Da bambini si facevano le tacche sul muro, su un mobile o si avevano i metri attaccati alla parete per vedere quanto si cresceva, bhè, questa è una cosa analoga! 🙂
Una coppia sta festeggiando le nozze d’argento e contemporaneamente anche i 60 anni di vita. Durante la festa appare una fata che dice alla coppia: “come premio per i 25 anni di fedeltà vi concedo un desiderio a testa”. La moglie entusiasta esclama “voglio fare un viaggio attorno al mondo con mio marito” … subito dopo la fata, dato un tocco con la bacchetta magica, fa apparire i biglietti aerei e i voucher per gli alberghi. Il marito ci pensa un attimo poi rivolto alla moglie: “questa situazione è molto romantica, ma questa chance c’è solo una volta nella vita, quindi scusami cara, ma il mio desiderio è questo: avere una moglie di 30 anni più giovane”. La moglie rimane scioccata, ma un desiderio e’ un desiderio, e quindi La fata lo accontenta: dà un colpo di bacchetta e zac! L’uomo diventa un novantenne!
MORALE: gli uomini sono bastardi, ma le fate sono femmine 😆
Oggi ho fatto il danno! Sono andato a fare alcune commissioni, avevo messo il blocca disco allo scooter, faccio le mie compere, torno allo scooter e faccio per ripartire… sento un tac, giusto il blocca disco, rimetto il cavalletto, scendo e come per magia non c’è più il blocca disco!!! 😯
Ecco come si è ridotto!
La cosa incredibile è che il danno è stato fatto a scooter praticamente fermo (stavo uscendo dal parcheggio)! 😯 Direi proprio un sistema anti-furto sicuro! 🙄
Grazie alla segnalazione di gaiezza, ho appreso che sta per uscire il film del mtico cartone animato “Speed racer” che venica trasmesso quando ero un bambino!!!
Notizia golosa per gli appassionati della serie “The Fast & The Furious”, infatti è confermata la data d’uscita del quarto capitolo!
Rivedremo la coppia Vin Diesel (Dominique Toretto) e Paul Walker (Brian O’Conner), questa volta saremo a Santo Domingo e ritroveremo alcuni altri personaggi, tra cui Han (morto in Tokyo Drift, quindi l’episodio è tra il primo ed il terzo film).
FF4 inizia con un flashback dalla fine del primo film, in cui Brian O’Connor lascia andare Dominic Torreto. Dopo cinque anni ritroviamo anche Fenix e Letty (il personaggio di Michelle Rodriguez), che partono dal Messico e si recano a Los Angeles dopo aver messo a segno un colpo.
Ritroviamo Brian in Arizona, più duro e freddo di prima, barbuto e tatuato. E’ in prigione, e si scontra con la gang MS13. In realtà si trova in carcera sotto copertura per l’FBI, e gli giunge voce di un informatore di nome James Park.
A Santo Domingo ritroviamo anche alcuni personaggio di Tokyo Drift, Tego e Han (Han è morto in Tokyo Drift, quindi si tratta evidentemente di un prequel rispetto al terzo episodio). Si ritrovano in una baracca dove Dominic Torreto lavora come meccanico: è più forte e pericoloso di un tempo. Lo vediamo rapinare un treno con la sua gang.
Alle 3 di notte, nella zona industriale della città, c’è una corsa clandestina. Dom riceve una telefonate da sua sorella Mia (Jordana Brewster), è successo qualcosa a Letty…. E’ morta. Con la sua Chevele e un passaporto falso, Dom va in Texas. Giunto a Los Angeles assiste al funerale di Letty, a cui partecipano molti racers.
Dom osserva tutto da lontano per non imbattersi nella polizia, ma una voce gli dice che non dovrebbe stare lì: è Brian. I poliziotti sono infatti sulle sue tracce da quando ha attraversato il confine, ma Brian non vuole arrestarlo, è lì solo per il funerale.
Brian gli rivela che Letty era stata costretta per soldi a fare da corriere attraverso il confine, lavorava per un certo Antonio Braga. Braga è uno dei più grandi trafficanti in circolazione, ma nessuno lo ha mai preso.
I Federali non possono toccarlo finchè resta a sud del confine, e ora Brian sta andando a prendere l’uomo che ha ucciso Letty. Dom però ha intenzione di raggiungerlo per primo…
Molte le macchine, secondo alcune indiscrezioni troveremo molte muscle car americane e molte modificate! Fino ad ora l’unico “trailer” che si trova in giro è questo, scovato su YouTube!
Chi della mia generazione non è cresciuto guardando i telefilm dati in tivì? E chi ha sempre sognato di poter fare un giro sul Generale Lee di proprietà dei cugini Duke? Parlo della mitica Dodge Charger R/T del 1969!
La vettura in questione è una delle muscle car più conosciute dell’epoca, un po’ per la fama del telefilm, un po’ per la cavalleria dentro il cofano.
Le dimensioni della macchina sono molto generose, arrivando quasi all’eccesso, la linea è molto squadrata con carrozzeria a due colori (come molte vetture prodotte in quegli anni) e fari a scomparsa (soluzione del tutto analoga alla Chevrolet Camaro SS del 1966).
La Charger era prodotta in due versioni differenti, la prima denominata 440 Magnum, il cui numero si riferisce alla cilindrata del motore espressa in pollici/cubi, con una cilindrata pari a 7200 cc, alimentati da generoso carburatore quadricorpo Carter. La potenza massima erogata era pari a 285 cv a 4800 giri/minuto (coppia massima 52 Kgm a 3250 giri/minuto), la seconda denominata 426 Hemi, con una cilindrata pari a 6980 cc, testata con camere di combustione emisferiche (migliorano l’efficienza termodinamica del propulsore), il tutto alimentato da due carburatori quadricorpo Carter e potenza pari a 350 cv a 5000 giri/minuto (coppia passima 56 Kgm a 4000 giri/minuto).
La vettura poteva essere inoltre equipaggiata da un cambio automatico a tre rapporti o da un cambio manuale a quattro rapporti.
La versione 426 Hemi in fase di prova fece registrare una velocità massima di 260 km/h (pari a 156 mph), con un’accelerazione da 0-96 km/h (0-60 mph) pari a 4”8. Pensando che le vettura era prodotta alla fine degli anni ’60, non ci sono dubbi sulle prestazioni molto al di sopra delle vetture prodotte negli USA fino ad allora, infatti molte vetture dell’epoca, avevano dimensioni e pesi notevoli, con motori ridicoli che le muovevano.
Per dovere di cornaca, negli stessi anni la vettura correva il campionato Nascar ed era equipaggiata con un generoso 8200cc, denominata R/T 500.
Una curiosità, furono prodotti anche alcuni modelli denominati Daytona (foto successiva), con una livrea particolare, muso a punta ed alettone in coda, la vettura monterà le motorizzazioni di serie e non quello che equipaggia le versioni da corsa.