Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Archivio per Gennaio, 2010

Gen
28

Amici inflazionati

Categoria Pensieri

Capita molto spesso, in particolare con l’avvento dei social network, di sentir dire che una persona ha molti amici, oppure ascoltare persone che dicono di essere amico di Tizio e di Caio, ma siamo sicuri di avere così tanti amici? La domanda mi sorge spontanea e mi sembra del tutto lecita.

un amico è una persona che farebbe probabilmente qualsiasi cosa per noi (e se l’amicizia è reciproca allora anche noi dovremmo essere disposti a fare lo stesso), è sempre disponibile, nonostante orari, impegni e altri problemi, insomma è qualcosa di più di un fratello o di un parente.

Tempo fa in radio mi è capitato di sentire questa definizione di amicizia che rende molto bene l’idea:

Un amico non ti asciuga le lacrime ma non te le fa scendere.

Poi penso ai miei veri amici, di cui personalmente potrei fidarmi ciecamente e a cui potrei affidare la mia vita e noto che non ne ho molti, direi al massimo un paio si potrebbero fregiare di tale definizione. Ho d’altro canto conosco persone che definisco amici a cui sono legato in maniera più o meno stretta e che mi fa molto piacere frequentare, nonostante gli impegni di tutti i giorni.

Tempo fa sono stato scottato dalla fine di due amicizie che io avrei definito fraterne, terminate in tempi diversi e che mi hanno lasciato l’amaro in bocca. Probabilmente sarà capitato anche ad altri e mi capiranno.

La prima amicizia terminata di punto in bianco forse era destinata al tragico epilogo, interessi differenti, amicizie che ci hanno separato e tutto è svanito senza lasciare traccia, alcuni contatti per cercare di recuperare ma a nulla è servito.

La seconda amicizia che mi ha indispettito notevolmente per come è finita, e ancora mi indispettisce, è finita per una scenata di gelosia (non mia) che mi ha lasciato di sasso. C’è da dire che nonostante fossero cambiate alcune cose, ci si riusciva a vedere con regolarità, ma probabilmente la stupidità della persona ha avuto la meglio e dopo una telefonata di fuoco tutto è finito. Ancora oggi se ci si incrocia, anche dopo molti anni, ci evitiamo ed ignoriamo, manco non ci si conoscesse. Peccato.

Dall’altra parte poi ci sono le amicizie che nonostante non ci si senta e veda da tempo, permangono e si rinverdiscono ad ogni contatto concesso. Certo la vita attuale non aiuta molto nei rapporti tra le persone, infatti siamo tutti troppo occupati a pensare al lavoro e a tutti i problemi che ci tartassano che un po’ ci dimentichiamo degli amici, alle volte ci dimentichiamo anche dei parenti.

Ed ecco che arrivano i social network che aiutano in parte a mantenere un minimo di rapporti umani, anche se freddi ed impersonali, ma comunque aiutano un minimo a non dimenticarsi che esistono anche altre persone al mondo.

Trovo comunque definire “amico”, se pensiamo alla definizione della parola fine a se stessa, una persona che magari non conosciamo di persona, ad esempio io ho conosciuto virtualmente alcune persone via internet (detto così sembra che mi sia affidato ad uno dei tanti siti per cuori solitari che popolano il web), leggendo i blog, persone spiritose, divertenti e disponibili se interpellate, ma non posso definirli amici, al massimo conoscenti.

Gen
27

Lettera a giornale

Categoria Humor

Se è vera o meno non mi è dato di sapere, so solo che è divertentissima!

 

Una donna di New York – USA – ha scritto a un sito di finanza americano chiedendo consigli su come trovare un marito ricco: già ciò di per sé è divertente, ma il meglio della storia é quello che un tizio le ha risposto.

 

 

LEI: Sono una ragazza bella (anzi, bellissima) di 28 anni. Sono intelligente e ho molta classe. Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l’anno. C’é in questo sito un uomo che guadagni ciò? Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito? Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $, ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West. Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non è bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente. Quindi mi chiedo, cos’ha fatto per meritare ciò e perché io non ci riesco?Come posso raggiungere il suo livello?

 

 

LUI: Ho letto la sua e-mail con molto interesse, ho pensato profondamente al suo caso e ho fatto una diagnosi della sua situazione. Premetto che non sto rubando il suo tempo, dato che guadagno 500 mila $ l’anno. Detto ciò, considero i fatti nel seguente modo: Quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, è semplicemente un pessimo affare. E ciò per i seguenti motivi: Lasciando perdere i blablabla, quello che Lei suggerisce è una negoziazione molto semplice. Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi. Proposta molto chiara, questa. Ma c’è un piccolo problema. Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre è molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente. Dunque, in termini economici, Lei è un attivo che soffre di deprezzamento, mentre io sono un attivo che rende dividendi. Lei non solo soffre un deprezzamento ma questo è progressivo ed aumenta ogni anno! Spiego meglio: Oggi Lei ha 28 anni, è bella e continuerà così per i prossimi 5/10 anni, ma sempre un po’ meno e all’improvviso, quando Lei osserverà una foto di oggi, si accorgerà che è diventata una pera raggrinzita. Questo significa, in termini di mercato, che oggi lei è ben quotata, nell’epoca ideale x essere venduta, non per essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in "trading position" (posizione di commercio), e non in "buy and hold" (compra e tieni stretto), che, da quanto sembra, è quello per cui Lei si offre. Quindi, sempre in termini commerciali, il matrimonio ("buy and hold") con Lei non è un buon affare a medio/lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo, può essere, anche socialmente, un affare ragionevole e potremmo pensarci su. Potremmo avere una relazione per un certo periodo….. Huuummm…. Pensandoci meglio e per assicurarmi quanto intelligente, di classe e bellissima Lei è, io, possibile futuro "affittuario" di tale "macchina", richiedo ciò che è di prassi: Fare un test drive. La prego di stabilire data e ora. Cordialmente.

Suo Investitore

Gen
26

Non ci siamo mica tanto

Categoria Pensieri

Probabilmente il clima influenza le persone e fa far loro le cose più strane in assoluto, ma io credo che i motivi siano anche altri. Oggi ho visto fare le manovre più assurde ed azzardate che solo su YouTube solitamente vengono immortalate.

Mentre stavo andando a prendere la Sopraelevata (al secolo Strada Aldo Moro) ed affrontavo l’elicoidale (ma quando si decideranno ad asfaltare un po’ meglio la parte più alta della strada?), un tizio al volante di una Volvo ha pensato bene di superare le 5/6 macchine ferme allo stop in contromano e tagliare la strada ad un furgone, il tutto senza battere ciglio e rischiandosi un incidente ed una probabilissima multa!

Poco dopo, questa volta in Sopraelevata, uno scooter ha bellamente tagliato la strada ad un altro scooter per prendere l’uscita di Via Madre di Dio (mi spiace per chi non è di Genova, usate Street View) all’improvviso, fortunatamente usando la freccia.

Altre volte mi è capitato di vedere manovre al limite della pazzia, ad esempio pochi giorni fa ho rischiato di trovarmi sul cofano di una 600 (se non ho visto male) che in barba alle precedenze e al fatto che davanti a lei (la macchina, non ho visto chi guidava) c’era un furgone fermo per farmi passare il scooter, mi ha quasi picchiato dentro, per fortuna con la coda dell’occhio ho visto una sagoma che si muoveva e con un colpo di reni ho evitato il paraurti.

Ho iniziato parlando del clima, ma credo che la verità sia che, come evidenziato da uno studio, l’uso di sostanze ha sicuramente una posizione predominante, come quello dell’alcool e credo che spesso la distrazione del cellulare sia una scusa inflazionata, basta vedere quello che è successo a Roma, dove una macchina ha tagliato la strada ad un bus, fortunatamente fuori servizio, che è andato a schiantarsi contro un albero, dopo i controlli i di rito è risultato che entrambi i guidatori erano sotto effetto di sostanze!

Mi sa che quello che ho visto in questi giorni poco si discosti da quello che è capitato a Roma. Che gusto ci sarà?

Gen
25

Sono un cattivo vicino

Categoria Vario

Oggi mi sono reso conto che è da un po’ che non commento sui blog dei “miei vicini”, se mi si può passare il termine, internauti.

Ma ultimamente ho avuto poco da dire e ancor meno da commentare, infatti anche i miei post si sono ridotti all’osso. Sto preparando un paio di cose, ma il tempo e la voglia in questi giorni sono ai minimi storici. Probabilmente il clima non aiuta, infatti salvo sporadiche schiarite il cielo è sempre nuvoloso, piove (con tanto di pioggia ghiacciata, meno male che è un evento abbastanza raro), tira vento e fa un freddo terribile.

Anche l’attività su Twitter e Facebook è crollata di colpo, faccio il mio giro giornaliero sul web ma senza lasciare traccia del mio passaggio.

Resterò in attesa d’ispirazione.

Gen
21

Internet a singhiozzo

Categoria Informazioni

Oggi la connessione di Fastweb sta facendo le bizze e mentre scrivo queste poche righe lo sto facendo offline. Ho già fatto le solite prove che vengono consigliate in questi casi e cioè staccare la CPE e dopo alcuni minuti ricollegarla per vedere se il problema era temporaneo o meno. Sembra che non sia un mio problema, infatti non è cambiato molto, anzi il telefono che prima suonava isolato quando tiravo su la cornetta, ora non emette alcun suono! Vista mi segnala a singhiozzo che la connessione è tornata, dopo pochi secondi sparisce e così via!

Mi auguro solo che i lavori che stanno facendo poco distante da me, la linea del gas nuova, non abbiano nulla a che fare con questi problemi, anche perchè non sarebbe la prima volta, la stessa cosa è successa alcuni anni fa ed il risultato è stato che siamo rimasti isolati per due giorni.

Vediamo se la cosa è temporanea o meno.

Gen
18

Haiti

Categoria Informazioni, Pensieri

Tutto il mondo in questi giorni ha sotto gli occhi quello che sta succedendo ad Haiti, una delle isole più povere delle americhe. Migliaia di morti, distruzione, purtroppo sciaccallaggio e fortunatamente tanto volontariato di tutto il mondo.

Si parla di migliaia di morti e dispersi, molti bambini rimasti orfani e paura, molta a giudicare dagli occhi dei bambini rimasti soli in un mondo in subbuglio.

Tutti si sono mobilitati per dare una mano, attori, sportivi e nazioni (l’Italia ha tra le altre cose deciso di azzerare il debito che la povera nazione straziata dal sisma) tranne un piccolo stato, molto piccolo ma molto abbiente! Lo Stato del Vaticano non ha ancora proferito verbo per dare una mano, il Papa ha solo detto che pregherà per la popolazione colpita da questa sciagura. Cosa simile era accaduta pochi mesi fa per l’Abruzzo, colpito dalla stessa calamità naturale e per cui la chiesa dopo varie pressioni e commenti sul loro comportamento si sono piegati a fare un prestito a chi ne avesse fatto richiesta, un prestito, non una donazione a fondo perduto.

Ora la cosa si ripete con Haiti, la chiesa non fa nulla di che se non pregare, nonostante sia chiaro che la popolazione ha più bisogno di fatti concreti quali generi di prima necessità e nuovi edifici in cui andare a vivere, più che di inutili parole, qualunque sia la fonte, autorevole o no.

Speriamo che ritornino sui propri passi e facciano qualcosa di finalmente utile.

Per chi volesse contribuire agli aiuti ecco come fare:

  • donazione di 2 euro inviando un sms al 48541 da celluari Tim e Vodafone e da rete fissa Telecom Italia
  • donazione alla Caritas italiana attraverso bonifico intestato a Caritas Italiana C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti, oppure bonifici:
  • UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma – Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119
  • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
  • CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001
  • donazione alla Croce Rossa Italiana bonifico C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma. Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono: IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020 Causale PRO EMERGENZA HAITI Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma c/c postale n° 300004 Codice IBAN: IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale PRO EMERGENZA È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI all’indirizzo: http://www.cri.it all’atto della scelta del progetto selezione “Pro emergenza Haiti”
  • donazione all’Unicef: c/c postale 745.000, causale: `Emergenza Haiti´; – carta di credito online su www.unicef.it, oppure chiamando il numero verde UNICEF 800745000; – cc bancario Banca Popolare Etica IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051”; – i comitati locali dell’UNICEF presenti in tutta Italia (elenco sul sito-web www.unicef.it)

  • donazioni a Medici Senza Frontiere: carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti; on line sul sito www.medicisenzafrontiere.it

  • donazione alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus che coordina gli aiuti con lo staff presente ad Haiti; per le donazioni si può usare il bollettino postale su C/C postale 17775230; bonifico su c/c bancario BANCA MEDIOLANUM SpA, Ag. 1 di Basiglio (MI) IT 39 G 03062 34210 000000760000 causale: terremoto Haiti; carta di credito online su www.nphitalia.org o chiamando lo 0254122917

  • Gen
    14

    Google vs Cina

    Categoria Internet, Pensieri

    In Cina esiste la censura di stato, non è una novità, le informazioni vengono filtrate e bloccate se ritenute non gradite al regime che governo. Molte società straniere, allettate dal nuovo mercato si sono fiondate a pesce in un mare che potrebbe far fruttare loro molto denaro, ovviamente seguendo poche semplice regole.

    In questi giorni Google si è ribellato alla censura cinese, non tanto perchè viola i diritti umani e tutto il resto, ma bensì perchè alcuni account di GMail sono stati violati. Gli account erano di dissidenti cinesi non graditi allo stato e sembra che gli attacchi siano anche andati a buon fine.

    Ad alzare i toni anche altri attacchi informatici che avrebbero colpito anche altre aziende americane che operano all’interno del paese.

    Come anticipato Google ha reso disponibile tutte le informazioni che lo stato cinese ritiene non gradite, creando un precedente abbastanza importante e che si spera possa spingere altri servizi simili a non piegarsi al volere del Dio denaro e tappandosi gli occhi per non vedere quello che sta succedendo in una nazione che nega alcuni noti eventi accaduti alcuni anni fa (la rivolta degli studenti ed il Tibet solo per citarne alcuni).

    La Cina sta cercando di mediare lo scontro, affermando che le aziende straniere possono stare tranquille, basta rispettare le leggi locali, Google sarà della stessa opinione? Se così non fosse Google è pronto a lasciare il mercato cinese, rinunciando ad un mercato che sicuramente alletta molte altre società.

    Personalmente trovo che dovrebbe finire la ricerca di denaro facile in cambio di regole assurde.

    Gen
    13

    Il virus A-H1N1 è una bufala!

    Categoria Pensieri

    O meglio è stata una speculazione e dopo mesi di tartassamento su ogni mezzo d’informazione, articoli, convegni e vaccini costati miliardi di miliardi ecco che l’Europa si accorge che forse forse c’è stata una piccolissima speculazione che è fruttata alcuni miliardi alle case farmaceutiche. Una su tutte una casa farmaceutica, il cui nome mi sfugge, che era in piena crisi finanziaria e rischiava il tracollo!

    Forse forse l’Europa poteva ascoltare un po’ di più i vari medici che gridavano ai quattro venti che il tanto temuto virus poteva essere un po’ troppo sopravvalutato. Personamente non avevo intenzione di vaccinarmi, nonostante le raccomandazioni, ho continuato con la mia buona abitudine di lavarmi le mani quando necessario e come sempre ho evitato l’influenza normale e suina, probabilmente le mie difese immunitarie sono ben equipaggiate.

    La cosa più divertente è che ora gli organi d’informazione, tutti senza esclusioni, ora glidano allo scandalo, proprio loro che hanno amplificato l’allarme (come l’aviaria, la mucca pazza e altre mille cose) senza informarsi più di tanto, oppure sono stati istruiti (spot a pagamento?) a dovere da chi aveva interesse a che la popolazione di tutto il mondo e gli stati acquistassero i vaccini?

    Come sempre ecco che la cavalleria arriva quando ormai la stalla è vuota! Sarebbe sempre meglio pensare prima di agire, anche se gli interessi sono molti.

    Gen
    12

    La tecnologia si fa vecchia

    Categoria Internet, Pensieri

    Ammetto che alcune cose le utilizzo ancora e che forse di altre ne potrei sentire la mancanza, di altre non mi sono nemmeno accorto della loro dipartita!

    IL FLOPPY DISK E IL PALMARE:
    Ma esistono ancora? No dai, impossibile. Nel caso ce ne fosse rimasto qualche esemplare operativo, allora l’anno che è appena iniziato dovrebbe davvero infliggere il colpo di grazia a entrambi (che ricorderemo comunque con molto affetto, visto che ci ricordano la nostra giovinezza e un periodo pionieristico che non tornerà mai più).

    I floppy non li uso da parecchio tempo e l’unico lettore in mio possesso è su un PC “datato”, il palmare lo utilizzo da un po’ e non intendo sbarazzarmene (Palm z22).

    IL FAX:
    Tipico strumento di cui tutti certificano la morte ogni anno ma che, alla fine, resiste indomito. Certo, negli ultimi tempi si è evoluto ma tutto sommato oggi rappresenta solo un grande spreco di carta, elettricità e inchiostro.

    In ufficio è ancora utilizzato nonostante la scarsa compatibilità con altri apparecchi, negli ultimi tempi sto impiegando la PEC.

    L’ACCENDISIGARETTA ELETTRICO:
    Fumare fa male. Fumare in macchina ancora di più perché distrae, la tecnologia è in giro dal 1950 ma quasi nessuna macchina lo monta più. Il 2010 potrebbe essere l’anno buono per staccargli definitivamente la spina.

    Fosse la volta buona che lo eliminano e che lasciano una semplice presa elettrica per ricaricare o alimentare altre cose. Tanto per dire nella mia macchina la parte con cui si accendono le sigarette l’ho incollata perchè vibrava durante l’uso della macchina.

    BIGLIETTI DA VISITA:
    Perché utilizzare un pezzo di carta con dati che poi si dovranno inserire manualmente, quando ogni business man che si rispetti viaggia, alla peggio, con un paio di smartphone addosso? Anche il biglietto da visita, almeno “ai piani alti”, sembra aver fatto il suo tempo, con buona pace di Patrick Bateman, indimenticabile protagonista di American Psyco, che ne l’aveva trasformato in un feticcio.

    Trovo che siano ancora ampiamente utilizzati, nonostante i cellulari e gli smartphone, comodi con i clienti meno tecnologici.

    VIDEONOLEGGI:
    In effetti, teoricamente, i videonoleggi non dovrebbero aver più senso d’esistere, almeno in certe parti del pianeta. Un’evoluzione già c’è stata, infatti è difficile trovare nelle grandi città store che non appartengano a grandi catene. In America poi, vista la diffusione di internet, la velocità delle linee ed il boom di servizi come Netflix, i videonoleggi hanno gli anni contati. Ma nel 2010 dovrebbero ancora resistere…

    A Genova stanno sparendo molto rapidamente, anche quelli storici, per lasciare posto ai Blockbuster. Per il noleggio on-line se ne sente parlare ma non so quanti lo stiano utilizzando. Mi piace poter andare nel negozio e spulciare i cataloghi.

    TELECOMANDI:
    Una volta i salotti erano invasi da telecomandi di tutti i generi: quello per il televisore, quello per lo stereo, quello per il videoregistratore. Poi sono arrivati i telecomandi universali, che hanno semplificato parecchio la vita agli appassionati di tecnologia, ma oggi anch’essi sembrano obsoleti e presto potrebbero essere sostituiti da applicazioni per smartphone, iPhone e , in un futuro remoto ma non poi troppo, da comandi vocali.

    Ci manca di inveire contro la televisione per cambiare un canale. L’idea non mi piace anche se ho tre telecomandi vicino alla TV.

    TELEFONO FISSO:
    Sembra incredibile, ma anche il vecchio apparecchio telefonico è giunto a fine corsa, almeno nei paesi più avanzati. Oramai tutti hanno un cellulare, c’è Skype: insomma le recenti (insomma…) innovazioni stanno facendo diventare la linea fissa un inutile spreco di denaro. Non parliamo poi delle cabine telefoniche: voi ne avete vista qualcuna funzionante in giro?

    Probabilmente la cosa meno utile in questi ultimi anni, comoda solo per l’ufficio. Trovo che sarà più comodo avere una connessione ad internet, anche via cavo, ma niente numeri telefonici fissi.

    CD MUSICALI:
    Cominciare a pensare al dopo cd potrebbe essere eccessivo, visto che è una tecnologia fatta per durare per sempre, tuttavia è pur vero che la qualità degli mp3 diventa sempre migliore e che, per ascoltare un cd, il device apposito è davvero troppo ingombrante in un’epoca dominata dall’iPod. Eppoi diciamolo, costano davvero troppo…

    Troppo utilizzati ancora oggi, la vedo dura, nonostante gli MP3 siano molto diffusi.

    NAVIGATORI SATELLITARI:
    Fino all’anno scorso non avremmo mai fatto rientrare in questa classifica i navigatori satellitari, ma alcune applicazione presenti su cellulari e smartphone potrebbero far vacillare il trono di Garmin e TomTom. Già perché se a indicarci la strada ci pensano il Blackberry e l’iPhone, che senso avrebbe dotarsi un navigatore a parte che sa fare solo quello?

    Non ne ho idea, sono ancora un utilizzatore delle cartine, almeno non si scaricano e non perdono il senso dell’orientamento.

    SITI WEB CON REGISTRAZIONI LUNGHE UN SECOLO:
    Beh, questa più che altro è una speranza. Basta con i siti, i forum, i social network, qualsiasi cosa sia legata ad internet che preveda registrazioni che occupino più di cinque minuti.

    Io punterei di più il dito contro i siti che obbligano a giri tortuosi e complessi per fornire le informazioni cercate!

    Fonte: Wired

    Gen
    11

    Signore e signori a voi Ken Block

    Categoria Garage