Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Set
27

Sempre peggio

Categoria Pensieri, Vario

Non so più quando ma tempo addietro mi lamentavo della pochezza di contenuti nei vari siti, la moria dei blog e quella dei forum, innegabile che Facebook e amici hanno contribuito a questo tracollo della rete, pieno di niente e solitamente poco utile.

Un po’ di tempo fa ho notato che spesso quando viene data una notizia, questa avrà un titolo, un sottotitolo Sile al titolo ma di poco più lungo e la prima parte della notizia sarà farcita di cose inutili ed una ulteriore dilatazione del sottititoli senza mai arrivare ad un dunque e lasciando poi poche righe ad una notizia che poteva essere contenuta in una tweet (o come si chiamano ora dopo l’avvento dell’era Musk).

Ma penso che il peggio debba arrivare. L’ultima novità sono gli articoli spezzettati in più parti su di un argomento. Mi riferisco ad esempio agli articoli musicali usciti dopo la notizia della ristampa dell’album In utero dei Nirvana, dopo averne parlato stanno uscendo articoli su Cobain e soci ma frammentati e nettamente nati da un unica intervista a chi orbitava intorno alla nota band.

Insomma, pur di mantenere i lettori su di un sito si cercano mezzucci inutili che personalmente trovo tutt’altro che attraenti. Direi che il web si sta più che inaridendo e spopolando e così facendo a mio parere avrà lo stesso effetto di un accelerante in un incendio, farà molti danni.

Set
25

Spazzatura digitale

Categoria Internet, Pensieri

Non so perché ma non sono stupito! Come buona parte delle cryptovalute, gli NFT mi sono sembrati sin dall’inizio una cretinata… e infatti…

Set
23

Il caos Genova

Categoria Pensieri

L’altro ieri mi sono lamentato della tempesta perfetta del traffico, la situazione è degenerata a causa della congiuntura di allerta meteo, un evento fieristico e la chiusura di una strada, mescolando il tutto la città è rimasta bloccata per gran parte della giornata

Per chi non è di Genova è difficile comprendere il disagio di una città abitata da poco più di 500.000 persone, lunga e stretta, incastrata tra mare e colline.

Molte città hanno forme più pratiche, tendenzialmente circolari e pertanto facilmente hanno strade che permettono di girare intorno alle zone dove sorge il caos. Genova di fatto ha poche strade che la attraversano.

Esiste la così detta sopraelevata, Strada Aldo Moro, che collega di fatto centro e levante cittadino, poi ci sono le varie via Gramsci, Via Milano, Corso Italia, Corso Europa, che semaforo dopo semaforo collegano ponente e levante, infine circonvallazione a monte, rete di strade collinari che portano un po’ ovunque e che collegano parzialmente centro e parte iniziale del ponente cittadino. Poi esistono e due strade per valle che discendono dai quartieri collinari da e verso il centro cittadino.

Esiste l’autostrada ma a causa di cantieri da cinque anni è facile rimanere imbottigliati anche a causa di continui incidenti.

La rete di mezzi pubblici va un po’ ovunque ma ha grossi problemi causa traffico e scarsità di mezzi e rotture. Esiste una metropolitana che dal centro città va verso ponente per poi salire a monte, tagliando fuori uno dei quartieri più popolosi (Sampierdarena) e vari ascensori e cremagliere che funzionano a singhiozzo.

Così ci si sposta con mezzi propri per arrivare a lavorare o per fare le commissioni.

Molte volte sento dire che chi lavora può comodamente prendere i mezzi, vero, se queste persone vanno in una ditta o in un ufficio e vi permangono per otto ore, nulla da obiettare.

Personalmente il mio lavoro, geometra, mi porta a dare continui spostamenti tra cantieri, clienti, uffici e altri appuntamenti, sono arrivato a percorrere anche 150 km in un solo giorno. Solitamente cerco di fare il più degli spostamenti in scooter, più rapido e facile da parcheggiare rispetto all’auto, ma alle volte mi tocca usare la macchina riducendo la quantità di spostamenti dovendo tenere conto del traffico e la ricerca di parcheggi.

Ieri c’è stata la dimostrazione di quanto sia fragile la nostra viabilità, un problema in una zona, anche distante da altri quartieri avrà ripercussioni un po’ ovunque, ricorda la teoria del battito delle ali della farfalla.

Sa tempo si parla di realizzare un tunnel sub-portuale per collegare la zona della Lanterna sino al quartiere della foce, ovviamente facendo pagare il transito. Durata lavori prevista otto anni. In Italia? Sappiamo che poi sorgono problemi di ogni sorta, aumenti di prezzi e ritardi, così sicuramente saranno molti di più. Dal progetto parrebbe non considerare collegamenti con e per il c’è tro città, tagliando fuori una zona parecchio ampia e che costringerà a giri assurdi. In parallelo si parla di abbattere la sopraelevata, nonostante il pensiero contrario dei genovesi.

La strada è si vecchie e consumata, ma assolve ad un cruciale compito di accorciare i tempi di spostamenti in città, negli anni è stata poco considerata per la manutenzione e ora il comune lame ta costi proibitivi per metterla in ordine.

L’abbattimento avrà di riflesso la conseguenza che il traffico in città diventerà ingestibile, inoltre i turisti oggi hanno un comodo e pratico collegamento con la zona del porto antico, dove sono presenti parcheggi e da cui si può partire per visitare in c’è tro storico, domani si troveranno nel traffico caotico di una città già congestionata di suo.

Non ultima la scelta poco felice di ridurre la corsia a mare di Corso Italia per fare posto alla lista ciclabile, per lo più inutilizzata, come le altre fatte in città, che ha ridotto ulteriormente la capacità di assorbimento del traffico.

Mettiamoci anche l’installazione di semafori a distanza di 100 MT (anche meno) tra loro, del tipo non intelligente che diventano rossi quando quello precedente dove ta verde, strade strette e poco spazio in generale.

Insomma, tutta una serie di scelte che hanno e avranno impatto su di una città stretta, incasinata e già di per sé trafficata.

Set
22

Allerte meteo inutili

Categoria Pensieri

Praticamente questa settimana è iniziata con l’allerta meteo gialla ed è proseguita con prolungamenti e nuove allerte.

Ma cosa divertente è quella che alla fine le piogge sì ci sono state ma non di particolari intensità e durata.

Fattura in piena allerta meteo per pioggia forte e temporali ci sono state giornate di sole.

A questo punto la gente a forza di sentir gridare al lupo al lupo quando ci sarà una nuova allerta meteo crederà ben poco alle indicazioni e si comporterà come nulla fosse.

Capisco che i modelli matematici e le previsioni diano certe indicazioni, però le allerte andrebbero anche aggiornate sulla base del tempo reale guardando anche fuori dalla finestra oltre che allo schermo del computer.

Sentendo altre persone anche al di fuori della Liguria confermano che ormai la tendenza di dare allerta gialla semplicemente quando sono previste piogge anche non particolarmente intense è diventata la norma.

Forse andrebbero riviste le modalità per le allerte e capire quando sono realmente necessarie.

Set
21

Voler difendere l’indifendibile

Categoria Informazioni

Non ho parole…. penso di averle finite!

Set
21

Idee folli e dove trovarle

Categoria Informazioni, Pensieri

In questi giorni a Genova c’è il salone nautico, più o meno nota manifestazione genovese relativo alle barche ed agli yacht.

Poiché i polo fieristico è oggetto di lavori che lo stanno trasformando profondamente, il comune ha avuto la brillante idea di chiudere un pezzo di strada alla fine della sopraelevata (strada Aldo Moro) strada che praticamente gestisce parecchio traffico durante la giornata poiché snodo da e per il centro e per il levante cittadino.

La chiusura del tratto stradale è stata decisa brillantemente per permettere a chi andrà al salone nautico di parcheggiare la macchina comodamente senza praticamente neanche dover attraversare la strada.

Oggi come previsto, quasi con stupore del comune di Genova sul canale telegram vengono segnalati pesanti rallentamenti sulla sopraelevata e nella zona della foce, poi come se nulla bastasse ovviamente il traffico si sta ripercuotendo sul resto della città con code praticamente ovunque.

Ora mi chiedo perché non si sia pensato di trovare un parcheggio più consono in altre zone e collegare la fiera e il parcheggio con degli autobus.

Da oggi fino a domenica sarà praticamente impossibile circolare in città sia con mezzi privati che con mezzi pubblici viste le code e il caos generato.

Set
18

Musica analogica

Categoria Musica

La musica mi è sempre piaciuta, non credo sia un gran mistero, ne consumo molta in tutto l’arco della giornata, mi aiuta a concentrarmi durante il lavoro e mi svaga durante gli spostamenti per lavoro e diletto.

Di recente ho rimesso in funzione il giradischi di mio padre, rimasto per molto tempo muto ed abbandonato.

La prima operazione è stata quella di pulirlo dalla polvere e nicotina che lo ricoprivano, poi ho verificato la condizione della cinghia trovandola perfettamente integra, subito dopo mi sono dedicato alle casse preamplificate (nulla di chissà che, ma suona piuttosto bene) anche loro da ripulire e ricollegare.

L’operazione lunga è stato ricollegare i cavi in larga parte rimossi e modificati (non ne conosco la ragione) per riportarli all’origine.

Dopo tre ore di lavoro ed olio di gomito tutto ha ripreso vita per la mia gioia e soprattutto per lo stupore di mio figlio di tre anni e mezzo affascinato dal quel disco nero che girava.

Ora troverò un posto in studio, in casa non saprei dove posizionarlo, sia per lo spazio necessario che per l’incolumità dell’oggetto in se, troppo vulnerabile alla curiosità di un bimbo. Il prossimo passo sarà quello di ascoltarmi qualche vinile d’altri tempi il tutto accompagnato dal fruscio della puntina sui solchi del vinile

Set
08

Grande verità

Categoria Humor
Set
04

Mobilità sostenibile oppure no

Categoria Garage, Pensieri, Vario

L’ho sempre pensato, da quando si sono visti i primi con bici e monopattini, le nostre città non sono adatte a questi mezzi di trasporto.

Fatta eccezione per alcune realtà in Emilia Romagna, ritengo che buona parte del territorio italiano, ed in particolare le città, non siano strutturate per biciclette e monopattini, per poi non parlare di quanto realizzato nei vari comuni per creare corsie più o meno a norma che vanno ad intralciare il traffico veicolare e creano pericoli a chi decide di pedalare.

A Genova molte strade, in totale contrasto con il Codice della Strada, sono state create corsie dipinte di rosso per indicare dove le biciclette possono passare, pittura che con la pioggia diventa scivolosa e pericolosa per chiunque, inoltre queste soluzioni vanno a ridurre le corsie di marcia congestionando ulteriormente un traffico già abbastanza complesso e nervoso.

Se poi a questo si aggiunge la stupidità degli utenti che ignorano le corsie dedicate, anche se regolarmente indicate e delimitate, e proseguono a pedalare in mezzo alle auto, senza rispettare stop, semafori, svolte.

Mi dispiace per quanto accaduto a Milano, ma sono sempre più dell’idea che circolare in città sia già abbastanza complesso in sella ad uno scooter (e lo dice uno che percorre circa 14000 km all’anno in tale modalità), figuriamoci su un mezzo più lento e difficile da notare nella giungla del traffico.

Altre città hanno creato zone con traffico molto più ridotto e corsie dedicate chiaramente indicate ed utenti che rispettano le norme base, ma nelle nostre città già congestionate e progettate per altri tipi di mezzi di locomozione sin dall’origine, ritengo che i rischi siano troppi e le vite in pericolo.

Set
01

Purtroppo…

Categoria Pensieri