si schianta quando il lettore viene collegato, nonostante sia disegnato per quest’ultimo.
Ormai ho capito che dovrò usarlo sul portatile, ma i problemi erano dietro la porta che mi aspettavano, infatti la procedura di attivazione, registrazione ed utilizzo della firma digitale è abbastanza complessa e non è sempre spiegata nei minimi dettagli.
Un altro problema all’utilizzo della firma digitale è stato il browser, infatti come temevo Opera non sembra essere di gradimento del sito su cui ci si deve autenticare, quindi ho ripiegato su Internet Explorer, ma anche al versione 8 non ne vuole sapere di funzionare, nonostante abbia usato un programma che lo dovrebbe configurare, quindi l’ultima spiaggia è stata Mozilla e finalmente ha funzionato.
La cosa più “divertente”, dopo tre giorni di rotture di scatole, è che da nessuna parte è scritto che per collegarsi ad una pagina di registrazione del sito si dovesse usare la smart card.
La domanda che mi pongo ora, perchè scrivere delle istruzioni incomplete e poco utili, quando si ha la certezza che gli utenti si troveranno in difficoltà? Mi metto nei panni di chi i computer li usa e li conosce poco, riusciranno a far funzionare tutto l’ambaradan senza spaccare lo schermo del proprio computer? 😆
Molte volte girando per il web può capitare che si abbia la necessità di voler salvare un’istantanea di un sito, magari per inviarlo via web o per mantenere inalterata la struttura delle pagine che ci interessano, in soccorso ecco arrivare un programma molto semplice da utilizzare e con una dimensione veramente minima e che risponde al nome di Webshot. Continua a leggere »
Con l’ultimo aggiornamento di WordPress 2.8, è comparso un errore di memoria che fortunatamente non incide sul corretto funzionamento dei blog ma può disabilitare alcune funzioni dal lato amministrativo. Il problema è legato al limite di memoria impostato. Continua a leggere »
Questa guida è per chi come il sottoscritto opera nel settore catastale ed utilizza abitualmente il programma DocFa. Il programma in questione funziona perfettamente (anche se con qualche gratta capo) su tutti i sistemi operativi, ma con Vista si deve adottare un accorgimento, altrimenti ci si può trovare di fronte ad un problema che sulle prime sembra insormontabile Continua a leggere »
Ebbene si, sembra che il Comune di Genova si sia deciso a sperimentare il transito delle due ruote (che a Genova sono veramente tante, come del resto sono molte le corsie dei bus)! Sembra che dopo la riapertura della sopraelevata nelle ore notturne al libero transito dei centauri, ora si riuscirà ad evitare inutili incolonnamenti con le vetture e multe che levano il sorriso. Non resta che aspettare
Pronto il nuovo piano traffico che aprirà le corsie gialle alle moto
Via Venti Settembre (a salire) e via Balbi, forse anche piazza De Ferrari e via Barabino in direzione di piazza Palermo. Sono le frontiere, da anni esclusivo dominio dei mezzi pubblici, che potrebbero essere a breve riconquistate da moto e scooter. Il tanto agognato (dai motociclisti) piano per la sperimentazione del libero transito dei mezzi a due ruote sulle corsie gialle, è sostanzialmente pronto. Manca solo qualche limatura al documento predisposto dall’ufficio Mobilità di Tursi e dalla polizia municipale e che oggi sarà posto all’attenzione del neoassessore al Traffico, Simone Farello. Ci sarebbe, persino, già una bozza di delibera che indica le tratte, i tempi e i modi del test di cui si discute, tra polemiche e manifestazioni, ormai da anni. In Comune sono abbottonatissimi («Non vogliamo ingenerare illusioni prima della definizione del piano», sussurra un funzionario) ma, secondo indiscrezioni, è praticamente certa l’apertura alle moto delle uniche corsie (gialle e in salita) di via Venti Settembre e via Balbi. Per quanto riguarda la prima strada, i tecnici stanno valutando in queste ore se far svoltare le moto in via 5 Dicembre oppure – e sarebbe una vera rivoluzione – farle proseguire attraverso piazza De Ferrari, oggi off limits ai veicoli privati, sino in via Roma e, di qui, alla Zecca, Nunziata e via Balbi creando una direttrice privilegiata da Brignole a Principe per le due ruote.
La scelta di via Venti Settembre e via Balbi è legata a precise valutazioni tecniche, volte al rispetto del codice e delle norme di sicurezza. L’obiettivo principale è quello di impedire “incroci” pericolosi tra moto, auto e mezzi pubblici. E comportamenti ad alto rischio, come il “salto” dei mezzi a due ruote dalla corsia gialla a quella ordinaria (e viceversa) magari per aggirare l’ostacolo del bus alla fermata. In via Venti Settembre il problema non si pone in quanto la corsia riservata è sufficientemente ampia da consentire la marcia parallela di bus e moto. In via Balbi, al contrario, il sorpasso è fisicamente impossibile per la dimensione ristretta delle carreggiata e sarà obbligatorio procedere diligentemente incolonnati. Sul tema, per ora, Farello non si pronuncia. Da consigliere comunale (e capogruppo Pd) il neoassessore non ha mai nascosto di gradire poco la sperimentazione. Ma, da assessore, ha affermato che farà di tutto per rispettare il mandato del consiglio comunale. La novità, com’è noto, non piace affatto né ad Amt né ai sindacati, in particolare la Cgil che minaccia uno sciopero degli autisti impegnati sulle linee interessate dal progetto. E Aldo Achilli, responsabile ufficio Mobilità, invita alla cautela: «Città come Milano, partite per prime, adesso stanno facendo marcia indietro».
Si sa la sicurezza informatica è ormai una cosa che tutti bramano e che non è facilmente ottenibile, men che meno quando si vuole essere sicuri che una persona sia proprio quella che pensiamo e che i files che ci invia o anche le e-mail siano buone ed appartenenti a Tizio, piuttosto che a Caio sotto mentite spoglie.
Il primo passo è l’obbligo di avere, per tutti i professionisti, una mail certificata (ho letto sul web che è allo studio di dotare tutti gli italiani di tale mail, in modo gratuito), che attiverò a breve (per fortuna il Consiglio Nazionale Geometri ha stipulato una convenzione con Aruba e doterà gli iscritto di tale mail gratuita per tre anni, ora costa 5 €/anno).
Il secondo passo è la firma digitale, una smart card (uguale a quelle dei supermercati e distributori di benzina) che attesti che un file che ho creato l’ho fatto io. Questa novità la devo al Collegio che mi ha inserito in un piccolo gruppo di colleghi con cui sperimenteremo il “processo telematico” per il Tribunale di Genova. Unica pecca il lettore di smart card che non ne vuole sapere di funzionare con XP, mentre stranamente Vista lo ha rilevato senza problemi e lo fa funzionare, misteri dell’informatica.
Insomma lo Stato con quest’ultima novità sembra voler sveltire le pratiche e ridurre la quantità di carta che soffoca gli uffici, con l’invio di tutti i documenti in formato digitale (PDF).
Spero solo che i server siano sicuri e non vengano aggrediti da malintenzionati (un po’ come era capitato qualche tempo fa proprio qua a Genova).
Con oggi sono 40 anni che l’uomo ha fatto i primi passi sul nostro satellite, che spesso ha ispirato poesie e racconti di vario genere e che spesso osserviamo nelle notti d’estate, quando sembra più vicina o quando si colora di rosso.
Oggi, ma quarant’anni fa, l’Apollo 11 ed il suo equipaggio composto da Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin che hanno avuto l’esperienza che molti vorrebbero poter fare, camminare sulla superficie pietrosa della Luna.
Io ho vissuto più volte le emozioni di quella notte (ora italiana) nei racconti dei miei genitori che avevano seguito la fase finale alla tivì (all’epoca facevano cose interessanti) ed un po’ mi sono emozionato.
« Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità. »
Altro video spettacolare di quel pazzo di Ken Block (link 1 e 2) e della sua Subaru Impreza STi, questa volta accompagnato da uno dei membri della nota trasmissione inglese Top Gear (sito ufficiale).
Il video come sempre molto spettacolare e ben realizzato evidenzia anche lo stato d’animo del passeggero (da guardare gli occhi durante il salto verso la fine.