Set
02
Categoria
Libri Durante le lunghe giornate passate sotto l’ombrellone con le cuffie dell’MP3 nelle orecchie ho praticamente divorato questo libro di una scrittrice che non conoscevo, “Nessuna identità” è un libro poliziesco, con molti colpi di scena e un indagine che sembra essere sempre sul punto di finire in un vicolo cieco, alla ricerca di un noto narcotrafficante di cui non si sa nulla da vent’anni e da un numero sempre crescente di strane morti.
I personaggi sono simpatici, in particolar modo l’ispettrice Anna Travis, intelligente e caparbia, fastidioso il sovrintendente James Langton che sembra sempre remare contro alla Travis. Peccato la traduzione poco precisa e con parole non sempre corretta, nonostante abbia letto una versione cartonata, inoltre nel libro sono anche presenti un sacco di errori di stampa, il tutto rovina un po’ la lettura, forse nelle edizioni successive hanno sistemato i problemi.
La storia è ottima e molto ben realizzata, credo sia presente almeno un libro precedente al momento in cui viene narrata la storia, infatti alcuni personaggi e fatti vengono dati per scontati e non vengono più di tanto trattati, non che la storia ne risenta in modo particolare, sulle prime ci si domanda del perchè di alcune questioni che hanno portato la Travis in un nuovo distretto e del rapporto conflittuale con il soprintendente, con il passare del tempo e delle pagine si riesce a capire un po’ di più.
La storia non sembra comunque volutamente finito, probabilmente la scrittrice ha in cantiere un seguito, che non è una cosa sbagliata.
Consigliato a chi ama i polizieschi e le storie un po’ complicate ma non se la sente di leggere i libri di cui di solito scrivo e che tanto apprezzo.
Trama
Londra, un covo di spacciatori nella periferia più malfamata. Il cadavere è steso bocconi sul pavimento sudicio, in mezzo a rifiuti e vetri rotti. Potrebbe sembrare il solito regolamento di conti fra piccoli criminali, ma c’è qualcosa che non quadra e Anna Travis lo capisce subito, appena arriva sul luogo del delitto. La vittima è vestita con estrema eleganza, un’eleganza che stona in mezzo a quello squallore. E quando viene confermata l’identità del morto, Anna ne ha la prova: si tratta di Frank Brandon, un ex poliziotto che ha lavorato con lei in varie occasioni. Perché un uomo dalla reputazione integerrima come la sua ha fatto una fine del genere in un ambiente tanto degradato? Anna si butta a capofitto nell’indagine. Scoprire il prima possibile la verità le farà guadagnare la stima dell’ispettrice capo Carol Cunningham, suo nuovo superiore, una donna severa e inflessibile che la guarda con sospetto e mette in dubbio il suo operato; ma soprattutto la aiuterà a non pensare più a James Langton, suo ex capo ed ex amante, un uomo che riesce ancora a turbarla profondamente, a causa di un torbido e inconfessabile segreto di cui Anna è l’unica depositaria. Ma quello che Anna non sa è che sta per imbattersi in un caso che potrebbe essere molto più grande di lei.
Set
01
Categoria
Informazioni,
Pensieri
Devo dire che sto facendo fatica a capire Netsons, la società dove ho parcheggiato il mio blog da diversi anni e di cui sono soddisfatto, per il cambio di regole nel contratto per i domini free. All’inizio nessuna restrizione se non lo spazio a disposizione, poi l’obbligo di inserire un banner pubblicitario per Netsons stesso, ora l’obbligo di inserire pubblicità generica. Tralasciando l’eventuale problema di trovare lo spazio per il banner senza devastare tutto o spaginare il template utilizzato (non è il mio caso, però la cosa mi da in parte fastidio).
Circa un mese fa se non ricordo male, per caso ho effettuato l’accesso al portale e ho visto l’avviso di accettare il nuovo contratto per i domini free, ammetto che come molti non ho letto attentamente quello che c’era scritto, ma a quanto pare chi lo ha letto non ha notato la novità che da oggi è scattata per tutti gli utenti free.
Da oggi sono stati inseriti dei “crediti” che ogni mese verranno scalati dal totale quale “pagamento” del servizio fornito. Per iniziare Netsons ha dato a tutti 300 crediti, oggi sono stati prelevati i primi 100 quale quota per il mese di agosto. I crediti non possono essere acquistati (al pari di Altervista e i suoi Altercent) ma bensì vengono dati in base alle visite, praticamente ogni 1000 visite al mese (non sono poche) vengono dati 100 crediti che si accumulano a quelli già accumulati e così via.
Per rilevare le visite Netsons obbliga l’utente finale ad inserire dei banner (circuito AdSense di Google) che vengono filtrati da un javascript e daranno al server il numero di accessi unici (mi ero dimenticato che devono essere unici).
Tralascio la questione che Netsons sicuramente incasserà del denaro se un utente che entra nel mio blog e clicca sulla pubblicità, per me verrà conteggiato come una visita e a loro verranno probabilmente dati dei soldini, lo spazio è dato gratuitamente, c’è un helpdesk sempre disponibile e così via, ovviamente il tutto costa.
Ora stavo facendo due conti e probabilmente dovrei riuscire a far sopravvivere il blog senza troppi problemi, le visite sono più di 1000 al mese, almeno stando alle statistiche di SlimStat del buon Camu solo al Agosto ho avuto ben più di 1500 visitatori unici, almeno credo, non è che abbia capito molto bene alcune cose. Mentre il sistema di statistiche HiStats ne indicano un numero differente ma comunque superiore, sempre se ho interpretato bene i dati e i grafici. Metto due immagini che forse possono aiutare a capire di cosa sto parlando.

Vedremo quale sarà il prossimo passo e come gli utenti prenderanno le future decisioni, visto che già ora non sembrano particolarmente contenti, almeno la mia impressione è stata questa leggendo alcuni messaggi su di un forum su cui sono capitato per caso.
Set
01
Categoria
Libri Poco prima di andare in ferie ho finito di leggere questo libro simpatico e divertente del DJ ed ex-VJ di MTv Cattelan che si diletta a scrivere. Il libro, come sottolineato più volte dall’autore anche in radio, non vuol essere chissà cosa, però è molto divertente sotto molti profili, finale a parte un po’ triste. Si autodefinisce l’anti-Bridget Jones e un punto di vista del tutto maschilista, come del resto è abbastanza chiaro fin dalle prime pagine.
La storia parla di un ragazzo di Milano di nome Alessandro che per varie questioni tenta il suicidio, senza ricordarsene, poi torna al lavoro che però non lo stimola molto e incontra nuovamente la sua ex che non ha mai dimenticato del tutto, nonostante si siano lasciati in maniera burrascosa.
Anche se l’estate sta andando verso la fine è un ottimo libro da leggere sotto il sole e adatto a tutti.
Scheda:
Quello che i maschi non dicono. Per vergogna, per educazione, per non fare brutta figura con le donne. Quello che i maschi al limite si dicono solo fra di loro, al pub dopo una birra o nello spogliatoio dopo una partita. Come pensano, ma soprattutto con che cosa pensano. Come vivono l’amore e la separazione, cosa cercano nel sesso e cosa trovano nel tradimento. Cosa vuol dire per loro l’amicizia, cosa ci trovano di così irresistibile nel calcio, e nel porno. In una lunga lettera alla ex fidanzata, Alessandro Cattelan racconta le avventure e i pensieri di un maschio molto poco metrosexual, che "mastica tabacco e lo sputa sui dvd di Sex and thè City". Una sorta di vendetta, o almeno di risposta, nei confronti dei tanti libri femminili che parlano di scarpe e depilazione e ironizzano ferocemente sui difetti dei maschi.
Ago
27
Categoria
Vario Lo so che non siamo a dicembre o a gennaio, ma di fatto per me e per molti anni l’anno nuovo non combacia con quello del 1° gennaio, ma bensì inizia a settembre, quindi per l’anno nuovo metterò mano nel mio computer utilizzato per hobby.
Tempo fa ho lamentato alcuni problemi, aggiungerei nuovamente, con il computer. Per la seconda volta l’hard disk mi ha abbandonato, a differenza della scorsa volta in cui si è bruciato un chip della parte logica, questa volta il problema è dovuto ai cluster danneggiati, problema che si sta allargando a macchia d’olio.
In più la scheda madre da alcuni mesi scarica la batteria tampone e non mantiene le impostazioni.
Questi due problemi mi hanno indotto a fare alcune modifiche, la prima è l’acquisto di un disco nuovo, questa volta non prenderò un Seagate, non so com’è ma non ho molta fiducia nel marchio e cercherò di prendere un Western Digital (i migliori a mio avviso erano i Quantum, ma ormai sono stati acquisiti da altri) da 500 Gb, più grande non mi sembra il caso.
Il secondo step è stato reperire una scheda madre con socket 939 (ho un processore AMD Athlon 3500+ con quel socket e non ho intenzione di cambiare anche quello correndo il rischio di dover cambiare anche la ram) e per fortuna eBay è stato utile, visto che in negozio non si trovano più queste schede (forse la cosa è voluta dai negozi, meglio vendere componenti nuove).
Step successivo è la reinstallazione di tutto da zero, sono combattuto se restare con Windows XP o se passare a Seven, non ho ancora deciso nulla in merito.
Per fortuna il più dei dati contenuti nel computer li ho recuperati e non ho perso nulla di utile, quindi a differenza dell’ultima volta ho fatto il backup ai primi avvisi di anomalia da parte del computer. Ora sono in attesa delle componenti, poi mi armerò di cacciavite, dischi e pazienza e reinstallerò tutto da zero e mi auguro buona fortuna da solo!
Ago
26
Categoria
Film Quest’estate alla fine anch’io ho visto Avatar, nonostante i miei dubbi e perplessità verso il film, il tutto grazie ad una coppia di amici che ci hanno prestato il DVD. Ebbene si non sono riuscito a staccarmi dal computer e mi sono portato il notebook in ferie.
Devo ammettere che di per se il film è realizzato molto bene, con ambientazioni più che realistiche e molto ben realizzate, altrimenti come avrebbe fatto James Cameron a motivare il costo del film e il tempo che c’è voluto per metterlo insieme?
Non posso dire che sia un brutto film, però la storia è scontata già dai primi minuti, si capisce come andrà a finire, quindi poche sorprese. Inoltre personalmente ho avuto più l’idea di vedere un videogioco con una grafica sbalorditiva più che un film.
Gradito il ritorno della Weaver che è tornata alla fantascienza dopo Alien (personalmente una delle serie che più ho apprezzato). Gli altri attori mi erano in parte sconosciuti, a parte Michelle Rodríguez (interprete di due dei tre Fast & Furious) e Giovanni Ribisi, difficile associare un volto a chi ha donato le movenze e parte dei lineamenti ai Na’vi, comunque leggendo i nomi degli interpreti non ho memoria di loro e dei lavori pregressi.
Personalmente il film mi ha lasciato un po’ combattuto, bella in parte la storia, ambientazioni incredibili e creature con movenze molto realistiche, ma non sono completamente convinto del prodotto nel suo insieme, troppo computer (e per uno che li apprezza e li usa molto non è una cosa da poco), troppi effetti speciali e recitazione secondo me in parte compromessa, non dev’essere per niente bello recitare tutto il tempo davanti ad uno schermo verde sapendo che la propria faccia ed il proprio corpo saranno modificate da un computer.
Lo consiglio a chi ama i film fantascentifici e catastrofici, comunque non è un film da buttare, forse un po’ troppo pubblicizzato.
Scheda tratta da FilmUP: Avatar
Titolo originale: Avatar
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Azione, Fantascienza, Thriller
Durata: 166′
Regia: James Cameron
Sito ufficiale: www.avatarmovie.com
Sito italiano: www.avatarilfilm.it
Cast: Sam Worthington, Zoe Saldana, Laz Alonso, Sigourney Weaver, Michael Biehn, Wes Studi, Joel Moore, CCH Pounder
Produzione: Twentieth Century-Fox Film Corporation, Giant Studios Inc., Lightstorm Entertainment
Distribuzione: 20th Century-Fox
Data di uscita: 15 Gennaio 2010 (cinema)
Nomination Oscar 2010
Trama:
Jake Sully, é un ex marine costretto a vivere su una sedia a rotelle. Nonostante la disabilità fisica, nel cuore Jake è rimasto un combattente. Viene arruolato e, dopo un viaggio di alcuni anni luce, raggiunge l’avamposto degli umani su Pandora, dove un consorzio di aziende è impegnato nell’estrazione di un raro minerale, indispensabile per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l’atmosfera di Pandora è tossica, è stato sviluppato il Programma Avatar, che permette di collegare la coscienza umana a un avatar, cioè un corpo biologico guidato a distanza, in grado di sopravvivere all’atmosfera letale del pianeta. Questi avatar sono ibridi geneticamente modificati in cui il DNA umano è stato mescolato con quello della popolazione indigena di Pandora… i Na’vi. Rinato nel corpo di un avatar, Jake può camminare di nuovo e dare inizio alla missione che gli è stata assegnata: infiltrarsi nel mondo dei Na’vi, che sono diventati un serio ostacolo per le attività estrattive del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na’vi, Neytiri, gli salva la vita e questo cambia tutto. Jake viene accolto nel suo Clan e impara ad essere uno di loro, dopo avere superato molte prove e vicissitudini. Man mano che il rapporto tra Jake e la riluttante insegnante Neytiri si approfondisce, l’uomo impara a rispettare i Na’vi e il mondo in cui vivono e, alla fine, si schiera dalla loro parte. Presto Jake dovrà affrontare la prova finale, guidando i Na’vi in una battaglia epica che deciderà il destino di un mondo intero.
Ago
25
Categoria
Pensieri Purtroppo le tanto agognate, sognate e rincorse ferie anche quest’anno sono finite e si torna a girare per gli uffici incontrando le facce rilassate di chi è appena rientrato e quelle tese di chi ancora deve andarci o non ci andrà per niente.
Le mie ferie sono trascorse poco distante da casa, 15 giorni di mare con i suoceri e la mia metà. Purtroppo per il sottoscritto il mare è una tortura, la noia è dietro l’angolo e dopo alcune ore di caldo (nemmeno troppo per fortuna) la voglia si azzera e si inizia a pensare cosa si potrebbe fare o a curiosare sotto gli ombrelloni vicini per fare un po’ di ceti (pettegolezzi in genovese), per fortuna ci sono stati alcuni giorni di pioggia che mi hanno permesso di staccare dalla spiaggia per fare qualche giro nei paesi vicini a Varigotti (quindi Finale Ligure, Spotorno, etc.).
Il bilancio è positivo, mi sono parzialmente rilassato, infatti non mi sono goduto in pieno queste due settimane, i pensieri per quanto mi sforzassi di tenerli lontani ritornavano all’attacco e non sempre li battevo. Ho fatto veramente pochissime fotografie, forse ne metterò un paio su Flickr. Purtroppo ho anche avuto un paio di pensieri, ho rovinato un paio di occhiali da sole che mi sono caduti, poi ho forato la gomma nuova dello scooter, riparata a Finale con una lentezza impressionante ed un prezzo un po’ alto (20 euro, la gomma ne viene poco più di 50!) e l’ultimo giorno sono rimasto bloccato con la schiena a causa di una contrattura dei muscoli delle scapole. Il mio pensiero è che ho due possibili strade per il prossimo anno, o non faccio ferie o le faccio più lunghe, io preferisco la seconda ipotesi.
Comunque eccomi quasi pronto per ricominciare a combattere e a scornarmi con le carte che mi aspettano sulla scrivania, quindi bentornati a tutti quelli che hanno finito le loro ferie, buon proseguimento a chi ancora è a godersi il relax e un augurio di buone ferie a chi dovrà andarci.
Ago
25
Categoria
Garage 
E’ da veramente tanto che non scrivevo di una delle tante auto definibile supercar e la cosa mi è un po’ mancata fino a quando girando per il web ho incrociato un video che me ne ha fatto ricordare una di qualche anno fa e che mi è sempre piaciuta.
La macchina di oggi è la poco conosciuta e poco apprezzata (a mio avviso) auto che è sempre stata molto elegante, poco appariscente e con prestazioni veramente incredibili. La Honda NSX (conosciuta in America con il marchio Acura) più di 15 anni fa aveva prestazioni molto vicine a quelle della Ferrari 348, quindi non proprio una vettura così tranquilla.
La concept car era nata nel 1984 dalla matita di Pininfarina e si chiamava HP-X, acronimo di “Honda Pininfarina eXperimental”, poco tempo dopo la Honda decise di produrre la vettura in serie e il nome veniva cambiato in NS-X, e cioè “New Sportcar eXperimental”.
L’NSX doveva diventare la diretta concorrente dell’allora Ferrari 328, ma l’arrivo della 348 ha imposto una rivisitazione della vettura per allinearla alla nuova auto del cavallino.
I primi modelli della NSX erano mossi da un 2.0 litri a 6 cilindri, sostituito rapidamente da un 3.0 litri V6 VTEC che ne hanno elevato le prestazioni.
La macchina, nonostante la linea molto sobria è stata pionieristica sotto il profilo costruttivo con telaio, sospensioni e carrozzeria in alluminio con un risparmio in termine di pesi considerevole rispetto a vetture realizzate in acciaio.
Inoltre anche il comparto tecnologico non è stato da meno, ABS a canali indipendenti per le 4 ruote, il motore VTEC con regolazione elettronica della valvola a farfalla e bielle in lega di titanio per sopportare giri del motore superiori.
Le prestazioni della macchina sono state oggetto di attente valutazioni e prove per ottenere una macchina potente e veloce ma anche facile da guidare e soprattutto affidabile, allo sviluppo ha anche partecipato Ayrton Senna.
La potenza del motore, nonostante i continui sviluppi, è rimasto con una potenza massima oscillante tra i 270 ed i 277 cv fino ad arrivare ai 290 cv (motore 3.2 litri). L’attenzione della casa giapponese negli anni ha lavorato molto sulla riduzione dei pesi e sulla guidabilità, con continue modifiche alle sospensioni e alla ripartizione dei pesi.
Come dicevo in apertura la macchina è poco conosciuta, sarà sicuramente nota ai videogiocatori della serie Need For Speed che la ricorderanno nel primissimo gioco uscito anni fa, per poi sparire per lungo tempo e alla fine riapparire negli ultimi giochi della stessa serie.
Ora lascio spazio ad un bellissimo video che la mostra in tutta la sua eleganza dopo un piccolo lifting che la rende ancora più interessante.
Ago
23
Categoria
Pensieri
Anni fa la canzone di cui ho preso in prestito il titolo per il mio post ha rischiato di vincere il Sanremo, sembra che sia stata sabotato il conto dei voti e cose simili, fatto sta che tutti la conosciamo e la canticchiamo se ci capita di risentirla. Ascoltando il simpatico testo di Elio e le storie tese però si può notare quanto sia serio a dispetto di una musicalità scanzonata.
Tutto sommato come dare torto ad Elio e compari sulla condizione dell’Italia e su come il nostro bel paese che molto potrebbe fare ma che in realità sembra inseguire il resto del mondo se non alle volte da l’impressione di andare nella direzione opposta senza apparente motivo logico.
Più volte si resta basiti davanti a certe scelte che il nostro Stato prende, trovandole quantomeno discutibili ed illogiche, come ad esempio la decisione di poco tempo fa di disincentivare il trasporto via mare (non è difficile pensare che siamo pressoché circondati dal mare) di merci favorendo il trasporto su gomma, aiutando di fatto l’inquinamento, il traffico sulle nostre obsolete autostrade (almeno in certi tratti) senza considerare l’aumento dei costi dei vari prodotti.
Altre cose che fanno capire che l’Italia non vuole progredire è la questione dei treni, praticamente potremmo movimentare cose e persone senza troppi problemi, se le linee ed i treni fossero in condizioni di farlo senza grossi problemi. Le FS hanno fatto sapere che stanno lavorando ad un nuovo treno superveloce che potrà portare le persone da Milano a Bologna in poche ore, peccato che possa funzionare a dovere solo su questa tratta, il resto delle linee non è progettato per queste velocità e quindi il tanto sbandierato Freccia Rossa resterà relegato a fare quella tratta. Giustissimo lavorare ad un nuovo treno, può anche essere venduto all’estero e tutto il resto, ma prima di metterlo su rotaia in patria sarebbe stato meglio rimodernare il resto delle linee ferroviarie che sembrano più simili a quelle del terzo mondo.
Poi si passa alla produzione di energia pulita, a basso costo e tante altre belle cose, quindi incentivi per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, conto energia ed affini. Peccato che tutte queste belle cose siano praticamente inutili.
Parlando con un avvocato che si sta occupando di un ricorso proprio contro un produttore di energia elettrica per delle pale eoliche, sono venuto a sapere cose che fanno venire ancora più dubbi sulla così detta energia pulita. Poichè l’eolico non può garantire una produzione costante di energia, cioè può capitare che il picco di energia prodotta dalla pala viene immessa quando non è necessaria e viceversa quando ce ne sarebbe bisogno la pala non lavora per assenza di vento, quindi il produttore di energia paga per tenere ferme le pale ed inoltre può bloccare la pala quando stanno andando a pieno regime.
Inoltre la rete di distribuzione dell’energia elettrica è insufficiente a raccogliere l’energia prodotta con sistemi ecologici e quindi non viene praticamente considerata.
Tralascio volutamente le questioni politiche, di tasse e legali, poichè su queste cose ci sarebbe da scriverne per giorni e giorni, senza probabilmente arrivare ad un dunque!
Ago
15
Categoria
Vario 
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Ago
06
Categoria
Informazioni 
Finalmente le tanto agognate ferie estive sono arrivate anche per me, dopo un anno di peripezie, stanchezza, impegni, mobili, nervoso e tante altre cose, alcune belle, altre poco meno, anch’io vado in ferie!
Quest’anno 15 giorni di mare, nonostante non sia un tipo da mare, almeno sarò distante dal lavoro, dai pensieri e dal telefono, senza dover sentire clienti, uffici e altre rotture di scatole. In più sarò lontano dal computer e mi disintossicherò un po’, nonostante non sia stato molto presente sul blog (sono stato un po’ più presente su Facebook).
Insomma, tra poco più di 15 giorni sarò nuovamente in trincea a scornarmi con la carta e le altre rotture di scatole che mi accompagneranno per il prossimo anno.