Dic
09
Categoria
Pensieri
Credo che l’aver ritrovato delle vecchie foto tra le cose da mia nonna mi ha fatto venire malinconia di tutte quelle cose che non ci sono più e che in qualche modo erano speciali.
Tra queste cose mi manca la community del server p2p Vulcano, con base a Milano e popolato da una marea di utenti.
La cosa bella era la disponibilità di alcuni utenti nel prodigarsi ad aiutare chi si trovava in difficoltà con il computer, dare consigli e farsi due risate, anche senza conoscersi di persona.
Ricordo con molto piacere le chiecchiere sulla chat, dove si poteva scambiare due battute con utenti come Lacria, Flocchini, Metro, Nanobastardo, Trifaux666, Volpe50 e altri di cui non ricordo il nome.
Il server aveva avuto anche un momento di notorietà a causa di un filmino a luci rosse fatto da una coppia di fidanzati e messo in rete, senza considerare che lei era ancora minorenne, spingendo le forze dell’ordine a bloccare il server e mettere sotto inchiesta il materiale condiviso. Tutto per fortuna passato senza danno patire e la riapertura del server e del relativo forum.
In questo periodo sono nati altri server con relative community del capibro di Aperitivi, di cui ricordo Crixtina, o Milano e DivXWorld (di cui esiste ancora la homepage ma il server ha chiuso i battenti) e il grande Littlesantashelper (che pazientemente mi ha aiutato a mettere in piedi la prima versione del mio sito del lavoro e che per questo gli sono ancora grato).
Visto che il server Vulcano (come Aperitivi e Milano) erano accessibili ai soli utenti Fastweb, quando quest’ultima ha deciso di mettere un tappo alla connessione sua intranet, rendendola a pagamento, il server si è improvvisamente svuotato e la community si è dispersa, dopo poco tempo l’elite Volpe50 lo ha chiuso senza dare una spiegazione o un avviso, lasciando orfani (credo) altri utenti che come me avevano l’abitudine di frequentarlo.
Oggi mi chiedo che fine hanno fatto i vari utenti e se anche loro rimpiangono i bei tempi andati. 😥
Dic
08
Categoria
Pensieri
Personalmente non amo molto le abbreviazioni, gli acronimi e le sigle, con il tempo mi confondono e sono difficili da relazionare tra loro, ma quello che prorio detesto è l’utilizzo smodato della lettera “k” al posto del più classico “ch”, rende alcune frasi brutte e difficili da leggere, un po’ come la mancanza della punteggiatura e accentatura delle parole.
Ho notato che in qualche commento che mi è stato lasciato, la grammatica è quasi dimenticata e per capirne il senso sono richieste più letture consecutive, cercando di decifrare il senso del discorso, manco stessimo parlando di geroglifici egiziani.
Sicuramente abbreviare può essere un modo per scrivere più cose in un sms (cosa che comunque non faccio mai), ma non riesco a capire perchè abbreviare quando si manda una mail, un commento su un blog e in tutti gli altri modi di comunicare che non impongono un numero massimo di caratteri!
Inizia la mia (ma anche di molti altri utenti del web) contro lo snaturamento della lingua italiana!
Dic
07
Categoria
Foto Ebbene si! Dopo un certo periodo tranquillo e senza scherzi come quelli delle copertine delle riviste (link e link) ecco una nuova idea nata qualche settimana fa. So che i fotomontaggi non sono perfetti, ma era l’idea che mi piaceva! Quindi santi subito! 😆

Dic
06
Categoria
Pensieri
Dopo il post di ieri, scritto interamente con carta e penna, mi sono reso conto quanto sia piacevole scrivere con questo “vecchio” strumento, sempre meno utilizzato, senza poter contare sul correttore ortografico o il tasto per cancellare gli strafalcioni che alle volte vengono fuori (strumenti utili ma che alle volte farebbero scrivere in maniera corretta anche una scimmia ammaestrata).
Noto che la mia già orribile calligrafia è peggiorata a causa del mancato esercizio, ormai sostituito dal pigiare dei tasti, in più la mano dopo un po’ di tempo è inolenzita.
In parte devo dare ragione a chi sostiene che i computer hanno snaturato il piacere di ricevere, leggere e scrivere una lettera o una semplice cartolina.
Tempi e tecnologia, come sempre, fanno a botte con le tradizioni e trovare il giusto equilibrio non è semplice, se poi si nota quanto instabile e paranoico sia diventato il nostro mondo.
Dic
05
Categoria
Pensieri Ieri sera, guardando “Raccontami” (fiction italiana che ho seguito con molto interesse sin dai primi episodi) mi è venuto in mente un post di qualche settimana fa.
Il messaggio incriminato è quello sull’architettura e sul buon progettare ed è simile (più o meno) che hanno scritto jgor e camu in tempi differenti ma che hanno per base lo stesso argomento, progettare una cosa (che sia un sito o una casa) in modo che sia utile e facilmente fruibile da chi la utilizzerà.
Con il ricordo del post mi sono armato materialmente di carta e penna (il computer era stranamente spento 😉 ) e ho fissato questo pensiero su di un foglio!
Dai commenti che ci siamo scambiati sui rispettivi blog e che si sono intrecciati, è venuta fuori una frase che ci è piaciuta molto, per un attimo siamo stati uniti da un filo invisibile che ci ha spinto a scrivere sullo stesso argomento, nonostante non ci si conosca e ci si legga (almeno per quanto mi riguarda) da poco tempo.
Questa coincidenza e la frase nata spontaneamente mi ha fatto tornare alla mente una canzone di qualche anno fa del rapper nostrano Frankie Hi-NRG dal titolo “Fili” (album “La morte dei miracoli”) che descrive i rapporti tra le persone come fili, delicati ed alle volte inestricabili, che nascono e muoiono. Direi che la canzone casca a pennello a questo caso.
Tutto questo mi fa venire in mente i discorso che alle volte si sentono su internet, che è pericolosa, popolata da criminali pronti a fregare l’ignaro utilizzatore, un po’ come se la rete fosse piena di lupi cattivi della favola di Capuccetto Rosso. Invece è proprio grazie al web che ho conosciuto negli anni, e particolarmente in questo caso, persone gentili e grazie a loro ho imparato un sacco di cose. Nello specifico ho conosciuto due persone (non di persona, ma solo attraverso quello che scrivono) intelligenti (cosa rara da trovare in un mondo dove gli ignoranti la fanno da padroni) e socievoli (pronte anche ad aiutare uno sconosciuto, vero camu?). Probabilmente in un mondo che va a rotoli ci vorrebbero più persone con queste doti. 🙂
Dic
04
Categoria
Pensieri In un momento in cui tutto sembra essere in equilibrio instabile e in cui di denaro ne gira veramente poco, in cui si sente parlare di aiutare le famiglie e l’economia, senza penalizzare i consumi, lo Stato se ne studia un’altra che sembra andare contro corrente! Si è fatto tanto parlare di ambiente, risparmio di risorse e così via, ed ecco cosa ricevo oggi dal SACERT, sono veramente senza parole e mi chiedo solo se hanno capito cos’è il risparmio energetico e come si possono aiutare gli italiani…
Da: "SACERT" <info@sacert.eu>
Oggetto: InfoSACERT – News
Data: mercoledì 3 dicembre 2008 13.33
DOPO LA CERTIFICAZIONE, ANCHE TAGLI AGLI SGRAVI FISCALI
FRENATA ANCHE LA CORSA ALLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IN EDILIZIA
Fino ad oggi per accedere agli sgravi fiscali previsti per gli interventi di riqualificazione energetica, bastava inviare un’istanza all’Agenzia delle Entrate e all’Enea. Con il D.L. 185/08, invece, chi intende usufruire della detrazione del 55% delle spese già effettuate nel 2008, dovrà “prenotare” il beneficio fiscale inoltrando per via telematica una richiesta all’Agenzia delle Entrate tra il 15 gennaio e il 27 febbraio 2009 e attendere 30 giorni per la conferma o il silenzio-rifiuto. Un obbligo con effetto “retroattivo” che incentiverà la fretta a discapito della qualità e della professionalità!
Pubblicato sulla G.U. n. 280 del 29/11/2008 Suppl. Ord. n.263 il decreto legge n. 185 del 29 Novembre 2008 "Misure urgenti per il sostegno alle famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale"
All’Art 29 sono contenute novità relativamente agli sgravi fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. I soggetti che intendono avvalersi della detrazione sono tenuti a inviare anche una domanda all’Agenzia delle Entrate e attendere conferma, terminati i fondi previsti, oppure in assenza di risposta, infatti, non sarà più possibile accedere alla detrazione del 55%.
L’obbligo ha effetto retroattivo, infatti l’art. 29, comma 7, prevede che per le spese sostenute nei tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2007, i contribuenti sono tenuti a inviare un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate (oltre che all’Enea), esclusivamente per via telematica; il motivo è quello di monitorare la spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi, che vengono ora fissati a 82,7 milioni di euro per il 2009, a 185,9 milioni di euro per il 2010, e 314,8 milioni di euro per il 2011.
L’Agenzia delle Entrate esaminerà le istanze secondo l’ordine cronologico di invio e comunicherà, esclusivamente in via telematica, entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza stessa, l’esito della verifica agli interessati. Solo dopo la ricezione dell’assenso da parte dell’Agenzia, il contribuente potrà usufruire della detrazione. Decorsi 30 giorni dalla presentazione dell’istanza senza esplicita comunicazione di accoglimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’assenso si intende non fornito (silenzio-rifiuto).
Ci uniamo ai numerosi cori di protesta degli operatori del settore e ci impegniamo, nei prossimi giorni a far sentire la nostra “voce” tramite il sito (“laVocediSACERT” <http://www.sacert.eu/contenuto.php?etichetta=LaVOCEdiSACERT>) e presso le sedi istituzionali competenti. Intanto, invitiamo tutti a esprimere il proprio disappunto sul decreto compilando l’apposito modulo <http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp> dal sito del Governo Italiano.
Per ulteriori aggiornamenti consultare la home page del sito www.sacert.eu e il prossimo numero di PROGETTO ENERGIA in uscita a Gennaio.
Lo Staff SACERT
Dic
03
Categoria
Humor,
Video Chi ricorda la canzone Firestarter dei Prodigy di qualche anno fa? Ecco una simpatica reinterpretazione! 😆
Nov
30
Categoria
Film Complice il maltempo di questi giorni, con neve, pioggia e freddo, io e la mia metà ci siamo rintanati in casa al caldo e ci siamo visti un film leggero e divertente. Sinceramente non credevo che fosse così divertente, nonostante il protagonista, Tom (Patrick Dempsey), sia il dottor Stranamore di Gray’s Anatomy. Comunque poco più di un’ora e mezza con qualche risata e bella musica a fare da colonna sonora! Bello e senza controindicazioni per chi cerca una storia romantica ma non troppo mielosa ma con il lieto fine!
Un amore di testimone
Titolo originale: Made of Honor
Nazione: U.S.A., Regno Unito
Anno: 2007
Genere: Commedia
Durata: 101′
Regia: Paul Weiland
Sito ufficiale: www.sonypictures.net/movies/…
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/…
Cast: Michelle Monaghan, Patrick Dempsey, Kevin McKidd, Sydney Pollack, Kelly Carlson, Busy Philipps, Kathleen Quinlan, Sarah Wright, Kadeem Hardison, Chris Messina, Richmond Arquette, Whitney Cummings, Emily Nelson
Produzione: Columbia Pictures, Original Film
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 12 Giugno 2008 (cinema)
Trama:
Tom e Hannah sono amici da ormai più di dieci anni, ma tra i due non c’é mai stato niente di più. Tom é un play-boy, è sexy, esce sempre con ragazze diverse e non sembra avere nessuna voglia di impegnarsi e sa di poter sempre contare su Hannah, la sua deliziosa migliore amica e l’unico punto fermo della sua esistenza; Hannah, invece, sogna il grande amore e desidera sposarsi. Quando però, Hannah va in Scozia per sei settimane di lavoro, Tom scopre con stupore quanto è vuota la sua vita senza di lei e capisce di esserne innamorato. Quando finalmente Hannah torna dalla Scozia annuncia a Tom di essersi fidanzata e di avere l’intenzione di sposarsi, chiedendogli così di farle da testimone. Tom accetta con riluttanza questo compito… ma solo per poter tentare di conquistarla e fermare il matrimonio prima che sia troppo tardi. Quando Hannah inizia a capire che, dopo tutto, anche Tom potrebbe essere un ottimo partito, dovrà scegliere tra sposare il suo migliore amico o l’uomo che lo ha chiesto per primo.
Scheda: FilmUp.
Nov
28
Categoria
Foto,
Informazioni Ulteriore e nuova nevicata oggi a Genova! Già a gennaio aveva fatto la sua comparsa per ben due giorni (link 1, link 2), mi auguro solo che la mia metà non rimanga bloccata a Cairo come l’anno scorso!
Ecco le prima foto! 😉
Per ora non si attacca se non sui tetti dei palazzi e sui vetri della macchine, ma mi sa che se continua così ci metterà poco per imbiancare Genova.
Aggiornamento delle 11.30
Ecco cosa vedo dalla finestra dell’ufficio! 🙂

Nov
28
Categoria
Pensieri Notizia di qualche giorno fa, che ovviamente i tiggì hanno ignorato o che comunque non hanno messo giustamente in risalto! Dire che la notizia è sconcertante ed è parecchio grave, anche se sentendo i genitori adottivi tutto è stato fatto secondo la legge! 😡
25/11/2008 (7:48) – MADRE BIOLOGICA E NUOVI GENITORI SI SONO MESSI D’ACCORRDO IN RETE
Belgio, bambino venduto sul web
Lo scambio è avvenuto in ospedale: un medico forse il complice
Jayden è stato comprato appena nato da una coppia olandese: ora ha 4 mesi
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Jayden, quattro mesi, venduto via Internet per un pugno di euro, cinque o diecimila a quanto pare. I genitori, una coppia di Gand, non se lo potevano permettere, troppe spese in più per dare un fratellino al figlio che già avevano. Così si sono fatti largo nel labirinto della grande rete telematica dove hanno trovato una famiglia olandese disposta a pagare pur di avere un bambino, il loro. Da tempo ci stavano provando, i signori Stegeman, qualcuno aveva persino già estorto loro ventimila euro per nulla. Poi hanno incrociato i due giovani belgi, ventiquattro anni lei e ventidue lui, disperati quanto era necessario per liberarsi del fardello. Hanno pagato e se ne sono tornati nei Paesi Bassi dove, sino a qualche giorno fa, credevano di poter vivere felici e contenti.
Una storia ignobile, neanche la prima del genere che viene allo scoperto nella provincia del Benelux, dove dietro l’apparente calma delle case tutte uguali sembra poter succedere di tutto. Lo scorso anno era salita all’onore delle cronache l’incredibile vicenda di Baby D, il piccolo che aveva tre mamme, visto che quella che lo aveva generato lo aveva poi ceduto – all’insaputa del padre biologico, che ora viveva con un’altra donna – a degli olandesi tranquilli contattati sul web. Ora le Fiandre riemergono protagoniste della cronaca nera per una trama quasi perfetta in cui solo qualche piccolo dettaglio – le tracce lasciate su Internet – hanno finito per tradire chi l’ha ordita.
La portavoce del Tribunale di Gand, Annemie Serlippens, ricostruisce la storia con freddezza, a partire dai problemi finanziari della giovane coppia fiamminga. «Hanno cominciato a elaborare il piano quando la gravidanza era in stato avanzato e non era più possibile abortire», racconta. È a quel punto che è cominciata la caccia al miglior offerente, cosa che risulta essere stata relativamente facile. Poco prima del parto, atteso per luglio, le due coppie si sono accordate, elaborando un piano degno delle più fini menti criminali.
Alle prime doglie la giovane s’è presentata all’Ospedale Jan Palfijn della città belga spacciandosi per olandese e dichiarando le generalità della donna cui aveva deciso di dare il figlio. Una volta messa al mondo la creatura e dimessa dalla struttura sanitaria, ha incontrato i due acquirenti nel parcheggio. Stretta di mano e affare fatto. La neomamma e il neopapà senza scrupoli si sono a quel punto presentati al municipio di Gand dove hanno denunciato la nascita del «loro» primogenito. Nessun problema. Se ne sono tornati tranquillamente a casa, dove hanno raccontato ad amici e parenti che finalmente erano riusciti a concludere l’adozione in Belgio.
Il caso è stato scoperto e denunciato da un giornalista del rotocalco televisivo fiammingo Netwerk e l’inchiesta è scattata. Una volta identificati, i due belgi sono stati ascoltati e rilasciati, mentre è partita una rogatoria internazionale per la coppia olandese che, nel frattempo, ha rilasciato un’intervista accusando un medico e un ginecologo dell’ospedale di esser stati al corrente di quanto accaduto. Paradossale che non possano essere sentiti dagli inquirenti ma possano parlare alla tv. Ma paradossale è tutto il caso. I due compratori di bambini non sono stati incriminati dalle autorità belghe «perché il Tribunale non ha prove del fatto che la madre sia rimasta incinta su richiesta degli olandesi». E il bambino? Resta con i nuovi genitori. In fondo, affermano i magistrati di Gand, «lo stanno crescendo correttamente».
Fonte: La Stampa